Vuoi scoprire di più sui diversi tipi di ordini e come utilizzarli a seconda dei casi? Leggi tutto quello che c’è da sapere al riguardo e i processi decisionali dietro la scelta dei vari ordini.
Gli ordini costituiscono una parte fondamentale del trading. In questo articolo ti daremo tutte le informazioni utili per comprenderli e usarli. Inizieremo dagli ordini più semplici, per procedere poi verso gli aspetti meno ovvi e i vantaggi dei diversi tipi di ordini per fare trading.
Revisione dei tipi di ordine
Tutti coloro che hanno esperienza nel trading hanno familiarità con i diversi tipi di ordine. Vediamo la terminologia più importante.
Un ordine è costituito dalle istruzioni che il trader dà per iniziare una transazione. Per chi fa trading sui CFD, il tipo di ordine più semplice è quello di comprare o vendere un particolare asset al prezzo di mercato — ossia al prezzo in quel momento disponibile per quell’asset, stabilito dall’incontro tra domanda e offerta.
Il “market order” ha il vantaggio di permettere al trader di piazzare immediatamente un ordine per comprare o vendere un asset.
Nonostante il tipo di vantaggio fornito dai market order, ci sono anche possibili svantaggi e rischi.
In casi di alta volatilità di un asset, una transazione potrebbe essere negativamente influenzata da improvvisi cambiamenti nel prezzo. Come evitare questo tipo di problema?
In questi casi si può utilizzare un diverso tipo di ordine, il limit order: questa tipologia permette al trader di dare ulteriori istruzioni, indicando il prezzo specifico per il quale vuole che la sua transazione venga eseguita.
Un altro tipo di ordine che può essere utilizzato allo scopo di limitare eventuali perdite è lo stop order: questo viene anche detto “condizionato”, poiché consiste nell’impostare una condizione particolare affinché una transazione cominci a essere eseguita.
Stop e limit order vengono solitamente utilizzati per chiudere delle posizioni.
La differenza tra gli ordini limit e gli stop, è che mentre i primi permettono al trader di stabilire un prezzo preciso per il quale sono disposti a comprare o vendere, gli stop si attivano a una precisa condizione. Ad esempio, anche se un trader fissa un prezzo specifico, questo servirà ad attivare l’ordine, che verrà automaticamente eseguito alle migliori condizioni possibili.
Perché usare un limit o uno stop order?
Sia i limit che gli stop order possono essere utilizzati per automatizzare la propria attività di trading. Infatti, una volta stabilite le condizioni, gli ordini verranno eseguiti automaticamente.
Questo comporta certamente che si faccia un’analisi più approfondita per capire quali siano le condizioni migliori da impostare, ma è anche un modo per rendere più efficiente la propria attività e imporre al trader una certa disciplina.
Inoltre, questi tipi di ordine possono essere un valido aiuto per evitare il trading emozionale, specialmente quando le decisioni vengono prese immediatamente prima di aprire una posizione.
Stop e slippage
Sebbene gli stop order siano una parte dei sistemi che i trader hanno per automatizzare la propria attività, è bene notare che anche gli stop funzionano secondo le condizioni di mercato. Come anticipato, si verificano dei casi in cui i cambiamenti di prezzo possono accadere all’improvviso, ed essere tanto repentini che il prezzo cambia dal momento in cui l’ordine si attiva al momento in cui viene eseguito. Nel gergo del trading questo viene definito slippage, o “slittamento”.
L’ordine stop, infatti, si attiva, ma non è detto che questo venga eseguito alle condizioni più favorevoli per i trader. Al contrario, un ordine limit fa in modo che questo non accada, perché non funziona secondo i prezzi di mercato.
Più un mercato è liquido, meno probabile sarà uno slippage significativo. Lo slippage può avere conseguenze sostanziali su un ordine nei casi di mercati molto volatili — nel caso di trading di criptovalute su piattaforme centralizzate, ad esempio, la liquidità diventa fondamentale.
Scegliere un livello di stop
Ci sono tre variabili che vanno considerate per fissare un livello adeguato di stop: il volume della transazione, la distanza tra lo stop e il prezzo dell’asset e il rischio — ossia, la parte di capitale che viene messa in pericolo qualora le condizioni non fossero favorevoli.
Facciamo un esempio pratico. Consideriamo un investimento in oro a 1.960$. Il volume è di due unità. Se si imposta uno stop a 60$ dal prezzo a cui l’oro viene acquistato, il rischio è pari a (60$x2) 120$.
Il trader non deve necessariamente seguire questo percorso, ma può scegliere di impostare rischio e stop, in modo da stabilire quale sia il volume adeguato della transazione, o volume e rischio, in modo da stabilire l’ordine.
Ogni volta che si stabiliscono due delle variabili, la terza può essere facilmente dedotta.
Questo tipo di procedimento può essere di grande aiuto per decidere un livello di rischio che sia effettivamente in linea con le necessità del trader.
Per scegliere il giusto livello di stop è importante valutare la volatilità del mercato: un mercato molto volatile potrebbe rendere inutile uno stop troppo vicino al prezzo di acquisto e vendita, ma sta sempre al trader decidere le diverse opzioni in base al livello di rischio che è pronto a reggere.
