Martedì, i titoli azionari hanno continuato la loro crescita, con una chiusura in positivo al termine di una sessione tranquilla e per lo più priva di grandi eventi. Ciò fa seguito alla seduta di lunedì, quando S&P 500, Nasdaq e Russell 2000 sono cresciuti tutti di oltre l’1% in una seduta priva di importanti notizie. L’S&P 500 registra ora un progresso del 3,4% nelle ultime quattro sedute, segnando la migliore crescita di quattro giorni dall’inizio dell’anno, nonostante una chiusura giornaliera incerta, simile a una candela doji.
Il recente calo sulle aspettative sui tassi d’interesse è stato un fattore chiave nella nuova forza dei mercati azionari. I rendimenti del Tesoro a 10 anni sono scesi di oltre 26 punti base nelle ultime cinque sessioni. Le recenti notizie economiche più deboli sono state accolte positivamente (nell’ottica che “una cattiva notizia è una buona notizia”), poiché suggeriscono una disinflazione più rapida, mentre il contesto macroeconomico rimane solido. Nel frattempo, le sorprese positive negli utili del primo trimestre si mantengono solide e le aspettative di crescita per l’S&P 500 nel 2024 sono migliorate.
La stagione degli utili del primo trimestre è ancora al centro dell’attenzione. Martedì, 18 società dell’S&P 500 hanno riportato i loro risultati, con il settore industriale che ne ha rappresentate cinque e il settore utility che ha avuto la maggiore esposizione, circa il 13,8% dell’ETF XLU. Quest’ultimo settore ha guidato il recente rally, con un guadagno di quasi il 15% dall’inizio di febbraio, dopo aver perso il 7% nel 2023.
In generale, la risposta agli utili di martedì è stata negativa, con solo 8 delle 18 società che hanno chiuso in rialzo. Nel settore industriale, solo TransDigm ha registrato un progresso, mentre le altre hanno subito un calo. Nel settore delle comunicazioni, sia Electronic Arts che Walt Disney hanno chiuso in ribasso.
Nel complesso, la leadership settoriale mostra segni di ampliamento, anche se l’indice S&P 500 (+8,76% YTD) ha riportato una performance doppia rispetto al suo equivalente a ponderazione equa, l’ETF RSP (+4,68% YTD). Questo indica che i titoli a grande capitalizzazione stanno esercitando una significativa influenza sull’indice complessivo. Nel 2023, la leadership è stata limitata a una manciata di titoli tecnologici a grande capitalizzazione, che hanno guidato la crescita del 26% dell’S&P 500. I settori tecnologici, dei servizi di comunicazione e dei beni di consumo discrezionali hanno superato il 40% nel 2023, mentre nessun altro settore ha superato il 18%. Negli ultimi tre mesi, tuttavia, la leadership ha iniziato ad ampliarsi, non a caso la performance dell’S&P 500 è uguale a quella del RSP al 4,7%, coinvolgendo settori ciclici e difensivi. I settori ciclici, come energia, materiali e industriali, hanno registrato tutti una crescita del 7% o più. Questo ampliamento della leadership può continuare, con potenziali opportunità di recupero per alcuni dei titoli che sono rimasti indietro l’anno scorso.
I titoli azionari globali sono saliti ieri, trainati principalmente dall’Europa e dai titoli finanziari, aiutati da un report sorprendentemente forte di UBS. La rotazione settoriale è stata molto diversa da una parte e dall’altra dell’Atlantico, ma abbiamo osservato l’insolito fenomeno del declino dei settori ciclici e tecnologici, mentre il resto dei settori è salito e la volatilità è diminuita. È da notare la rapidità con cui il VIX è tornato al livello 13.
In Italia, la stagione degli utili ha attirato l’attenzione con sei aziende principali, tra cui Unicredit, Ferrari, Campari, Banco BPM, Monte Paschi e Fineco, che hanno svelato i risultati finanziari durante la seduta. Campari ha registrato una forte crescita, avanzando di oltre il 6,8% nella sua prima sessione dopo l’uscita dello storico CEO Robert Kunze-Concewitz. Anche Unicredit ha brillato, riportando un altro trimestre di crescita redditizia di qualità con un utile netto eccellente di 2,6 miliardi di euro nel primo trimestre 2024, un aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2023, e un RoTE del 23%. D’altra parte, Ferrari ha subito un crollo del 4,73% a causa delle alte aspettative. Nonostante abbia riportato risultati finanziari positivi, il mancato raggiungimento delle stime degli analisti ha deluso il mercato. Questo dimostra l’importanza di gestire le aspettative per evitare fluttuazioni, anche quando la crescita è tangibile.