Gli indicatori tecnici di trading forniscono un’analisi oggettiva dei prezzi e dei volumi di scambio di un asset, consentendo agli operatori di prendere decisioni accurate. Scopri cosa sono gli indicatori tecnici e come utilizzarli per migliorare la tua strategia di trading.
Per ottenere risultati efficaci nell’analisi tecnica, è fondamentale utilizzare gli indicatori giusti. I migliori broker offrono una vasta gamma di indicatori tecnici direttamente nelle proprie piattaforme di trading, consentendo agli operatori di personalizzare le strategie in modo preciso ed efficace.
Suggerimento: alcuni indicatori tecnici sono più efficaci per i mercati direzionali, mentre altri sono più indicati per i mercati laterali.
Cosa sono gli indicatori tecnici?
Gli indicatori tecnici nel trading sono strumenti essenziali che utilizzano formule matematiche e algoritmi complessi per analizzare i movimenti passati dei prezzi e fornire informazioni cruciali sulla direzione futura degli asset.
Gli indicatori tecnici si basano sullo storico dei prezzi per identificare modelli, trend e possibili inversioni. Ad esempio, un indicatore tecnico potrebbe analizzare i prezzi di chiusura giornalieri di un titolo azionario per capire se si trova in un mercato laterale (ranging market) o direzionale (trending market).
- In un mercato laterale, i prezzi oscillano all’interno di un intervallo relativamente stretto senza una direzione predominante
- In un mercato direzionale, i prezzi mostrano un trend chiaro verso l’alto o verso il basso.
Suggerimento: gli indicatori tecnici possono essere utilizzati per fare trading su qualsiasi categoria di asset, dalle valute alle azioni, dalle materie prime alle criptovalute.
Gli indicatori più diffusi
Gli indicatori tecnici a disposizione dei trader sono molteplici. La conoscenza di questi segnali è il primo passo per integrarli nella propria strategia di trading.
Medie mobili
Le medie mobili sono uno degli indicatori più comuni utilizzati nell’analisi tecnica. Vengono utilizzate per valutare il trend di un asset, smorzando le fluttuazioni dei prezzi nel tempo e fornendo un quadro più chiaro sulle direzioni dei movimenti di prezzo.
Esistono due tipi principali di medie mobili: la media mobile semplice (SMA) e la media mobile esponenziale (EMA). Le SMA calcolano una media aritmetica dei prezzi di chiusura su un periodo specifico, mentre le EMA danno maggiore peso ai dati più recenti, rispondendo con maggior celerità ai cambiamenti di prezzo.
Questi strumenti versatili vengono spesso integrati in un approccio di investimento più ampio. Gli investitori possono utilizzare le medie mobili insieme ad altri indicatori e strategie per prendere decisioni di trading o investimento ben ponderate.
Suggerimento: la media mobile esponenziale (EMA) conferisce maggior peso ai dati recenti.
Bande di Bollinger
Questo strumento prende il nome dal suo creatore, John Bollinger, e serve per valutare la volatilità di un asset e identificare potenziali punti di inversione dei prezzi. Per calcolare la larghezza delle bande si utilizza la deviazione standard.
Le bande di Bollinger forniscono un quadro dinamico della volatilità del mercato. Durante periodi di maggiore volatilità, le bande si allargano, mentre durante periodi di minore volatilità, si restringono. Questo consente agli operatori di identificare situazioni in cui il mercato potrebbe essere sopravvalutato o sottovalutato.
Oscillatori
Gli oscillatori analizzano la posizione relativa del prezzo di un asset all’interno del suo intervallo “normale” o storico, comunemente rappresentato mediante una banda compresa tra due livelli.
Valutando il modo in cui il prezzo si muove all’interno di questi livelli su un grafico, gli oscillatori offrono una chiara percezione del momentum o dell’impulso che guida il movimento del prezzo.
Questo impulso rappresenta un segnale di inestimabile valore per gli operatori, poiché consente di capire se il trend attuale è destinato a persistere o se si prospetta un’inversione di direzione imminente.
Suggerimento: alcuni strumenti sono più precisi quando vengono impiegati su intervalli più lunghi, ma possono funzionare anche sul breve termine.
Indice di forza relativa
L’Indice di Forza Relativa (RSI) è un indicatore oscillatorio che valuta l’entità dei guadagni recenti di un asset in confronto alle perdite. L’RSI esprime questi risultati attraverso un punteggio variabile da 0 a 100.
Più l’RSI è vicino a 100, maggiore è la possibilità che il bene sia attualmente “ipercomprato”. Un RSI più vicino a 0 indica invece che l’asset è “ipervenduto”.
L’RSI fornisce agli operatori una valutazione chiara delle condizioni del mercato, consentendo loro di identificare potenziali punti di ingresso o uscita dalle posizioni e di prendere decisioni di trading più accurate.
Oscillatore stocastico
L’oscillatore stocastico è un importante strumento nell’analisi tecnica utilizzato per valutare la velocità e l’entità dei cambiamenti nei prezzi di un asset.
Suggerimento: è possibile utilizzare alcuni indicatori per stabilire la forza del momentum alla base di un movimento di prezzo.
