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Gli indici possono rappresentare una scelta interessante anche per gli investitori che vogliono diversificare il proprio portfolio con singole operazioni, gestire il rischio e i possibili ricavi. Scopri cosa significa investire negli indici principali e le loro caratteristiche, oltre ai potenziali rischi.


Cosa sono gli indici? 

Gli indici sono strumenti finanziari che danno l’opportunità di avere accesso a più prodotti d’investimento con una singola operazione

Ad esempio, gli indici che seguono un gruppo di azioni permettono al trader di esporsi a un insieme di stock, invece che a un solo titolo. 

Non esistono, però, solo gli indici azionari. Esempi come il VIX, che si basa su un altro indice (S&P500) e ne misura la possibile volatilità, o l’US Dollar Index, che segue l’andamento del dollaro statunitense, dimostrano che gli indici sono strumenti finanziari flessibili che possono tracciare più di una categoria di asset. 

Perché fare trading sugli indici?

Uno dei vantaggi del trading sugli indici è la comodità di ottenere un’esposizione immediata su diversi asset in un’unica transazione

Con la quantità di asset finanziari attualmente disponibili per trading e investimenti, soprattutto grazie ai broker online, può essere complesso scegliere degli asset specifici. Gli indici, invece, hanno il vantaggio di fornire una scelta più ampia. 

Per esempio, se un trader vuole investire su azioni di compagnie di alto livello tecnologico, ma non ha particolari preferenze, il Nasdaq100 potrebbe essere una valida opzione. 

Un altro vantaggio riguarda le ore disponibili per fare trading. Se i mercati finanziari tradizionali sono solitamente aperti solo durante i giorni lavorativi, restando chiusi di notte, durante le festività e i fine settimana, gli indici possono essere utilizzati per fare trading anche nelle ore notturne grazie a uno specifico tipo di contratto, il CFD (Contract for Difference)

I CFD presentano ulteriori vantaggi — ad esempio, danno ai trader l’opportunità di utilizzare leve finanziarie

Quali sono gli indici disponibili per fare trading?

Tra gli indici più comunemente negoziati, dato il loro valore e il tipo di asset che tracciano, possiamo elencare i seguenti. 

Come per ogni altro asset, il rischio principale del trading sugli indici è che il mercato si muova nella direzione opposta a quella desiderata dal trader. In questi casi, le perdite si verificano se il mercato va al ribasso quando il trader ha comprato l’asset. 

  • Indice S&P 500: traccia le azioni delle 500 compagnie statunitensi più grandi quotate in Borsa. 
  • Indice NASDAQ 100: traccia le 100 maggiori società non finanziarie quotate in Borsa negli Stati Uniti. È un indice dall’alto contenuto tech, poiché molte delle azioni sono emesse da società attive nel settore tecnologico. 
  • Indice FTSE 100: noto anche come ‘Footsie’, il FTSE traccia le 100 principali società quotate sull’LSE (London Stock Exchange).
  • Indice EURO STOXX 50: comprende le 50 società europee più importanti per capitalizzazione di mercato. 
  • Indice Nikkei 225: si riferisce alle azioni di 225 società quotate sul Tokyo Stock Exchange e offre, pertanto, una forte esposizione sui mercati asiatici. 

Da cosa dipende il prezzo degli indici?

Il prezzo degli indici dipende dagli asset che compongono questi “panieri”.

Poiché gli asset contenuti sono solitamente numerosi, un singolo asset non avrà un’influenza eccessiva sul prezzo dell’indice

Le fluttuazioni dipendono solitamente dal sentimento generale degli investitori. Quando il sentimento verso l’economia è positivo, il prezzo degli indici tende a salire, mentre avviene il contrario quando l’opinione generale è negativa.

Se un indice tende a tracciare asset che appartengono alla stessa industria, allora il sentimento che influenza il prezzo dell’indice può essere relativo a una particolare categoria di mercati.

In questo senso, si può affermare che i prezzi degli indici possono variare in base a determinati macro fattori — come l’inflazione o gli eventi geopolitici. 

Come iniziare a investire sugli indici

Il modo migliore per iniziare a investire in questi strumenti finanziari è attraverso derivati come i CFD o gli ETF (Exchange Traded Funds).

Sarà necessario registrarsi presso un broker online che offre questi strumenti, completare il processo di verifica e iniziare a fare trading sui derivati degli indici finanziari. 

L’osservazione costituirà poi una parte fondamentale dell’attività del trader, poiché permette di raccogliere più informazioni sui mercati e comprendere l’andamento degli indici. 

Ad esempio, i trader potranno osservare che, solitamente, tali strumenti saranno più volatili durante le ore vicine alla chiusura e all’apertura dei mercati. Questo accade perché si tratta degli orari in cui i trader sono più influenzati dalla pressione e da possibili notizie legate ai mercati. Inoltre, sono i momenti in cui i trader mostrano il loro sentimento relativo a quella specifica sessione operativa. 

I rischi del trading sugli indici

Come per ogni altro asset, il rischio principale del trading sugli indici è che il mercato si muova nella direzione opposta a quella desiderata dal trader. In questi casi, le perdite si verificano se il mercato va al ribasso quando il trader ha comprato l’asset. 

Quando si usa la leva, anche nel caso di trading sui CFD, le perdite potrebbero essere anche maggiori, poiché il capitale viene incrementato. Quando questo accade, i trader potrebbero sentire la pressione nel tentativo di limitare le perdite, e correre il rischio di incappare in una perdita permanente.

Conclusioni

Investire in indici consiste nel seguire e monitorare il mercato, invece che nel tentativo di batterlo frequentemente. Per questo gli indici vengono considerati una forma passiva di investimento: il trader non sceglie singoli titoli azionari e non ne analizza la performance nel tempo, ma sceglie di investire in panieri che seguono la performance dei mercati da un punto di vista più generale.

Questo significa che il trader non avrà bisogno di impiegare la stessa quantità di tempo nell’analisi degli investimenti, e che il suo portfolio sarà diversificato. 

Visita l’Accademia eToro per scoprire di più in merito al trading sugli indici. 

Quiz

Quale dei seguenti indici segue il prezzo delle 100 società statunitensi non finanziarie più grandi e più attivamente negoziate?
S&P 500
FTSE 100
NASDAQ 100
Nikkei 225
 

Domande frequenti

Gli indici sono un buon investimento per i principianti?

Gli indici offrono diversificazione, il che li rende potenzialmente una buona opzione per i principianti, in modo che possano gestire il rischio e gli investimenti sul lungo periodo. 

Dovrei usare la leva quando faccio trading sugli indici?

Solo i trader e gli investitori più esperti dovrebbero usare la leva, poiché è necessario acquisire maggiori abilità e conoscenza dei mercati prima di iniziare a usarla. Infatti, la leva incrementa non solo il capitale, ma anche il P&L. I migliori broker ti permetteranno di impostare il tuo account per utilizzare le leve. 

Quale indice traccia meglio la performance generale del mercato azionario?

Secondo molti analisti e investitori l’S&P 500 è l’indice migliore per tracciare l’andamento generale dei mercati. Anche se si tratta di società quotate negli Stati Uniti, sono spesso multinazionali, come Coca Cola, che hanno clienti a livello globale.