Questa settimana ha preso il via con una variegata performance nei mercati azionari. Mentre i listini europei, tranne Madrid e Londra, hanno chiuso in territorio negativo, negli Stati Uniti il Dow Jones ha registrato un modesto aumento, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq hanno mostrato segni di debolezza. Il vecchio indice DJ ha evidenziato una sovraperformance, alimentata dagli acquisti su UnitedHealth Group, che è salita del 2,7%. Con un prezzo per azione di circa 490 dollari, UnitedHealth rappresenta il titolo con il peso maggiore tra tutti i 30 titoli del Dow, ponderato in base al prezzo. I primi 10 titoli del Dow Jones, misurato dall’ETF DIA, rappresentano circa il 57% del totale, a differenza del 32,47% dello S&P 500, misurato dall’ETF SPY. Entrambi gli indici vedono comunque un peso identico del 57% nei primi 10 titoli (Dow Jones 30) e primi 50 titoli (S&P 500).
I titoli tecnologici a grande capitalizzazione hanno mostrato un andamento inferiore rispetto agli indici più ampi, con il colosso dell’intelligenza artificiale (AI), Nvidia, che lunedì ha registrato una caduta di oltre l’1%, dopo essere sceso di oltre il 5% venerdì. Nonostante la volatilità degli ultimi giorni, l’S&P 500 ha guadagnato circa il 25%, e il Nasdaq 100 è salito di circa il 28% dai minimi di ottobre 2023. La forza del mercato è stata evidenziata dalla notevole performance dell’S&P equal-weight (ETF RSP) della scorsa settimana e anche nella seduta di ieri, supportata dalla narrativa “soft/no-landing”. Questa visione ha ricevuto ulteriore sostegno venerdì dal rapporto sull’occupazione di febbraio, consolidando la prospettiva di opportunità nella rotazione e diversificazione del portafoglio, piu’ volte enfatizzata.
Nonostante la chiusura in ribasso del settore sanitario a Wall Street ieri, Moderna ha brillato sia nell’S&P 500 che nel Nasdaq, registrando un notevole guadagno del +8,69%. La società, divenuta celebre durante la pandemia per il suo vaccino contro il Covid-19, ha ottenuto un aumento dopo l’annuncio della collaborazione con Merck per avviare uno studio di fase intermedia sul suo vaccino antitumorale sperimentale, focalizzato sui pazienti affetti da una forma di cancro della pelle. Nonostante il titolo si trovi ancora a una distanza significativa dai suoi massimi, con un calo del 76%, attualmente dipende principalmente dal vaccino contro il Covid-19, il SPIKEVAX™ XBB.1. Tuttavia, la società sta compiendo sforzi per diversificare la sua gamma di prodotti, ampliandosi dai vaccini anti-influenzali all’HIV, e focalizzandosi su malattie rare, oncologiche e polmonari. Gli investitori sono ottimisti riguardo a un potenziale cambio di tendenza dopo due anni consecutivi di perdite in Borsa. La società, nonostante i principali indicatori di bilancio in decisa flessione, che vanno dal fatturato ai dati negativi di profitti lordi, Ebit e free cash flow, sta investendo in nuove aree terapeutiche, alimentando le speranze di una ripresa e di una maggiore stabilità finanziaria nel futuro.
Tuttavia, il vero market mover della giornata di ieri è stato Donald Trump. Durante la sua partecipazione al programma “Squawk Box” della CNBC, le sue parole hanno avuto un impatto positivo su Bitcoin e un effetto negativo sulle piattaforme social (Meta -4,4% e Snap -4,2%). In particolare, l’ex presidente sembra aver cambiato la sua posizione nei confronti di TikTok, la piattaforma di video in formato breve con sede in Cina.Nel corso dell’intervista, Trump, che nel 2020 aveva tentato senza successo di vietare TikTok, ha dichiarato di mantenere la sua convinzione che l’app rappresenti ancora una minaccia per la sicurezza nazionale. Tuttavia, ha aggiunto che senza TikTok, si potrebbe far crescere ulteriormente Facebook (di proprietà di Meta Platforms), considerando Facebook come un nemico del popolo insieme a molti media “I consider Facebook to be the enemy of the people along with a lot of media.” I commenti di Trump arrivano mentre la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti dovrebbe votare questa settimana un disegno di legge che darà alla società madre di TikTok, ByteDance, sei mesi per cedere la piattaforma o affrontare un divieto totale. I legislatori temono che la Cina stia utilizzando TikTok per raccogliere dati sui suoi utenti, sebbene ByteDance abbia negato le accuse.
La regina dei Crypto asset ha recentemente raggiunto nuovi massimi storici, negoziando intorno ai $72.000 (+63% YTD, +1720% negli ultimi 5 anni). Questo notevole incremento di Bitcoin è attribuibile non solo al prossimo halving, ma anche ai continui flussi in entrata da parte degli ETF. Inoltre, il supporto della possibile futura presidenza americana sembra aggiungere ulteriore slancio a questa crescita. Il commento di Trump sulla criptovaluta Bitcoin riflette una posizione ambivalente. Da un lato, emerge come un tradizionalista che predilige rimanere fedele al dollaro come valuta principale, affermando di non volere che le persone abbandonino la moneta statunitense. D’altro canto, Trump riconosce che la criptovaluta ha assunto una propria identità e ha ammesso l’ampio utilizzo di Bitcoin in diverse transazioni.
Durante la discussione, Trump ha menzionato il suo coinvolgimento in un’edizione limitata di scarpe da ginnastica vendute attraverso criptovalute, evidenziando l’entusiasmo delle persone nel pagare con questa nuova forma di valuta. Nonostante la sua dichiarata preferenza per il dollaro, sembra essere aperto all’idea che la criptovaluta possa giocare un ruolo significativo nel panorama finanziario futuro. Dopo aver fatto il suo ingresso a Wall Street attraverso gli ETF, l’apertura di Trump aggiunge ulteriore slancio a uno strumento che mostra segni di ipercomprato, con un RSI giornaliero a 89 punti. Un aspetto curioso da notare è che, nell’ultimo mese, i principali rendimenti sembrano verificarsi durante le sessioni asiatiche ed europee, con una minore incidenza durante quelle americane. Nonostante ciò, l’interesse predominante degli ETF di Wall Street rimane un catalizzatore chiave nell’ultimo rally.
Gli investitori mostrano nervosismo in vista della pubblicazione odierna dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) di febbraio, soprattutto dopo che i recenti dati sull’inflazione sono stati più caldi del previsto, ritardando le aspettative per il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’IPC di febbraio potrebbe alleviare i timori di una riaccelerazione dell’inflazione dopo i dati di gennaio. Si prevede che l’inflazione complessiva rimanga stabile al 3,1% a febbraio, mentre il tasso core dovrebbe scendere al 3,7%, toccando il livello più basso da aprile 2021. Su base mensile, si prevede che i tassi headline e core registreranno rispettivamente un avanzamento dello 0,4% e dello 0,3%.
La lettura dell’IPC di oggi non è l’unico aggiornamento sull’inflazione nel calendario economico di questa settimana, poiché gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio e l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) saranno entrambi pubblicati giovedì mattina.