Volumi sottili e volatilità in compressione: proseguono i rialzi

Inizio di settimana in positivo sulle piazze finanziarie globali. Il miglioramento generale dei dati sul numero di nuovi infetti e le politiche di rafforzamento della campagna di vaccinazione globale, sia pure in un lento progresso, così come le attese per il pacchetto fiscale USA, continuano a garantire un mood costruttivo da parte degli investitori. Sia pure in una giornata in cui Wall Street e diverse piazze asiatiche sono rimaste chiuse, la restante parte degli indici azionari in Europa e Asia hanno proseguito nei rialzi.

Guardando al quadro più generale, ieri l’indice Nikkei 225 è riuscito a tenere il livello dei 30.000 punti e anche oggi ha scambiato a rialzo dell’1,07% rispetto al giorno precedente. In Europa, la nuova settimana è iniziata anche con ulteriori rialzi. L’EuroStoxx 50 ieri ha chiuso in rialzo dell’1,04% a 3.735 punti, chiudendo vicino ai massimi di seduta. Bene anche il Dax, che sta consolidando sopra i 14.000 punti. Sul piano delle singole storie societarie, bene i titoli minerari, con Rio Tinto, BHP e Anglo American che mettono a segni rialzi fino al 5% nella giornata, spinti dai prezzi del rame che hanno raggiunto i massimi ad oltre otto anni.

I fattori trainanti continuano ad essere le aspettative di ulteriori stimoli di politica fiscale e di una politica monetaria accomodante a lungo termine da parte delle banche centrali. In aggiunta, in questa fase prevale la speranza che la campagna di vaccinazione possa produrre effetti importanti nel medio termine, favorendo la ripresa globale.

Sul piano della price action, da sottolineare come i rendimenti dei Treasuries USA continuino a muoversi a rialzo, in area 1.25%, massimo ad un anno, nella giornata di ieri. Proseguono anche i rialzi del WTI, che tiene l’area dei $60 al barile, e di Bitcoin, che sta lateralizzando sui massimi ed è ad un passo dai $50.000. 

Positiva questa notte la seduta asiatica, con le minute della Reserve Bank of Australia che ha confermato “la necessità di costante supporto monetario per favorire la ripresa economica del paese”.

TECHNICALS IN FOCUS

NATGAS

Prosegue il rimbalzo del Natural Gas, dopo il test di fine anno, in area $2.30, che coincide con il 38.2% di Fibonacci del rally da fine Marzo e con la MM a 200 giorni. Fondamentale il consolidamento sopra area $3.00 ai fini del ritorno su area $3.40, con possibili estensioni del rialzo fino ad area $3.8 e $4.0. Fondamentale la tenuta dell’area di supporto di $2.5, al di sotto della quale il Natural Gas tornerebbe in downtrend.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

McDonalds: nonostante il Covid, il business è in miglioramento ma il titolo a questi è prezzi è caro

Sappiamo che, ai prezzi attuali, il mercato è storicamente su livelli cari: basti pensare che il dividend yield dell’S&P500 è ai minimi da oltre 15 anni, intorno all’1.5%. Tra i titoli che hanno sovraperformato in questo rally dal Marzo del 2020 sicuramente ci sono i Consumer Staples e, in questo settore, McDonalds è stato forse quello che ha vissuto le maggiori difficoltà

McDonald’s fa parte dei Dividend Aristocrat da sempre, avendo pagato il suo primo dividendo nel 1976, e da allora avendolo aumentato ogni anno per più di quattro decenni. Negli ultimi anni la società ha messo in atto un importante piano di ristrutturazione del business, mediante una nuova offerta, una ristrutturazione dei ristoranti e importanti investimenti in tecnologia. In queste condizioni, la società dovrebbe essere in condizione di continuare ad aumentare il suo dividendo ancora per anni.

Come noto, i ricavi provengono principalmente dalle commissioni di franchising, politica su cui la società ha accelerato molto negli ultimi anni, migliorando decisamente la redditività del business, anche a fronte di un calo dei ricavi. 

Il 28 gennaio scorso la società ha riportato i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2020. Per il quarto trimestre, i ricavi totali sono stati pari a $5,31 miliardi, con un calo del -2,1% rispetto al quarto trimestre del 2019, con i ricavi dei ristoranti in franchising, che hanno margini notevolmente più elevati, che sono rimasti piatti. Su base rettificata, l’utile per azione è stato pari a $1,70 per il quarto trimestre, rispetto ai $1,97 dollari del trimestre precedente.

Per l’anno, McDonald’s ha generato ricavi per $19,21 miliardi, in calo del 10,0% rispetto al 2019, poiché l’azienda ha inevitabilmente sentito gli effetti della pandemia di Covid-19. I ricavi da ristoranti di proprietà sono scesi del 13,6%, mentre quelli dei ristoranti in franchising dell’8,0%. L’utile netto è stato pari a $4,73 miliardi o $6,31 per azione rispetto ai $6,03 miliardi o agli $7,88 per azione del 2019.

Sul piano strategico McDonald’s ha dato vita a molte iniziative che hanno cambiato sensibilmente la natura e l’efficienza del business: tra queste le nuove offerte di menu, tra cui la colazione per tutto il giorno. Il secondo passaggio è stato quello di un uso più intenso della tecnologia per consegnare il cibo ai clienti più velocemente.

Ad esempio, la società ha iniziato a collaborare con Uber Eats e GrubHub, mentre recentemente ha anche acquisito la società di tecnologia vocale Apprente. Apprente ha realizzato una tecnologia di intelligenza artificiale in grado di fornire un evasione più rapida e accurata degli ordini c.d. drive-through. McDonald’s ha inoltre anche implementato modalità di ordini mobili e chioschi rapidi in molti dei suoi ristoranti, sempre per semplificare ulteriormente il processo di ordinazione.

Negli ultimi cinque anni McDonalds ha restituito un rendimento vicino al 16% annuo agli investitori, sovraperformando in questo senso anche l’S&P500. 

Il problema è che al momento appare decisamente sopravvalutata, scambiando a circa 24 volte l’utile per azione del 2020, pari a $8.4. Nel corso dell’ultimo decennio il suo multiplo medio è stato pari a 20: di conseguenza, un riallineamento del multipli dai prezzi attuali verso 20 nei prossimi 5 anni rappresenterebbe una compressione dei rendimenti vicina al 6%. Sommando poi la crescita del 6% degli utili ed un dividend yield attuale del 2.4% circa, possiamo attenderci un rendimento futuro del titolo intorno al 2.5%.

Si può considerare di entrare marginalmente sul titolo ma, sulla base dei rendimenti storici, il fair value del titolo è intorno ai $180-$175 per azione.

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