Ordini Trailing stop
Esiste, inoltre, un tipo più complesso di ordine, che segue l’andamento del mercato in modo automatico. Questo ordine è il trailing stop.
Ecco un altro esempio pratico. Riprendiamo il nostro esempio sul GOLD a 1.960$: questa volta, anziché impostare una distanza specifica, si imposta un intervallo che segue l’andamento del mercato. Per esempio, potremmo impostare il trailing stop a 60$: se il prezzo dell’oro sale e va a 1.970$, l’ordine non si chiuderà a 2.020$, ma lo stop si imposterà automaticamente a 2.030$.
Questo significa che l’ordine segue l’andamento del mercato senza chiudere la posizione a un prezzo specifico, ma a seconda di come il prezzo si sviluppa, in modo da assicurare al trader più flessibilità.
Vediamo ora i modi per utilizzare stop e limit quando si aprono nuove posizioni.
Usare i limiti per migliorare il punto d’apertura
I trader potrebbero usare un limit order per decidere il prezzo esatto per entrare nel mercato.
Questo metodo ha due vantaggi:
- Limitare gli effetti negativi in un mercato molto volatile,
- Evitare il trading emozionale, imponendosi un prezzo preciso per aprire una nuova posizione.
Per rendere efficace l’uso dei limit, il trader dovrà effettuare un’analisi precisa per comprendere quale sia un prezzo adatto.
Un modo per effettuare questa analisi è verificare quali siano i prezzi più probabili osservando i valori bid e ask.
I broker solitamente mostrano queste informazioni sulle proprie piattaforme di trading.
I limit order possono anche avere degli svantaggi: a differenza dello stop, l’ordine non viene eseguito se il prezzo impostato non viene raggiunto. Questo, quindi, potrebbe portare il trader a perdere opportunità significative per la poca flessibilità garantita dal tipo di ordine.
Usare i limiti per provare a sfruttare i punti di svolta
Un punto di svolta, spesso definito “pivot point”, è il momento in cui il mercato cambia direzione. In questi punti, un trend positivo diventa negativo, e uno negativo diventa positivo. Individuare correttamente i pivot point è un compito difficile, ma i trader cercano di riconoscerli attraverso le passate performance di un asset.
Sebbene i prezzi precedenti non diano garanzie sulle performance future, i trader cercano dei momenti in cui la svolta si possa verificare ancora, in modo da impostare ordini limit a quei livelli.
Questa strategia può essere particolarmente vantaggiosa se sfruttata al meglio, poiché i punti di svolta, o pivot, rappresentano i prezzi più alti ai quali vendere, o i più bassi per comprare.
Prendiamo ad esempio lo stock BP.
Immagine a solo scopo illustrativo. Le performance passate non sono un’indicazione dei risultati futuri.
In questo grafico si nota che il prezzo ha recuperato per ben due volte nel giro di un mese per raggiungere lo stesso livello di resistenza.
Un trader avrebbe potuto impostare un ordine limit per vendere nel momento in cui il primo pivot si è verificato, nella speranza che l’asset raggiungesse nuovamente quel prezzo.
Un altro approccio potrebbe essere quello di fissare uno stop oltre la resistenza, in modo da non perdere la posizione qualora il prezzo rompesse il livello.
Si tratta di strategie di trading differenti, che discuteremo a fondo nel nostro articolo dedicato al trend trading e alle strategie countertrend.
Conclusioni
Gli ordini stop e limit possono essere utilizzati per aprire e chiudere nuove posizioni, e sono alleati validi quando si vuole avere più controllo sulla propria attività di trading, evitare il trading emozionale e automatizzare il più possibile le operazioni.
Questo è il secondo articolo della nostra serie in cinque parti dedicata alle capacità di trading. La prossima parte riguarderà l’analisi dei mercati e la scelta di strategie di trading.
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Domande Frequenti
- Se imposto un ordine stop su una posizione, è possibile che la mia posizione venga chiusa a condizioni peggiori rispetto a quelle impostate?
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Sì. Gli stop funzionano in base alle condizioni di mercato. Quando si imposta uno stop si decide un livello, non un prezzo preciso. Pertanto, la posizione verrà chiusa al prezzo di mercato in seguito all’attivazione dello stop — un prezzo che potrebbe essere sfavorevole se paragonato a quello impostato con lo stop.
- Se imposto un limite, la mia posizione può essere chiusa a condizioni peggiori rispetto a quelle prefissate?
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No, perché il limite imposta un prezzo specifico per chiudere la posizione aperta dal trader. Questa è la maggiore differenza tra gli ordini che usano i limiti e gli ordini che funzionano a seconda dei prezzi di mercato. In definitiva, i limiti danno ai trader maggior controllo sulle proprie posizioni.
- Posso usare un ordine limit per aprire una posizione?
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Sì, sia i limiti che gli stop order possono essere utilizzati per aprire e chiudere posizioni. In caso di utilizzo per la chiusura di una posizione, il trader dovrà impostare condizioni che chiudano in automatico una posizione precedentemente aperta. In caso di apertura, saranno proprio le condizioni impostate a decidere se il trader aprirà una posizione su un asset specifico.
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