Retail Investor Beat di eToro – Investitori retail italiani pronti al taglio dei tassi: si va a caccia di dividendi

  • Il 56% degli investitori retail italiani ribilanceranno il proprio portafoglio in previsione dei tagli dei tassi da parte delle principali Banche centrali
  • Aumenta l’appetibilità dei titoli con rendimenti da dividendo e delle small caps
  • Irriducibili le “Magnifiche 7”: gli investitori sono pronti a prendere profitto, senza abbandonare le regine dell’azionario 

 

Momento di riassestamento per i portafogli degli investitori retail italiani, che prendono posizione in previsione dei tanto attesi tagli dei tassi da parte delle Banche centrali. Più scattanti le fasce più giovani: tre investitori su quattro sotto i 35 anni intendono ribilanciare il proprio portafogli in risposta alle mosse di Federal Reserve e Banca centrale europea. La percentuale scende sotto al 50% per gli investitori over 45.

Questo quanto emerge dall’ultimo Retail Investor Beat, sondaggio condotto su base trimestrale della piattaforma di trading e investimento eToro su un campione di 10.000 investitori retail distribuiti in 13 Paesi nel mondo, di cui 1.000 in Italia. 

I dati mostrano che il 43% degli intervistati che ribilancerà il proprio portafoglio intende aumentare l’esposizione all’azionario, prediligendo titoli con un elevato rendimento da dividendo (34%) e quelli a bassa capitalizzazione (26%). A subire la rotazione saranno i titoli difensivi e, in parte, le “Magnifiche 7”, con rispettivamente il 25% e il 17% degli investitori che dichiarano di voler diminuire il capitale allocato su queste azioni.

 

Massimo Citoni, Regional Manager Italia di eToro, commenta: “I tanto sperati tagli dei tassi d’interesse dovrebbero concretizzarsi in estate, contribuendo a sostenere le economie, la crescita degli utili e le valutazioni dei mercati azionari. Questo potrebbe innescare un’importante rotazione dagli Stati Uniti e dai titoli delle big tecnologiche verso aree più sensibili dal punto di vista economico e meno costose, come l’immobiliare, le small cap, l’Europa e i mercati emergenti. 

“Come dimostrano i dati del nostro ultimo Retail Investor Beat, un numero significativo di investitori retail vuole anticipare questa tendenza adattando i propri portafogli di conseguenza, soprattutto tra i più giovani. 

“I Millenials e la Gen Z hanno dovuto affrontare alcune esperienze turbolente nella loro prima età adulta, come le ripercussioni della crisi finanziaria globale e di una pandemia mondiale. Questo potrebbe spiegare perché gli investitori più giovani sono i più flessibili quando si tratta di aggiustare i loro portafogli alla luce di importanti cambiamenti economici. Inoltre, gli investitori più giovani stanno dimostrando un maggior livello di sofisticazione nelle loro capacità di investimento, identificando i momenti di opportunità e agendo tempestivamente.”, prosegue Citoni.

 

L’Appeal delle Magnifiche 7

Sono stati 14 mesi straordinari per queste sette società, con un aumento collettivo del 90% del prezzo delle loro azioni da gennaio 2023. Non sorprende quindi che un investitore retail su tre (34%) intenda capitalizzare i guadagni riducendo l’esposizione del proprio portafoglio alle Magnifiche 7. E’ interessante notare che sono soprattutto gli under 45 che stanno valutando di prendere profitto o ridurre il capitale investito su questi titoli, con le percentuali che salgono al 44% tra gli under 35 e al 48% nella fascia tra i 35 e i 44 anni.

L’interesse per gli sviluppi di queste società e, più in generale, per il comparto tech rimane comunque elevato. Delle Magnifiche 7, ad attirare gli investitori sono soprattutto il loro coinvolgimento nell’intelligenza artificiale (36%) e il potenziale di crescita dei loro profitti (31%). 

Più in generale, il settore tecnologico è arrivato a superare quello dei servizi finanziari nella classifica dei settori più promettenti, con il 18% degli investitori che intende aumentare la propria esposizione al ramo tech contro il 13% degli interessati a incrementare le proprie posizioni sulle aziende finanziarie. 

 

Note per i redattori

Il Retail Investor Beat si basa su un sondaggio condotto su 10.000 investitori retail in 13 Paesi e 3 continenti. I seguenti Paesi hanno avuto 1.000 intervistati: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia, Australia, Italia e Spagna. I seguenti Paesi hanno risposto in 500: Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Polonia, Romania e Repubblica Ceca.

L’indagine è stata condotta dal 15 febbraio al 5 marzo 2024 e realizzata dalla società di ricerca Opinium. Gli investitori al dettaglio sono stati definiti come autogestiti o consigliati e dovevano detenere almeno un prodotto di investimento tra cui azioni, obbligazioni, fondi, ISA di investimento o equivalenti. Non era necessario che fossero utenti di eToro.