Questo indicatore adotta un approccio simile a quello degli altri oscillatori, ma si concentra principalmente sul prezzo di chiusura di un asset. Questo perché il prezzo di chiusura è spesso considerato uno dei dati più significativi in un determinato periodo di trading.
Quando il prezzo di chiusura si avvicina al massimo dell’intervallo intraday, indica un possibile slancio al rialzo, segnalando forza nel mercato. Invece, quando il prezzo di chiusura è vicino al minimo intraday, può suggerire un possibile slancio al ribasso, indicando debolezza.
Indicatori per il mercato laterale
Alcuni indicatori tecnici sono maggiormente adatti all’utilizzo in un mercato laterale, cioè quando i prezzi di un asset si muovono principalmente all’interno di un intervallo di prezzo orizzontale, senza un chiaro trend al rialzo o al ribasso.
Trading su un mercato laterale – Bitcoin (2023) – Segnali di vendita confermati dal fatto che l’RSI è in fase di ipercomprato |
Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri.
Fonte: eToro
Gli oscillatori, come l’RSI e l’indicatore stocastico, sono particolarmente efficaci in queste circostanze. Misurano l’entità dei movimenti dei prezzi e possono identificare condizioni di ipercomprato o ipervenduto quando il prezzo si avvicina alle trendline.
Suggerimento: i contratti per differenza (CFD) consentono ai trader di vendere allo scoperto e di trarre profitto da movimenti di prezzo al ribasso.
Anche le bande di Bollinger possono essere efficaci nell’identificare punti di ingresso o uscita in un mercato laterale. Le bande di Bollinger creano un canale basato sulla volatilità dei prezzi e, quando questi si avvicinano alle bande esterne, suggeriscono la possibilità di un’inversione di direzione.
Suggerimento: le strategie di trend trading sono più efficaci in seguito a un breakout su uno dei due lati di un mercato laterale.
Indicatori per il mercato direzionale
Individuare e seguire un trend rappresenta un pilastro fondamentale nell’ambito del trading, poiché può portare a potenziali guadagni a lungo termine. In questo senso, gli indicatori tecnici aiutano a identificare i momenti opportuni per operare all’interno del trend e segnalano quando la tendenza potrebbe essere in procinto di cambiare direzione.
Un indicatore molto utilizzato per analizzare e confermare i trend direzionali è la media mobile. Spesso, i trader monitorano due medie mobili con diversi periodi di tempo, come la SMA a 20 giorni e quella a 100 giorni.
L’incrocio al rialzo tra la media mobile a breve termine e quella a lungo termine è un segnale di acquisto che indica il possibile inizio di un trend rialzista. Al contrario, un incrocio al ribasso tra le stesse medie mobili rappresenta un segnale di vendita, suggerendo la possibilità di un trend ribassista imminente.
Nel grafico dell’indice Nasdaq 100 riportato di seguito, è possibile vedere i punti in cui si sarebbe potuta utilizzare la SMA a 20 giorni per identificare i punti di ingresso in un mercato direzionale di tipo rialzista.
Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri.
Fonte: eToro
Conclusioni
Gli indicatori tecnici rappresentano una risorsa preziosa per ogni trader, poiché forniscono un’analisi obiettiva dei movimenti di prezzo e dei volumi di scambio, permettendo così di prendere decisioni informate.
A tal proposito, è essenziale comprendere la distinzione tra mercati laterali e direzionali, poiché questa conoscenza influenzerà la scelta degli indicatori da utilizzare.
Inoltre, è importante utilizzare diversi indicatori quando si intende eseguire un’operazione; più alto sarà il numero di segnali allineati, maggiore sarà la fiducia nella propria decisione di trading.
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Domande frequenti
- Quali sono gli indicatori tecnici più utilizzati?
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Le medie mobili semplici (SMA) vengono spesso citate nelle analisi e nelle notizie. Le SMA sono utilizzate sia da coloro che utilizzano l’analisi fondamentale — nel caso in cui vogliano perfezionare un punto di ingresso in un’operazione — sia dai trader che utilizzano esclusivamente un approccio basato sull’analisi tecnica.
Le SMA offrono una visione più chiara delle condizioni di mercato, poiché rimuovono alcune delle interferenze create dalla volatilità dei prezzi a breve termine. La SMA a 200 giorni è uno degli indicatori tecnici più monitorati da trader e investitori del mercato azionario.
- Che cos’è l’Average True Range?
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L’Average True Range (ATR) è un indicatore tecnico che permette di misurare i livelli di volatilità dei prezzi in un mercato. Viene spesso utilizzato insieme agli indicatori che mostrano la probabilità di un’inversione dei prezzi, poiché l’ATR consente ai trader di speculare non solo sulla possibilità che il prezzo si muova, ma anche in che misura.
- È possibile utilizzare più indicatori di trading contemporaneamente?
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Sebbene la regola d’oro dell’analisi tecnica consista nell’utilizzare diversi indicatori, usarne troppi potrebbe offuscare la tua analisi. Il trucco consiste nel capire quali sono i più adatti alle attuali condizioni di mercato ed esercitarsi a usarli su un conto demo con fondi virtuali.
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