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Il tuo capitale è a rischio. Potrebbero essere applicate altre commissioni.

I titoli azionari, o stock, sono tra gli asset più comuni per fare trading e investire.  Il primo approccio con questo mondo può intimorire i principianti: questa guida ha proprio l’obiettivo di spiegare cosa sono i titoli azionari e come si scelgono correttamente. Vedremo anche quali fattori possono influenzare il prezzo di un’azione. Scopri tutto quello che c’è da sapere — inclusi i possibili rischi.


Investire in azioni significa entrare in possesso di parti del capitale delle società quotate in Borsa. Le performance di queste aziende influiranno sul prezzo delle azioni emesse.

Cosa sono le azioni?

Le azioni – o stock – sono titoli che hanno un valore monetario e danno agli investitori diritti di proprietà su parti dei capitali delle società che li emettono. 

Questi strumenti finanziari vengono usati dalle società per raccogliere capitali, mentre trader e investitori li scambiano per ottenere possibili profitti. 

Le azioni vengono scambiate su exchange quali la Borsa di Milano, il NYSE o il NASDAQ. Tutti questi mercati hanno in comune il fatto di richiedere alle società quotate di rispettare elevati standard di sicurezza.

Come investire in azioni?

Il primo passo per investire in azioni è avere un piano che tenga conto dei tuoi obiettivi finanziari, della tua tolleranza al rischio e del capitale a disposizione.

Ad esempio, gli investitori con livelli di rischio relativamente bassi tenderanno a puntare su azioni con alta capitalizzazione di mercato, le cosiddette blue-chip.

Gli investitori che puntano a un profilo rischio-rendimento più elevato, tenderanno a investire in asset più volatili – come le penny stock.

In generale, è una pratica comune quella di diversificare – ovvero, distribuire il proprio capitale su asset con diversi livelli di volatilità — in modo da mitigare il livello di rischio dell’intero portfolio. 

Inoltre, trader e investitori potrebbero ottenere profitti diversi in base al periodo di tempo per il quale prevedono di mantenere un asset nel proprio portfolio: un investimento sul lungo termine sarà meno soggetto alle fluttuazioni naturali del mercato, abbassando il profilo di rischio e l’impatto della volatilità.

Come scegliere un’azione?

Trader e investitori usano principalmente due tipi di analisi per scegliere un’azione adatta alle proprie esigenze: 

  • Analisi fondamentale: consiste nella valutazione dei parametri economici e finanziari della società che emette l’azione, allo scopo di comprendere il valore intrinseco dell’asset. È un tipo di analisi spesso utilizzata per gli investimenti sul lungo periodo. 
  • Analisi tecnica: una valutazione che prende in considerazione i dati storici relativi ai prezzi di un asset per prevedere possibili sviluppi futuri. Questo tipo di analisi viene utilizzata più spesso da trader e speculatori, che vogliono trarre profitto anche dalle fluttuazioni a breve termine.

Consiglio: spesso i trader e gli investitori usano un mix di questi due tipi di valutazioni – l’analisi fondamentale per valutare la validità di un’azione, quella tecnica per cercare di comprendere quale possa essere il momento migliore per entrare nel mercato.

Come funziona il trading di azioni?

I trader seguono solitamente strategie basate su posizioni tenute per un periodo di tempo più breve rispetto a un investitore. 

A livello terminologico, però, bisogna fare un’importante distinzione. Spesso si parla di trading sia nei casi in cui si prevede di mantenere l’asset in portfolio per un periodo relativamente esteso di tempo senza effettuare scambi, sia in quelli in cui si punta a un approccio più attivo, che sfrutti anche le fluttuazioni minime. 

Nel primo caso, si parla di strategia “buy-and-hold”, che cerca di sfruttare al meglio i trend e richiede meno tempo e analisi. In ogni caso, i trader possono seguire piani di diverso tipo a seconda delle proprie finalità. 

Cosa influisce sul prezzo di un’azione?

Sono diversi gli elementi che influenzano i prezzi dei titoli azionari.

L’incontro tra domanda e offerta è certamente uno dei fattori fondamentali. Rappresenta anche lo strumento per comprendere quale possa essere il pensiero di altri investitori su un determinato asset — aspetto che influisce inevitabilmente sui prezzi (sia al rialzo che al ribasso). 

Il prezzo di un’azione può anche essere influenzato da processi e decisioni interne alle società che li emettono. Ad esempio, quando una società decide di dividere un’azione in più parti, il cosiddetto “stock split”, il prezzo dell’asset potrebbe andare al rialzo dopo un iniziale calo immediato, a causa della maggiore domanda da parte degli investitori. 

