Introduzione
L’acquisto e la vendita sono i due strumenti più basilari offerti dai mercati, quindi, perché ci concentriamo così tanto su uno solo di essi? L’adozione di una strategia esclusivamente di tipo long (acquisto) è senza dubbio l’opzione più semplice: è più facile da comprendere e da gestire e permette di conseguire risultati nel lungo periodo. È un’ottima soluzione per chi desidera avere un portafoglio passivo e senza stress.
Tuttavia, se sei un investitore di questo tipo, probabilmente non ti rendi conto del potenziale valore al quale rinunci.
Integrare nella tua strategia la vendita allo scoperto, o short selling (che permette di ottenere profitti dal calo del prezzo di un asset), può aiutarti a preservare i guadagni realizzati durante un periodo di mercato rialzista, dopo che inevitabilmente la tendenza volgerà al ribasso. Una simile strategia ti aiuterà anche a ridurre il rischio complessivo e potresti persino riuscire a ottenere rendimenti positivi durante le fasi di calo dei mercati!
I principali cicli del mercato
Il mercato segue un andamento ciclico, con un continuo susseguirsi di crescite e cali; nonostante, dal punto di vista storico, la tendenza generale sia al rialzo, i periodi di declino si verificano con cadenza periodica e, talvolta, sono particolarmente significativi sia dal punto di vista dell’entità che della durata. Perché non tenerne conto o, addirittura, sfruttarli a proprio vantaggio? Abbiamo a disposizione tutti gli strumenti necessari per trarre il massimo beneficio da questi periodi!
Sapevi che, se nel 2000 avessi investito nel Nasdaq quando era all’apice, le tue perdite sarebbero state dell’84% e avresti dovuto aspettare fino al 2015 per ritornare al punto di pareggio? Ben quindici anni!
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Questo è un esempio estremo, ma non pensare che si tratti di un caso isolato. I consistenti cali economici e i periodi di stagnazione rappresentano una componente fisiologica dei cicli di mercato.
Dal 2009 abbiamo vissuto una straordinaria fase di mercato rialzista e questo ci ha indotti ad adottare strategie esclusivamente di tipo long, acquistando in concomitanza ad ogni calo, semplicemente perché aveva senso farlo! Molti investitori, erroneamente, si sono abituati a considerare l’ultimo decennio come un campione rappresentativo dell’andamento generale, estrapolando la conclusione che il mercato avrebbe continuato a crescere per sempre. Purtroppo, però, non è così che funzionano i mercati.
I sorprendenti aspetti matematici dei cali di mercato
La vendita allo scoperto, o short selling, non consiste solo nel cercare di ottenere dei guadagni durante i periodi di calo; è finalizzata, in primis, a cercare di limitare le perdite sui profitti ottenuti durante il rialzo del mercato.
Non si può mai sapere quale sarà l’entità della prossima flessione. La maggior parte delle persone non si rende conto del fatto che, quando si continua a seguire in modo ostinato una strategia long durante un periodo di mercato ribassista, man mano che diventa più profonda la voragine in cui si cade, sarà sempre più difficile uscirne.
Esempio: se il mercato dovesse subire un calo del 50% mentre il tuo capitale è interamente investito, la situazione sarebbe difficile, ma potresti comunque pensare: “Mi basta un rendimento del 50% nei prossimi anni per compensare le perdite”. Purtroppo le cose non stanno così. Se il tuo portafoglio dovesse passare da un valore di 1.000 dollari a soli 500 dollari e, in un secondo tempo, dovessi guadagnare il 50%, il suo valore complessivo non tornerà ai 1.000 dollari iniziali, ma sarà solo di 750 dollari. Dopo una perdita del 50%, ti occorrerà un guadagno del 100% solo per recuperare il valore iniziale del tuo investimento. Questo calcolo dimostra chiaramente perché è così importante prendere dei provvedimenti per proteggere il tuo portafoglio dai cali di mercato. Più in basso scenderai e peggiore sarà la tua situazione (ad esempio, una perdita del 75% richiederà un guadagno del 300% per riportarti al punto di pareggio).
Proteggere il tuo capitale dai crolli di mercato è importante tanto quanto concentrarti sulla sua crescita, se non addirittura di più! Qualora ti lasciassi sfuggire delle occasioni di guadagno, potrai sempre attendere altre opportunità; se, invece, dovessi perdere il tuo capitale, non avrai più modo di investire.
Perché non sfruttare tutti gli strumenti che il mercato ti offre?
I mercati sono competitivi. È facile dimenticarsene, poiché molti investitori si sono abituati a ottenere profitti soddisfacenti a fronte di sforzi contenuti. Sebbene ciò sia possibile durante periodi di tempo circoscritti (soprattutto quando i mercati sono in fase di rialzo), se si vogliono ottenere rendimenti superiori in modo sistematico, e in un arco temporale più lungo, non si può agire come tutti gli altri.
