La volatilità misura la variazione del prezzo di un bene finanziario, come un’azione o una valuta, in un determinato periodo di tempo. Vari tipi di volatilità possono avere un impatto diverso sul mercato azionario: ecco perché bisogna conoscere le principali differenze per comprendere l’influenza che potrebbero avere sulle nostre strategie in periodi di forte instabilità.
La volatilità del mercato è un aspetto cruciale per i trader, poiché influisce direttamente sugli obiettivi finanziari e sul rischio degli investimenti. Comprendere la volatilità aiuta a sviluppare strategie più consapevoli e a migliorare il risk management.
Suggerimento: per ridurre il rischio in un mercato volatile, utilizza strategie di diversificazione e di gestione del portafoglio a lungo termine.
Cos’è la volatilità del mercato?
La volatilità del mercato si riferisce alle oscillazioni dei prezzi di un asset finanziario in un determinato periodo. In pratica, quando i prezzi di un titolo cambiano rapidamente e in modo significativo, il mercato è considerato volatile. Una maggiore volatilità comporta rischi più elevati, ma può anche offrire diverse opportunità per gli investitori che adottano strategie consapevoli.
La volatilità viene misurata principalmente attraverso l’uso di indicatori come la deviazione standard o l’indice VIX, noto anche come “indice della paura”, che riflette le aspettative degli investitori riguardo alla volatilità futura del mercato azionario. Questo è particolarmente vero per indici come l’S&P 500, i cui movimenti possono indicare una maggiore volatilità in tutto il mercato. Capire la volatilità è essenziale per valutare correttamente il rischio.
I vari tipi di volatilità
Sono diversi i tipi di volatilità che un trader deve comprendere per navigare in un mercato in continua evoluzione. Questi includono la volatilità dei prezzi, la volatilità delle azioni individuali, la volatilità storica e la volatilità implicita. L’analisi di un indice di riferimento, come l’S&P 500, è un metodo usato spesso per misurare la volatilità complessiva del mercato.
Volatilità dei prezzi
La volatilità dei prezzi si riferisce alle fluttuazioni nei prezzi di un singolo titolo o di un mercato nel suo complesso. In generale, titoli con una maggiore volatilità dei prezzi tendono ad avere movimenti più bruschi, che possono essere causati da vari fattori come notizie aziendali o eventi economici globali.
Volatilità delle azioni individuali
Le azioni individuali possono presentare una volatilità diversa rispetto al mercato complessivo. Alcune azioni, come quelle appartenenti al Dow Jones, sono generalmente meno volatili, mentre altre, più piccole o di settori emergenti, tendono a fluttuare maggiormente. Ciò diventa particolarmente rilevante quando si analizza il beta di un’azione. Se il beta è maggiore di 1, l’azione è più volatile rispetto al mercato di riferimento; se è minore di 1, è meno volatile.
Volatilità storica
La volatilità storica analizza le fluttuazioni di prezzo passate di un titolo o di un mercato. Questo tipo di analisi è utile per comprendere la stabilità di un asset in periodi precedenti e per tentare di prevedere come potrebbe comportarsi in futuro. La volatilità storica viene calcolata osservando le fluttuazioni dei prezzi su un periodo di tempo prestabilito, ad esempio 30 giorni o 1 anno.
Maggiore è la volatilità storica, più grandi sono stati i cambiamenti di prezzo in passato, indicando potenzialmente un rischio maggiore. Tuttavia, la volatilità passata non garantisce che un asset si comporterà allo stesso modo in futuro, ma può offrire degli indizi sui modelli di movimento del prezzo.
Suggerimento: monitora gli indicatori tecnici come le medie mobili e la volatilità storica per analizzare i movimenti dei prezzi.
Volatilità implicita
La volatilità implicita rappresenta una stima di quanto il prezzo di un titolo o di un’azione potrebbe variare in futuro. Tale concetto è particolarmente rilevante nel mercato delle opzioni, dove gli investitori utilizzano la volatilità implicita per valutare le aspettative sul movimento dei prezzi.
Un esempio in tal senso è l’acquisto di opzioni su azioni Tesla, dove si valuta la probabilità che l’azione raggiunga un prezzo “out of the money”. Quando la volatilità implicita aumenta, anche il prezzo delle opzioni sale, perché c’è una maggiore probabilità che il prezzo dell’azione superi il prezzo di esercizio in futuro. Tuttavia, un aumento della volatilità implicita non garantisce che il prezzo del titolo si muoverà nella direzione prevista.
Suggerimento: fai attenzione alle azioni con un alto beta se stai cercando di ridurre il rischio nel tuo portafoglio.