Ci sono poi i fattori esterni che possono influire sulle azioni di un determinato settore — politiche più sostenibili potrebbero incrementare i prezzi delle azioni legate a società che producono veicoli elettrici, o sul mercato azionario in generale. Tassi di interesse più elevati potrebbero, invece, influire negativamente sul capitale degli investitori, limitando così la domanda di azioni. 

Come trarre profitto dalle azioni

Sono tre i modi più comuni per ottenere possibili profitti dalle azioni:

PlusvalenzeSi trae profitto da un incremento del prezzo dell’asset se lo si rivende a un prezzo maggiore rispetto al prezzo di acquisto.
Dividendi Alcune società distribuiscono parte dei profitti agli investitori, in base alla quantità di azioni che questi possiedono.
Vendita allo scopertoLa vendita allo scoperto, o short-selling, richiede l’utilizzo di strumenti finanziari – solitamente derivati, come i CFD – che permettano di utilizzare la leva finanziaria. Questo metodo prevede di vendere asset presi in prestito per comprarli quando il prezzo dell’asset scende.

Lo short-selling consiste nel prendere in prestito asset, solitamente dallo stesso broker. Ma come funziona? Consideriamo di prendere in prestito un’azione che vale 200 $. Quando la posizione viene chiusa, bisogna restituire al broker l’azione più gli interessi maturati.

Mettiamo il titolo sul mercato. Se il prezzo scende a 100 $, il trader che chiude la posizione short acquista automaticamente l’asset. Così, potrà restituirlo al broker, ma avendolo pagato meno — il profitto consiste proprio nella differenza di prezzo.

Rischi degli investimenti in azioni

Il rischio più comune – e anche il più difficile da evitare – è che il prezzo di un asset scenda dopo averlo acquistato

Trader e investitori, nonostante non possano controllare direttamente i prezzi degli asset, possono usare strategie mirate alla gestione del rischio – come la diversificazione – e controllare il trading emozionale. In questo caso, avere piani d’azione precisi per fare trading e investimenti in azioni è fondamentale.

Conclusioni

Nonostante i rischi associati, il trading e gli investimenti in azioni sono tra le pratiche più comuni, anche tra i principianti, per raggiungere i propri obiettivi sui mercati finanziari

Visita l’Academy eToro per scoprire di più sugli investimenti in azioni e altri strumenti finanziari. 

Quiz

Possedere un’azione darà agli investitori una quota della proprietà di un’azienda, vero o falso?
Vero
Falso
 

Domande frequenti

Come analizzare le azioni?

Sono principalmente due i tipi di analisi utilizzati da trader e investitori per valutare le azioni: l’analisi fondamentale, che si serve dei parametri economici e finanziari di una società per scoprire il valore intrinseco di un’azione, e l’analisi tecnica. Quest’ultima si serve, invece, dei dati storici relativi ai prezzi di un asset. 

Quali azioni dovrei comprare per iniziare?

Per i principianti, l’analisi di azioni specifiche potrebbe essere complessa, e si potrebbe incorrere in rischi dovuti alla mancanza di esperienza. Pertanto, sarebbe meglio iniziare con strumenti finanziari, basati sui prezzi delle azioni, che garantiscono un certo livello di diversificazione senza dover effettuare molte transazioni – come gli indici azionari.

Quanto del mio capitale dovrei investire in azioni?

Le azioni vengono spesso inclusi nei portfolio di trader e investitori, indipendentemente dal livello di esperienza, come la parte maggiore del portfolio. Questo accade per diverse ragioni – le varie industrie e settori possono permettere di raggiungere buoni livelli di diversificazione con la stessa classe di asset e le azioni non sono strumenti finanziari complessi. Il suggerimento di molti trader e investitori è quello di allocare almeno il 70% del proprio capitale in azioni – ma questa percentuale varia a seconda delle specifiche esigenze di ognuno.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

Il materiale è stato preparato senza tener conto di precisi obiettivi d’investimento o specifiche situazioni finanziarie e non soddisfa pertanto i criteri legali e legislativi previsti per la promozione di ricerche indipendenti. Tutti i riferimenti alle prestazioni passate di uno specifico strumento, indice o prodotto d’investimento preassemblato non rappresentano né devono essere interpretati come un indicatore affidabile di possibili prestazioni future.

eToro non offre alcuna garanzia né si assume la responsabilità in merito all’accuratezza o alla completezza del contenuto esposto nella presente guida. Il lettore deve garantire di aver compreso appieno i rischi comportati dal trading prima di impegnare capitale. Si sconsiglia di mettere a rischio più denaro di quanto non se ne possa perdere.