Un sistema di trading completo va oltre la scelta di cosa comprare e vendere, dato che combina insieme diversi fattori chiave del trading.
La scelta di un’azione (detta anche “stock pick”) rappresenta a tutti gli effetti un segnale di entrata.
Non dà alcuna informazione su quanto dovresti investire. Non ti dice come gestire il tuo denaro. Non offre alcuna indicazione su quando o come chiudere la posizione, che stia andando bene oppure male.
Quindi, si tratta di una singola informazione che non basta per decidere di acquistare un’azione a meno che tu non sappia cosa ha portato a suggerire quel titolo, non potrai capire subito se sia una buona dritta o meno.
Ecco perché alcuni trader optano per un sistema meccanico di trading che include regole obiettive per le operazioni che si conducono. Un sistema del genere può essere testato, così da validarne l’efficacia nel tempo. Dato che si basa su regole specifiche, offre un approccio schematico che rimuove la componente emotiva.
Dunque, se un sistema completo di trading è più che un semplice segnale di entrata, allora che cos’altro è?
Per definirsi completo, un sistema di trading dovrebbe tenere conto dei seguenti fattori:
- Su quali mercati operare
- Quando entrare nel mercato
- Quanto investire
- Quando contenere le perdite
- Quando incassare i profitti
Approfondiamo ognuno di questi punti di seguito.
Su quali mercati operare?
Quando sviluppi un sistema, il primo fattore da considerare riguarda i mercati a cui farà riferimento. Può includere tutti i mercati disponibili, ma faresti meglio ad applicarlo agli ambiti in cui ritieni che la strategia scelta possa ottenere le perfomance migliori.
Potresti escludere alcuni settori. Ad esempio, puoi decidere di non operare su alcuni mercati poiché c’è poca liquidità. Qualsiasi sia la tua strategia, se stai utilizzando un sistema meccanico di trading allo scopo di rimuovere ogni decisione dettata dall’emozione, sarà saggio applicare le regole con coerenza.
Quando entrare nel mercato
Un segnale di entrata ti dice quando è il momento di aprire una nuova posizione. Ci sono numerosi indicatori di analisi tecnica che possono generare segnali di acquisto o di vendita.
In origine sono stati progettati a uno scopo specifico: fare in modo che tu captassi i segnali. Per esempio, un indicatore di tendenza serve a capire l’andamento di un trend, mentre un oscillatore di momentum cerca di predire potenziali ritracciamenti.
Solitamente, i trader testano la propria strategia e gli indicatori tecnici selezionati. Un modo di validare l’efficacia di una strategia di ingresso è il backtesting.
Filtra i trade
Ogni trader vuole che i suoi segnali di entrata funzionino nel modo più efficiente possibile. Un metodo per tentare di ottimizzarli è applicare i cosiddetti “Filtri”. Uno dei problemi degli strumenti di analisi tecnica è che offrono un segnale di acquisto o di vendita, ma in alcuni casi non saranno accurati. Di conseguenza, sarebbe opportuno individuare ed eliminare quanti più falsi segnali possibile.
Suggerimento: Un filtro è una semplice misura che tenta di dirti se le condizioni di mercato sono favorevoli, dato un particolare segnale di trading.
Un esempio generalizzato potrebbe essere il seguente: ignorare qualunque segnale di vendita se i filtri dicono che le condizioni sono rialziste.
Qualsiasi indicatore tecnico che analizzi se le condizioni di mercato siano rialziste o ribassiste può funzionare come filtro. Uno strumento comunemente utilizzato è la media mobile a lungo termine.
Quello che non puoi permetterti è di gettare via il tuo capitale con trade subottimali
Richard Dennis
Questi indicatori sono usati da tempo come lagging trend indicator o indicatori di ritardo [Glossary: Indicatori che confermano la presenza di un cambiamento nelle attuali tendenze di mercato] per raffinare i dati all’interno di una strategia per investire con successo.
Dai un’occhiata al prossimo esempio che illustra meglio il concetto:
Una media mobile di periodo 20 e una media mobile di periodo 50 possono essere usate in combinazione come filtro. Se la media di periodo 20 è più alta di quella più lunga, questo suggerisce uno stato rialzista del mercato e il sistema prevederà esclusivamente di comprare. Lo scenario contrario, invece, imporrebbe esclusivamente di vendere.