L’impatto della volatilità sul mercato azionario
La volatilità è un elemento fondamentale dei mercati finanziari, in grado di influenzare drasticamente il comportamento degli investitori e il valore degli asset. Nel contesto del mercato azionario, la volatilità può generare un’oscillazione violenta dei prezzi, spesso innescata da eventi economici, politici o sociali, introducendo un alto livello di incertezza. Quando la volatilità aumenta, le aspettative degli investitori cambiano rapidamente, portando a fluttuazioni imprevedibili nei mercati.
La volatilità ha un impatto significativo anche sulla liquidità del mercato. Durante periodi di alta volatilità, gli investitori tendono a ritirarsi dai mercati, riducendo la liquidità e aumentando la difficoltà di eseguire operazioni senza influenzare i prezzi. Questo effetto a catena può rendere ancora più difficile orientarsi in un mercato già incerto, aumentando ulteriormente il rischio di perdite.
Suggerimento: durante periodi di alta volatilità come quello del Covid, utilizza strategie di hedging per proteggere il tuo portafoglio.
L’impatto del Covid sul mercato azionario
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto devastante sui mercati finanziari globali, causando una volatilità senza precedenti a causa dell’incertezza che si venne a creare sulle aspettative future. Nei primi mesi del 2020, con la rapida diffusione del virus su scala globale, i mercati azionari hanno reagito con una forte ondata di vendite, portando a crolli di mercato significativi.
L’indice VIX, che misura la volatilità attesa per l’S&P 500, ha raggiunto livelli record, superando i valori osservati durante la crisi finanziaria del 2008. Ciò indicava un’enorme incertezza tra gli investitori, i quali nutrivano timori per le prospettive economiche globali.
L’impatto della crisi finanziaria del 2007–2008
La crisi finanziaria del 2007-2008 ha segnato uno dei periodi più difficili nella storia moderna dei mercati finanziari. Iniziata con il crollo del mercato immobiliare statunitense e la crisi dei mutui subprime, la crisi si è rapidamente diffusa a livello globale, provocando il fallimento di grandi istituzioni finanziarie e un crollo generalizzato del mercato azionario.
La volatilità durante questo periodo è stata estrema. L’indice VIX ha raggiunto livelli altissimi, mentre gli investitori cercavano rifugio in asset considerati sicuri, come obbligazioni e materie prime.
Come fare trading in un mercato volatile
In un mercato volatile, è essenziale sviluppare una strategia che tenga conto sia dei movimenti a breve termine che delle tendenze di lungo periodo. Ad esempio, per i trader a breve termine, il trend trading e il trading con momentum possono essere utili per trarre vantaggio da movimenti rapidi. Questi approcci richiedono un’attenta analisi tecnica e velocità d’esecuzione.
Se investi a lungo termine, dovresti considerare tecniche di risk management come la diversificazione e l’hedging. Sono strumenti che consentono di proteggere il tuo portafoglio dalle perdite, specialmente durante periodi di alta volatilità. Inoltre, la comprensione della psicologia del trading è fondamentale: mantenere la calma e seguire una strategia ben definita può evitare decisioni impulsive.
Suggerimento: monitora costantemente il mercato e adattati rapidamente ai cambiamenti per proteggere i tuoi investimenti.
Conclusioni
La volatilità del mercato può rappresentare sia un’opportunità che un rischio per gli investitori. Comprendere i diversi tipi di volatilità e il loro impatto può aiutarti a navigare meglio tra le oscillazioni del mercato. Che tu faccia trading su azioni, obbligazioni o altre classi di asset, la chiave è avere una strategia ben definita e una gestione del rischio efficace.
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Domande frequenti
- Un basso livello di volatilità è sempre un buon segnale per investire?
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No, la bassa volatilità può anche preannunciare un’imminente correzione del mercato, indicando, ad esempio, un’eccessiva compiacenza nel sentimento medio degli investitori. Inoltre, potrebbe indicare che la tua strategia si rivela praticabile solo in presenza di una quantità sufficiente di volatilità.
- Volatilità e rischio sono la stessa cosa?
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No, la volatilità si riferisce all’intervallo all’interno del quale un asset può muoversi, mentre il rischio si riferisce al suo potenziale cambiamento improvviso di direzione. In teoria, un asset può essere molto volatile ma mostrare un andamento prevedibile nel tempo, il che lo rende di fatto meno rischioso. La volatilità è spesso considerata un indicatore affidabile della rischiosità di un asset, ma ci sono altri fattori che devono essere presi in considerazione per determinare i livelli di rischio.
- Come posso ridurre il rischio complessivo quando i mercati sono volatili?
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In generale, riducendo la dimensione delle posizioni, si riduce l’esposizione complessiva nelle proprie operazioni. Si può decidere di non utilizzare la leva finanziaria o di non fare trading fino a quando le condizioni non dovessero tornare a essere maggiormente favorevoli al proprio approccio.
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