Se il mercato europeo ha registrato una seduta di correzione, quello americano ha mostrato impazienza, con l’indice S&P 500 in leggero rialzo dello 0,2% e i rendimenti obbligazionari in calo. Il trading si è svolto in un range ristretto con volumi leggeri, mentre i partecipanti al mercato valutavano le dichiarazioni di diversi membri della Fed e attendevano con ansia i risultati odierni di Nvidia. In assenza di pubblicazioni significative di dati macroeconomici o trimestrali di rilievo, gli investitori sembrano soddisfatti di restare vicino ai massimi storici, alimentati dall’ottimismo generale per la crescita degli utili aziendali e dall’aspettativa di una politica più accomodante della Fed entro la fine dell’anno.
Nonostante questo clima ottimistico, ieri i settori dei servizi di pubblica utilità e dei beni di consumo di base sono stati tra i migliori performer, riflettendo un atteggiamento leggermente difensivo. Come la bufera infernal che mai non resta, che trascina incessantemente gli spiriti dei lussuriosi, così questo vento di ottimismo ha sollevato alcuni settori mentre altri si sono mantenuti prudenti (sette settori su undici hanno sottoperformato l’S&P 500, con quattro in territorio negativo).
Gli utili e le guidance aziendali, specialmente quelli odierni di Nvidia, seguito ormai con la stessa attenzione delle conferenze stampa della Fed o della BCE, potrebbero dominare il mercato in questi giorni. Tuttavia, i tagli dei tassi di interesse non passano in secondo piano. Martedì, diversi policymaker della Federal Reserve hanno ribadito che attenderanno ulteriori prove di un calo dell’inflazione prima di attuare il primo taglio di un quarto di punto sul tasso dei fondi federali.
Non a caso, ieri i guadagni azionari sono stati limitati dai commenti del governatore della Fed Waller e del presidente della Fed di Atlanta Bostic, entrambi favorevoli ad attendere un calo dell’inflazione prima di tagliare i tassi di interesse. “In assenza di un significativo indebolimento del mercato del lavoro, ho bisogno di vedere ancora diversi mesi di buoni dati sull’inflazione prima di poter sostenere un allentamento della politica monetaria,” ha affermato il governatore della Fed Christopher Waller. Queste parole hanno fatto eco a quelle del governatore della Fed di New York Philip Jefferson, che ha dichiarato che, sebbene i dati CPI di aprile siano stati incoraggianti, è ancora troppo presto per definire una tendenza.
Con l’incertezza derivante dalla dipendenza dai dati e l’impazienza degli investitori nel prevederne il timing, i mercati mostrano una calma quasi preoccupante. I livelli del VIX sono scesi a meno di 12 punti, oltre una deviazione standard dalla media degli ultimi cinque anni e su valori che non si vedevano da novembre 2019. Anche il MOVE è su nuovi minimi delle ultime 52 settimane, in calo del 33% nello stesso periodo. Il CME FEDWATCH mostra la possibilità di due tagli dei tassi entro l’anno, nonostante ciò, l’incertezza rimane padrona. I futures a 30 giorni sui Federal Fund con scadenza dicembre 2024 e gennaio 2025 hanno subito infatti una decisa revisione al ribasso negli ultimi giorni.
La pubblicazione odierna dei verbali del FOMC relativi alla riunione di maggio potrebbe offrire nuove prospettive. Tuttavia, dato che la riunione si è tenuta prima della pubblicazione dei recenti dati chiave sul mercato del lavoro (NonFarm Payrolls) e dell’inflazione al consumo, alcune opinioni potrebbero risultare datate.
In contrasto, la BCE sembra orientata verso un taglio dei tassi a giugno. Ieri, la presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato in un’intervista trasmessa dalla televisione irlandese RTE: “Sono davvero fiduciosa che l’inflazione sia sotto controllo”.
Oggi, l’attenzione sarà ai massimi livelli alla chiusura dei mercati con la pubblicazione delle trimestrali di Nvidia, la terza più grande azienda quotata per capitalizzazione, considerata un indicatore chiave per la crescita dell’intelligenza artificiale. La notevole volatilità che ha caratterizzato i rendiconti di questa mega-cap negli ultimi trimestri amplifica ulteriormente l’attesa. Le aspettative del mercato sono altissime. L’annuncio è atteso con grande interesse, poiché Nvidia ha continuato a sorprendere con risultati eccezionali, evidenziando una domanda insaziabile per i suoi chip dedicati all’AI.
Le previsioni per Nvidia parlano di un fatturato di 24,6 miliardi di dollari per il trimestre, segnando un aumento del 241% su base annua e dell’11% rispetto al trimestre precedente. L’utile per azione è previsto a 5,57 dollari, in crescita del 411% su base annua e dell’8% su base trimestrale. Questi numeri impressionanti riflettono non solo la crescita esplosiva dell’azienda, ma anche l’elevato livello di aspettative che Nvidia deve soddisfare per giustificare il suo prezzo premium sul mercato.
Uno dei dati più attesi riguarda i ricavi dei data center, che si prevede siano più che triplicati, raggiungendo i 20,97 miliardi di dollari. Questo segmento è particolarmente rilevante dato il ruolo centrale dei data center nell’ecosistema dell’intelligenza artificiale, dove Nvidia ha fatto grandi scommesse. Gli investitori e gli analisti non si limiteranno a esaminare i numeri del trimestre per valutare la performance di Nvidia, ma cercheranno anche di capire se la valutazione di mercato dell’azienda, che ammonta a circa 2,3 trilioni di dollari, sia giustificata dall’innovazione continua e dalla leadership nel campo dell’AI. La guidance futura dell’azienda sarà cruciale, con molti analisti che prevedono un rialzo delle previsioni.
Il mercato delle opzioni indica un’attesa volatilità del titolo Nvidia del 7,8% in concomitanza con l’annuncio dei guadagni, inferiore al 9,1% registrato lo scorso febbraio, ma superiore al 6,5% di novembre. Questo potrebbe tradursi in una variazione di circa 200 miliardi di dollari nel valore di mercato, sia in positivo che in negativo. Questo riflette l’incertezza e le alte aspettative che circondano l’annuncio, sottolineando il potenziale impatto significativo che i risultati potrebbero avere non solo sul prezzo delle azioni di Nvidia, ma anche sull’andamento generale di Wall Street. Basti pensare che, nello S&P 500 così come nel Nasdaq 100, Nvidia si distingue come il terzo maggior peso, con rispettivamente circa il 5,12% e il 6,36%.
Nvidia è attesa come il maggior contributore alla crescita degli utili per lo S&P 500 tra il gruppo delle Magnifiche 7. Al momento, Amazon domina la classifica con una crescita degli utili su base annua del 229%, seguita dal 117% di Meta. Tuttavia, l’andamento in borsa ha mostrato una dinamica diversa, con Tesla e Apple che, nonostante utili in calo, hanno ricevuto una buona risposta dai mercati: Tesla ha registrato la migliore performance del gruppo (+12%), mentre Apple, con un +6%, si posiziona dietro solo a Google.