Non è una cosa semplice e le persone sono disposte a fare di tutto pur di ottenere anche solo un piccolo vantaggio. Gli investimenti long e short sono i due strumenti più basilari che il mercato ci offre, pertanto, sembra pura follia non considerarne nemmeno l’utilizzo combinato.
A questo punto, la domanda è: cos’è la strategia short o vendita allo scoperto?
È un termine che si sente spesso, talvolta con accezioni negative; sembra avere una parvenza molto rischiosa e, a volte, persino maligna! Esaminiamo nel dettaglio il concetto.
Supponiamo, ad esempio, di ipotizzare che le quotazioni di Tesla siano destinate a crollare: come ottenere un guadagno da un asset in calo? La prima cosa da fare è trovare qualcuno che sia disposto a cederti in prestito le sue azioni Tesla. Accetti di prendere in prestito un’azione Tesla (il cui valore attuale è, ad esempio, di circa 600 dollari) e di pagare su di essa un piccolo importo di interessi fino a quando non la restituirai. L’aspetto cruciale è rappresentato dal fatto che non devi restituire 600 dollari a chi ti ha prestato l’azione; gli devi restituire la medesima azione. A questo punto, vendi immediatamente l’azione Tesla sul mercato e incassi i tuoi 600 dollari. Se successivamente il mercato si muoverà a tuo favore e, qualche tempo dopo, il titolo Tesla verrà scambiato a 300 dollari, potrai riacquistare un’azione per questa somma, restituire l’azione Tesla a chi te l’aveva prestata e tenere per te la differenza di 300 dollari!
Tutto questo, naturalmente, avviene nel “dietro le quinte”: se desideri adottare una strategia short, non dovrai fare altro che selezionare l’opzione di vendita sulla piattaforma! Ora che abbiamo compreso come funziona lo short selling, vediamo come sfruttarlo per costruire una strategia di mercato più efficace.
Adottare una strategia long/short per coprirsi (hedging)
Come facilmente intuibile, il termine “coprirsi” non ha nulla a che vedere con l’abbigliamento: in questo specifico contesto, la strategia di hedging o copertura consiste nel cercare di minimizzare il proprio livello di rischio, aprendo posizioni che dovrebbero generare dei profitti e che vanno nella direzione opposta rispetto ai tuoi attuali investimenti.
Supponiamo che tu detenga un investimento su TSLA, che vorresti mantenere nel lungo periodo; tuttavia, ritieni che al momento il titolo sia un po’ gonfiato. In una situazione di questo tipo, potresti vendere allo scoperto un importo equivalente in dollari di un indice o ETF che è altamente correlato a TSLA, come ad esempio ARKK o il NSDQ100. In questo modo, se dovessi iniziare a perdere denaro sulla tua posizione TSLA, realizzerai un profitto di importo simile attraverso il tuo investimento short. Per contro, se Tesla continuasse a crescere, tali guadagni verranno in larga parte controbilanciati dalle perdite derivanti dalle tue vendite allo scoperto.
Una strategia consiste nel trovare un asset che sia in apparenza il più simile possibile (nel caso di Tesla, potrebbe trattarsi di un’altra società produttrice di veicoli elettrici, come Rivian Automotive), per il quale si ipotizza che il profilo di rischio sia sostanzialmente analogo. In questo modo, adottando una strategia short per un investimento e una long per l’altro, puoi arrivare quasi ad azzerare i rischi: infatti, se un asset aumentasse di prezzo, anche l’altro dovrebbe crescere di un importo simile e viceversa. Tuttavia, se dovessi puntare su investimenti long sulla migliore azienda in circolazione (che, secondo me, è Tesla) e short sulla peggiore, sarai in grado di ottenere un profitto beneficiando al contempo di una minima esposizione al rischio. Nell’esempio sopra riportato, supponiamo che tu ritenga probabile che Tesla crescerà più di Rivian in un mercato rialzista (e subirà perdite minori durante un periodo di ribasso), consentendoti perciò di guadagnare importi superiori dal tuo investimento long rispetto alle perdite derivanti dalla transazione short (e viceversa), il tutto mantenendo un’esposizione netta pressoché neutra.
Non esiste una distinzione netta fra le strategie
Mentre alcuni raccomandano una strategia esclusivamente di tipo long e altri una long/short mista, è importante ricordare che non si parla solo di bianco o nero, bensì di un’ampia gamma di sfumature intermedie. Potresti adottare un approccio 100% long, 100% coperto (hedging) o 100% short, ma fra questi antipodi di posizionamento esistono numerose vie di mezzo. Se ritieni che il mercato sia eccessivamente rovente, o che uno specifico titolo sia sopravvalutato, potrebbe essere una buona idea aprire alcune posizioni short che costituiscano, ad esempio, il 20% del tuo portafoglio, pur mantenendo una strategia long per il restante 80%. In alternativa potresti adottare un approccio prevalentemente short sul mercato, pur mantenendo dei singoli titoli con strategia long. Esistono, perciò, infinite combinazioni e sfumature.
