I dividendi azionari possono rappresentare un’alternativa per coloro che desiderano investire a lungo termine sul mercato azionario. Prima di iniziare, però, è importante capire bene cosa sono, come funzionano e come sviluppare una strategia di investimento corretta.
Quando acquisti un’azione, diventi comproprietario di una società. Ciò significa che hai diritto a una quota degli utili che vengono erogati come dividendi.
I dividendi azionari formano un flusso di reddito passivo che puoi spendere, reinvestire o utilizzare per cercare di raggiungere l’indipendenza finanziaria.
Cosa sono i dividendi?
I dividendi sono pagamenti effettuati dalle società per azioni ai propri azionisti. Questi pagamenti possono avvenire in contanti o tramite metodi alternativi, ad esempio con il trasferimento di azioni aggiuntive. I dividendi vengono pagati agli azionisti su base proporzionale: più azioni possiedi, maggiore sarà l’importo totale dei dividendi che riceverai.
Come funzionano i dividendi azionari?
Spetta ai vertici di un’azienda decidere l’importo e la frequenza dei pagamenti dei dividendi e determinare quanto capitale debba essere trattenuto per supportare l’attività aziendale e quanto vada distribuito agli azionisti.
Solitamente, le società che pagano dividendi staccano le proprie cedole su base trimestrale, semestrale o annuale. Spesso, l’importo del dividendo viene considerato un indicatore della performance dell’azienda e delle sue prospettive future.
L’effettivo accredito dei dividendi al conto di un investitore è gestito dalla stessa società e dal broker automaticamente. In alcuni casi, viene chiesto all’azionista di scegliere come ricevere il dividendo: ad esempio, se in contanti o in azioni aggiuntive.
Suggerimento: se un’azienda è considerata un buon investimento e annuncia un dividendo inferiore al solito, la notizia potrebbe essere vista negativamente, comportando un calo del prezzo delle sue azioni.
Investire in dividendi azionari
La maggior parte dei titoli azionari che paga dividendi presenta tre caratteristiche principali:
- Modelli di business solidi.
- Flussi di reddito affidabili.
- Prospettive di crescita potenzialmente limitate.
Per quanto concerne quest’ultimo aspetto, la motivazione è semplice: quando un’azienda decide di distribuire i dividendi, rinuncia, sostanzialmente, a una parte di risorse che potrebbe investire nel suo sviluppo.
Di conseguenza, la società avrà minori possibilità di registrare una plusvalenza e vedere un aumento del suo prezzo azionario.
Per questo, le società con piani aziendali più dinamici scelgono di non pagare i dividendi.
Gli investitori che puntano su queste società, dette growth stocks, acquistano le relative azioni sperando che il loro prezzo aumenterà, qualora la crescita si realizzi.
I dividendi vengono pagati agli azionisti su base proporzionale: più azioni possiedi, maggiore sarà l’importo totale dei dividendi che riceverai.
Tipi di investimento con dividendi
Le azioni con dividendi si adattano alla maggior parte dei portafogli d’investimento. Per i pensionati o per coloro che hanno un profilo di rischio basso, possono rappresentare una possibile fonte di reddito passivo.
Per coloro che, invece, preferiscono strategie d’investimento più aggressive, le azioni con dividendi possono servire per bilanciare altri asset più rischiosi, in modo da costruire un portafoglio diversificato, oppure possono essere usate per aumentare l’effetto “compounding”.
Titoli con i migliori dividendi
Negli anni, alcune società si sono distinte per aver pagato regolarmente dei dividendi superiori alla media.
Usando un indicatore specifico chiamato “dividend yield”, è possibile individuare i titoli con i migliori dividendi, tra cui Verizon Communications Inc.(VZ), AT&T Inc. (T) e Bank of America (BAC) che hanno avuto rendimenti da dividendi compresi tra il 3% e il 7% nel 2023.
Questi titoli reggono bene il confronto con il rendimento medio dei dividendi a lungo termine dell’indice S&P 500, che si attesta sul 2,00%.
Come funzionano le tasse sui dividendi?
