Salute Sopra Tecnologia: Il Nuovo Scenario nei Mercati in Movimento

Mentre lunedì negli Stati Uniti nove dei undici settori avevano registrato un calo, la giornata di ieri ha mostrato l’esatto contrario, con nove settori in crescita e due in ribasso (tecnologia e comunicazione). Se il settore delle comunicazioni ha guidato gli aumenti dall’inizio dell’anno, sostenuto dal +28% di Meta e dai positivi progressi di Netflix (+14%), il settore sanitario ha ieri sormontato il settore tecnologico. Quest’ultimo è stato ieri penalizzato dalle grandi aziende (ad eccezione di Apple) e soprattutto dal settore dei semiconduttori.

Inoltre, nonostante la leggera flessione di ieri da parte del gigante statunitense Eli Lilly (-0,17%), il cui peso nell’indice settoriale dell’ETF XLV è pari al 10,65%, la principale azienda mondiale nel settore della salute per capitalizzazione, ha riportato risultati trimestrali superiori alle attese. Il fatturato è aumentato del 28% a $9.353,4 milioni, con un utile di $2.189,6 milioni (+13%). Tuttavia, le vendite del suo farmaco principale, Trulicity, sono diminuite, rappresentando circa il 21% del portafoglio, in calo dal 26% dell’anno scorso, con vendite in diminuzione del -4%. Per controbilanciare questa situazione, hanno contribuito positivamente l’evoluzione del farmaco Mounjaro (farmaco usato per trattare il diabete di tipo 2 e l’obesità), con una crescita del fatturato del +970% e un peso passato dal 2% al 15%, e il nuovo farmaco anti-obesità Zepbound, lanciato all’inizio di dicembre, che ha già registrato vendite per $175,8 milioni. La flessione di ieri non deve destare preoccupazioni tra gli investitori, considerando che il titolo Eli Lilly ha mostrato una performance positiva negli ultimi 8 anni ed è in pole position nella lotta soprattutto al cancro, diabete e obesità, trend sempre più sotto l’attenzione degli investitori. Tra i titoli sanitari dello S&P 500 solo 9 titoli hanno ieri chiuso in ribasso, guidati dal -2,98% di Vertex Pharmaceutical, e ben 55 in progresso, trainati dai guadagni di GE Healthcare (+11,7%) e Moderna (+4,75%), con la prima in grado di riportare un utile per azione rettificato del quarto trimestre migliore del previsto e previsioni per l’EPS rettificato per il 2024 superiori al consenso.

Continua a peggiorare la situazione delle azioni della New York Community Bank, crollate ieri di un altro 22% dopo che Moody’s ha declassato il rating del credito a “junk”. Il titolo è sceso di circa il 60% nelle ultime 2 settimane bruciando circa 4,5 miliardi di dollari in capitalizzazione. Fortunatamente, circa il 60% delle loro attività è attualmente coperto dall’assicurazione FDIC. Per la Silicon Valley Bank si trattava di circa il 10% delle attività.

Intanto proseguono i commenti volti a temperare l’eccessivo ottimismo del mercato riguardo al percorso al ribasso dei tagli dei tassi. Ieri, le parole del presidente della Fed di Cleveland, Mester, sono stati leggermente aggressivi e negativi per le azioni, quando ha dichiarato di non avere fretta di iniziare a tagliare i tassi di interesse e che i responsabili politici probabilmente acquisiranno fiducia nel tagliare i tassi entro la fine dell’anno se l’economia si sviluppa come previsto.

Continua inoltre a crescere il debito, ponendo interrogativi sulla crescita del consumo americano. Secondo la Fed di New York, i tassi di morosità delle carte di credito sono aumentati di oltre il 50% nel 2023, raggiungendo il livello più alto dal 2008. Solo nell’ultimo trimestre, il debito totale delle carte di credito negli Stati Uniti è aumentato di 50 miliardi di dollari, raggiungendo la cifra record di 1,13 trilioni di dollari. Anche i tassi di morosità dei prestiti auto sono saliti all’8% per la prima volta dalla Grande Recessione. Nonostante il debito totale delle famiglie negli Stati Uniti sia aumentato del 23% in 3 anni e stia crescendo rapidamente, la percentuale di debito in relazione al proprio reddito personale si attesta ancora a livelli persino inferiori rispetto a quelli pre-pandemici, attualmente al 9,7%. Pertanto, mentre la crescita continua, la contestualizzazione resta centrale.

 

 

Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.

Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.

Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l’esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.

I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l’accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.