Gestione del rischio
Anche dopo aver ottimizzato i filtri di cui sopra, ogni strategia di trading darà falsi segnali. In altre parole, ci saranno inevitabilmente delle perdite, così come dei trade vincenti.
La gestione del rischio è l’abilità di mantenere un equilibrio in merito al livello di rischio accettabile per singolo trade. Il rapporto rendimento-rischio rende chiaro che non è possibile trarre profitto senza rischio.
Se ti assumi rischi troppo bassi, potresti non ottenere un ritorno significativo. Prendendo rischi troppo grandi, al contrario, è probabile che tu perda tutto qualora il tuo trade andasse male. La gestione del rischio consiste nel trovare una buona via di mezzo tra questi due estremi.
Quanto investire
Una parte cruciale della gestione del rischio riguarda le dimensioni di ogni posizione. Ciò determina l’importo da assegnare a ciascuna posizione.
Per i mercati su cui stai facendo trading, usa i dati storici per osservare la portata dei movimenti di prezzo. Considera l’entità dei cambiamenti e valuta quanto assegnare alle varie posizioni, stimando così il rischio su tutto il tuo capitale.
Non adottando un approccio coerente nel determinare la misura adeguata delle posizioni, corri il rischio di perdere così tanto denaro nelle transazioni negative da sovrastare il peso di quelle vincenti. Dal momento che non si può sapere in anticipo se una posizione sarà vincente o perdente, è fondamentale essere costanti.
Tieni a mente che per mantenere un approccio costante è necessario conoscere molti fenomeni di mercato, come la volatilità. In questi casi, ridurre la quantità di denaro assegnata in ogni posizione può offrire un’esposizione più equilibrata.
Strategie di uscita
Per dirla in breve, questa è la regola che ti dice quando è ora di chiudere una posizione. Se la tua posizione sta andando bene, quando è il momento di prendere i profitti?
Se un titolo sta andando male, quanto importante lascerai che diventi la perdita prima di chiudere la posizione? La tua strategia di uscita è la risposta a queste domande.
Alcuni sistemi calcolano i momenti in cui uscire in base al tempo. Semplicemente, si chiudono le posizioni dopo che è passato un certo periodo. In altre strategie che seguono il trend, invece, le posizioni vengono chiuse solo dopo aver ottenuto una certa percentuale di profitti. Qualsiasi sia il tuo sistema, impostando regole di stop-loss eviterai che le posizioni perdenti crescano oltre misura.
Considera la soluzione migliore per te.
Una strategia di uscita ben congegnata dovrebbe minimizzare il danno del tuo capitale a rischio quando gli investimenti non vanno come dovrebbero, e massimizzare i profitti quando vanno come previsto.
Conclusioni
Un sistema completo non si limita a individuare i punti di entrata. Un sistema adeguatamente testato non è garanzia di performance future, ma offre solide fondamenta su cui investire in sicurezza, piuttosto che usare solo discrezione o intuito.
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Quiz
Domande frequenti
- Ho un indicatore tecnico che mi dà segnali di acquisto e vendita. Posso considerarlo un sistema di trading?
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No. Un solo indicatore tecnico non è paragonabile a un sistema di trading. Quest’ultimo è composto da un set più completo di regole e fornisce maggiori informazioni al trader. Un sistema di trading, ad esempio, stabilisce l’ammontare da investire in ciascuna posizione e i criteri di uscita dalle transazioni.
- Sto considerando una regola di trading che mi consente solamente di seguire i segnali di entrata durante le ore di mercato. Questo è un filtro?
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Sì. Un filtro è un margine utilizzato per determinare quando operare una transazione a partire da un indicatore tecnico, come il superamento di un livello di supporto o di resistenza, in modo da ottenere la massima affidabilità dal segnale. Di conseguenza, qualunque regola che funge da criterio di azione su un segnale di trading è un filtro.
- Cos’è il backtesting?
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Il backtesting è lo studio dei trade teorici passati che serve ad appurare la validità di una strategia. Analizza le performance teoriche degli investimenti applicati ai prezzi storici reali e cerca di verificare se un dato approccio o sistema di trading hanno ottenuto buone performance, se paragonate al livello di rischio affrontato e alle prestazioni del mercato stesso.
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