In Italia la normativa di riferimento per il pagamento del capital gain è il Decreto Legge n. 66 del 24/04/2014 convertito in legge il 1/07/2014. Questa norma stabilisce il pagamento da parte dei privati di un’aliquota sugli interessi e sui guadagni di natura finanziaria pari al 26% (tranne qualche eccezione).
La stessa aliquota si applica anche ai dividendi pagati da qualsiasi strumento finanziario. Nel caso, però, di dividendi di ETF o Fondi Comuni che contengano titoli di Stato, la tassazione applicata è del 48,08% sulla plusvalenza, con aliquota al 26%. Ulteriori differenze si applicano nel caso in cui il pagamento della tassazione sia effettuato da enti o da società di capitali.
Suggerimento: i dividendi provenienti da azioni di società estere, possono essere sottoposti a una doppia tassazione (ad eccezione dei cosiddetti “paradisi fiscali”). In questi casi, dovrai pagare prima l’imposta estera poi quella italiana, per cui fai sempre molta attenzione!
Sviluppare una strategia di investimento sui dividendi
Quando si crea una strategia basata sui dividendi, è importante stabilire in anticipo il proprio obiettivo d’investimento.
Dovrai, quindi, decidere se cercare un flusso di reddito regolare, bilanciare le posizioni più rischiose oppure approfittare dell’effetto compounding.
Qualunque sia la tua scelta, ricorda che i dividendi non sono garantiti. Un prodotto come un ETF di azioni con dividendi, mitiga il rischio di un singolo titolo che, improvvisamente, potrebbe ridurre i suoi pagamenti agli azionisti.
Suggerimento: reinvestire i dividendi utilizzando specifici “Programmi di Reinvestimento dei Dividendi” (o DRIP) può portare a rendimenti composti. Ogni volta che viene pagato un dividendo, la dimensione della tua posizione azionaria cresce, il che significa che il prossimo pagamento del dividendo sarà maggiore, aumentando ulteriormente la dimensione della tua posizione e così via.
Considerazioni finali
Una società che paga regolarmente un dividendo superiore alla media può rappresentare un’alternativa interessante rispetto ad altri titoli. Molte azioni blue-chip rientrano in questa categoria. Le azioni blue-chip potrebbero non offrire una crescita esplosiva del capitale, ma se i pagamenti dei dividendi sono gestiti correttamente, possono costituire una parte importante di un portafoglio e di un piano d’investimento ben ponderato.
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FAQ
- Cos’è la data di registrazione del dividendo?
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La data di registrazione del dividendo indica il giorno in cui una società compila l’elenco dei propri azionisti. Ciò serve per calcolare quali investitori riceveranno i dividendi e quanto verrà loro distribuito. La data di registrazione del dividendo viene annunciata in anticipo, così che gli investitori possano sapere se le loro azioni riceveranno o meno un dividendo.
- Come si identificano le azioni con dividendi?
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Esistono diversi modi per determinare se una società distribuisce dividendi o meno. È possibile consultare, per esempio, il calendario dei dividendi, oppure si possono visitare le pagine con i dettagli finanziari delle singole società o i siti delle Borse in cui sono quotate.
- Come valuto le azioni con dividendi?
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Il rendimento da dividendi di un’azione è un parametro che può essere utilizzato per confrontare l’importo delle cedole pagate da diverse società. Viene calcolato dividendo l’importo ricevuto per il prezzo dell’azione ed è espresso in percentuale. Tale parametro può aiutarti a determinare se un titolo è adatto o meno al tuo portafoglio di investimenti.
- Come faccio a sapere quando verrà pagato un dividendo?
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Le società devono dichiarare in anticipo la data in cui verrà pagato un dividendo. Poco prima di tale data, inoltre, devono specificare l’importo che verrà erogato. Queste informazioni vengono raccolte e condivise da broker e piattaforme online, ma gli investitori possono trovare indicazioni dettagliate nella sezione “Relazioni con gli investitori” del sito Web dell’azienda di interesse, come, per esempio, quello della Apple.
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