Consideriamo, ad esempio, il mercato attuale: potresti adottare una strategia short per gli indici, dal momento che sono in costante calo, pur mantenendo posizioni long su materie prime o titoli legati alla difesa e al settore petrolifero. Una strategia di questo tipo è in grado di coprire gran parte del tuo rischio direzionale, generando, al contempo, un rendimento positivo sia sulle posizioni long che su quelle short! In conclusione, una strategia ottimale cerca di intercettare il massimo rialzo, indipendentemente dalle condizioni di mercato, mantenendo al contempo la minima esposizione possibile al rischio.
Un’altra forma di diversificazione
Prova a considerare la direzionalità del portafoglio in termini di diversificazione. Tutti hanno familiarità col tradizionale concetto di diversificazione: non bisogna mai mettere tutte le uova nello stesso paniere! Si tratta di un consiglio sempre valido, poiché è altamente sconsigliato rischiare tutto su una sola variabile. Se, ad esempio, avessi investito esclusivamente su azioni Amazon, ma la società dovesse iniziare a registrare performance deludenti, il tuo intero portafoglio ne risentirà. Ecco perché è opportuno includere altri asset nei tuoi investimenti. Se alcuni asset andassero in negativo, avrai, perlomeno, qualche chance che gli altri guadagnino.
L’esposizione direzionale si ispira al medesimo concetto: operare in ottica esclusivamente long, ovvero la forma più comune di investimento, è un approccio totalmente privo di diversificazione. Tutte le tue posizioni si basano, infatti, sulla stessa assunzione (ad esempio, che il mercato rimarrà florido e continuerà a crescere) ed è probabile che siano piuttosto correlate tra loro. Se i mercati dovessero subire un tracollo e tu non apportassi alcun cambiamento alla strategia, potresti incorrere in perdite davvero ingenti. Ciò vale in misura crescente quando i mercati subiscono crolli di notevole entità: con l’aumentare della volatilità, crescono anche le correlazioni. Questo avviene perché le persone si fanno prendere dal panico e iniziano a vendere sistematicamente tutti i loro asset. In uno scenario ipotetico di questo tipo, avere un paniere diversificato di posizioni long non ti offrirà molti benefici: l’unica diversificazione in grado di aiutarti davvero consiste nel detenere posizioni short!
La strategia short non comporta, in realtà, rischi elevati?
Dal punto di vista tecnico, una singola posizione short è caratterizzata da un profilo molto più rischioso rispetto a una posizione long. Ciò avviene per tre principali motivi:
- storicamente, i mercati hanno un andamento in crescita, perciò, se dovessi adottare una strategia short, le probabilità saranno a tuo sfavore (nel lungo periodo);
- il guadagno massimo che puoi ottenere dalla strategia short è pari al 100% (nel caso in cui il valore dell’asset che vendi allo scoperto arrivi a zero), mentre le perdite massime sono illimitate (poiché il prezzo di un bene può, tecnicamente, continuare ad aumentare all’infinito);
- le posizioni short sono posizioni CFD. I CFD sono prodotti finanziari complessi che possono avere natura speculativa. I CFD potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori e non comportano la proprietà degli asset sottostanti. Rischi di perdere tutti i tuoi investimenti nei periodi di elevata volatilità del mercato.
Non è tutto, però: ci sono anche altre considerazioni da fare. Sebbene l’attuazione di una strategia short comporti dei rischi intrinseci. In realtà, mantenere degli investimenti short all’interno di un portafoglio bilanciato può ridurre alcuni dei rischi a cui vai incontro. Pensaci bene: quando punti solo investimenti di tipo long, sei costantemente a rischio, nel caso in cui i mercati crollino. Nessuno sa quando il mercato potrebbe iniziare a calare, perciò il rischio di perdite ingenti è sempre dietro l’angolo. Per contro, se nel tuo portafoglio disponi di una combinazione di investimenti long e short, riuscirai perlomeno ad attutire gli impatti negativi.
Conclusioni
Sebbene l’aggiunta di posizioni short al tuo portafoglio possa sembrare complessa o rischiosa, in realtà può rappresentare un’eccellente strategia per ridurre il rischio complessivo del portafoglio e proteggerti dai periodi di calo dei mercati.
L’inclusione all’interno di un portafoglio di alcune strategie di copertura (hedging), o di veri e propri investimenti short, richiede abilità, capacità di giudizio e corretto tempismo. Per coloro che hanno un orizzonte temporale a lungo termine e vogliono continuare a investire nel modo più semplice e passivo possibile, è del tutto accettabile avere un portafoglio con strategia esclusivamente long. Se, invece, il tuo obiettivo consiste nel sovraperformare in modo sistematico i mercati, sia nei periodi di crescita che di calo, devi semplicemente adottare una strategia più attiva che includa anche posizioni di tipo short.
L’acquisto e la vendita sono i due strumenti principali che ci offre il mercato; pertanto, a mio parere, utilizzarne solo uno significa precludersi sempre delle possibilità di guadagno.
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 78% dei conti retail degli investitori perde denaro facendo trading di CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere il proprio denaro.
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