La storia di GME: in che modo Davide sconfisse Golia

La catena di negozi di videogame GameStop (GME) è la più famosa tra le cosiddette meme stock. Il modo in cui una piccola azienda in difficoltà sia diventata protagonista del mercato azionario, trasformando il suo futuro, riflette il potere sempre più vasto degli investitori al dettaglio, nonché il modo in cui possono influenzare il destino delle compagnie. Questa e la sua storia, finora.

Una strada in salita

GameStop era un nome già conosciuto al pubblico, grazie ai suoi 5.500 negozi nei centri commerciali e nelle strade dello shopping di Stati Uniti, Canada, Europa e Australia, operando nella vendita di videogiochi ed elettronica di consumo. Era un nome noto anche agli investitori, fin dal 1984, quando l’azienda era stata fondata con il nome di Babbage, per poi essere quotata in borsa nel 1988. L’azienda, tuttavia, era piccola e arrancava, poiché era rimasta indietro mentre il settore andava rapidamente trasformandosi in un modello di e-commerce online. Ciò ha causato costanti perdite dal 2017 al 2020, con il prezzo delle azioni a un minimo di $3 nell’aprile 2020. Questo crollo vicino al 90%, di una quotazione che solo tre anni prima superava i $25, ha ridotto la capitalizzazione di mercato a meno di 1 miliardo di dollari, relegando l’azienda a un ruolo irrilevante nei mercati azionari americani. 

La strategia di trasformazione accelera

GameStop pubblica i risultati del terzo trimestre l’8 dicembre 2020. Il mercato si è concentrato sui crescenti problemi dell’azienda, che oltre alla concorrenza online è stata costretta a chiudere temporaneamente la maggior parte dei suoi punti vendita a causa della pandemia di Covid. Le vendite sono crollate di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa del calo di domanda di videogiochi e la decisione da parte dell’azienda di chiudere l’11% dei suoi negozi. Queste condizioni hanno fatto registrare una perdita di 63 milioni di dollari e un calo del 20% del prezzo delle azioni. Tuttavia, la relazione identifica un lato positivo: le vendite online sono aumentate del 250%, una crescita destinata a diventare l’obiettivo principale dell’azienda.

Per accelerare la trasformazione verso le vendite online, l’11 gennaio, l’azienda aggiunge tre nuovi membri al consiglio di amministrazione, tre persone che insieme avevano creato il celebre negozio online di prodotti per animali Chewy (CHWY). Tra i tre, anche il fondatore e CEO dell’azienda, Ryan Cohen, che aveva già acquisito il 13% di GameStop nel suo obiettivo di diventare l’azionista principale. Cohen aveva Creato Chewy nel 2011, vendendola poi a Petsmart nel 2017, per 3,5 miliardi di dollari, mentre generava un fatturato di 2 miliardi di dollari e possedeva circa la metà del mercato della vendita online di prodotti per animali.

È l’inizio del rally

Una volta annunciato l’arrivo dell’ex team esecutivo di Chewy, il prezzo delle azioni di GameStop recupera rapidamente il 50% del suo valore. Questo aumento è stato ulteriormente stimolato dalla crescente discussione, riguardante la compagnia, da parte dei 2 milioni di utenti (ora 11 milioni) nella bacheca online dei messaggi r/wallstreetbets.

Il secondo ingrediente del rally è la cosiddetta “ricopertura dello scoperto”. Si verifica quando il prezzo di un titolo sale (spesso spinto dagli acquisti degli investitori al dettaglio), forzando gli investitori (che solitamente hanno investito in fondi di investimento) in posizioni short (in previsione di un calo di valore) a cambiare direzione e acquistare le azioni. Ciò, a sua volta, aumenta ulteriormente la quotazione dei titoli. Leggi il nostro articolo Cos’è la “ricopertura dello scoperto” per saperne di più.

Nel caso di GameStop, l’enorme posizione short dei fondi di investimento aveva raggiunto una percentuale superiore al 100% delle azioni totali dell’azienda, poiché non si intravedeva alcun motivo sostanziale per il rialzo del titolo e si scommetteva che sarebbe crollato. Il prezzo delle azioni continuava però a salire, grazie alla comunità di investitori online che costringeva i fondi speculativi a comprare nuovamente le proprie posizioni e a sospingere ancora di più il rally. Davide ha così sconfitto Golia.

Quando il prezzo delle azioni si è impennato, l’attenzione si è spostata verso il grande pubblico. Da Elon Musk a Chamath Palihapitiya, tutti parlavano del titolo. I venditori short come Citron Research e Melvin Capital sono stati umiliati pubblicamente; il rally di GameStop è stato discusso alla conferenza stampa della Casa Bianca… la storia sarà persino adattata in un film. Il 28 gennaio, il prezzo raggiunse un picco di $483, un aumento del 2.300% in un solo mese. Fu così che prese vita il fenomeno delle meme stock.

Le conseguenze e il futuro

Il titolo è poi tornato a $40 per azione a febbraio, una volta terminata l’iniziale euforia, prima di recuperare nei mesi successivi e assestarsi nella forchetta $150-300, comunque superiore di molti multipli al livello di $20 di inizio gennaio.

L’interesse nell’azienda e nel prezzo dei suoi titoli le ha consentito di intervenire per assicurarsi un futuro. Ha raccolto un totale di 1,7 miliardi di dollari cash e ha attirato nuovi dirigenti, accelerando i suoi piani di trasformazione. I dirigenti di Amazon Matt Furlong e Mike Recupero si sono aggregati come nuovi CEO e CFO e la sostituzione della vecchia dirigenza ha anche portato a nuovi responsabili per crescita, tecnologia e operazioni.

La vendita di nuove azioni ad aprile e giugno ha permesso la raccolta di 1,7 miliardi di dollari destinati ai progetti di trasformazione, che comportano maggiori investimenti in nuovi prodotti, centri di logistica negli USA e un migliore servizio al cliente, oltre a coprire le perdite dell’azienda per il tempo necessario a portare a termine il piano. Nello stesso tempo, Ryan Cohen ha solidificato la sua posizione nella compagnia, ricevendo in giugno la nomina a presidente del consiglio di amministrazione. Il livello di interesse degli investitori al dettaglio è rimasto costantemente alto, dimostrato anche dal 63% degli azionisti di GameStop sulla piattaforma eToro che ha votato all’assemblea degli azionisti di giugno. 

Il finale… per ora

Mentre non è ancora chiaro se la trasformazione del business di GameStop avrà successo, ma è chiarissimo l’impatto che ha avuto il fenomeno delle meme stock. I fondi di investimento sono stati annientati, è stato scoperto il nuovo potere degli investitori al dettaglio, il titolo continua a valere dieci volte di più rispetto al livello di gennaio 2020 e l’azienda è riuscita a rastrellare 1,7 miliardi di dollari dal mercato e ad attirare un nuovo gruppo dirigente per accelerare la trasformazione del suo modello di business.