Trimestrali e negoziato fiscale sostengono gli indici azionari

I mercati azionari consolidano sui livelli recenti, in quadro di compressione volatilità, in vista dell’ultimo dibattito presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump. Buone le indicazioni arrivate dal mondo corporate, nonostante la trimestrale di Netflix non in linea con le attese degli analisti, con banche e consumer staples che mostrano i primi effetti degli interventi di razionalizzazione dei costi, successivi all’esplosione del Covid.

L’azionario europeo ieri si è mosso a rialzo, sulla scia di solidi risultati societari, in particolare della banca UBS e del big dei beni di consumo Reckitt Benckiser, che bilanciano i timori relativi all’inasprimento delle restrizioni contro il coronavirus e le incertezze per un nuovo pacchetto di misure di stimolo negli Stati Uniti. Il titolo di giornata è Logitech, azienda produttrice di periferiche per computer, salita del 16,3% dopo aver migliorato le previsioni per l’intero anno. Bene anche Remy Cointreau e Pernord Ricard, che hanno chiuso in rialzo frazionale, nonostante i buoni conti del trimestre.

Negli Stati Uniti, i principali indici hanno chiuso a rialzo sulle attese degli investitori per nuove misure di stimolo da parte di Washington, con i Repubblicani al Senato pronti a votare una proposta a sostegno delle piccole imprese. La speaker della Camera Nancy Pelosi e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin discuteranno nuovamente oggi, dopo che ieri una telefonata tra i due “ha ridotto ulteriormente le divergenze” relative a un pacchetto di aiuti.

Tra le storie societarie negli Stati Uniti, bene Travelers, società assicurativa nel ramo proprietà e sinistri, che ha guadagnato il 5.6%, dopo aver battuto le attese sugli utili, e Procter & Gamble, in rialzo del 2,4% dopo aver aumentato le previsioni sui ricavi annuali.  Quasi tutti i settori principali dell’S&P hanno chiuso rialzo.

La sessione asiatica questa notte ha offerto indicazioni contrastanti, con l’attenzione degli investitori che continua ad essere concentrata sull’evoluzione del negoziato fiscale. Sul fronte del coronavirus, si registrano le dichiarazioni del CEO di Moderna che ha affermato di attendersi i primi risultati delle sperimentazioni del vaccino per il mese di Novembre.

Sul piano macroeconomico, i dati principali verranno dall’inflazione nel Regno Unito ed in Canada. L’attenzione tuttavia resterà sulle trimestrali americane, in particolar modo sui numeri di Tesla e anche di Nestlè e NextEra Energy.

TECHNICALS IN FOCUS

XLE

Lieve divergenza rialzista su RSI per XLE, il principale ETF del comparto energy, con il minimo di prezzo del 5 Ottobre che è stato accompagnato da un RSI che ha registrato minimi crescenti. Si tratta di un segnale accompagnato da una price action nel complesso debole e che verrebbe invalidato da una discesa del prezzo sotto area $28. I primi livelli a rialzo sono in area $31.5, $34 e $35.85, dove passa la MM a 200 periodi sul grafico a 4 ore. Il breakout della trendline ribassista rappresenterebbe un’ulteriore segnale di forza ma sotto area $28, il titolo tornerebbe nel downtrend primario di questi mesi.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

IBM: trimestrale buona, ma il turnaround aziendale ancora non è completo

IBM non ha vissuto un anno particolarmente brillante finora, in una fase in cui l’azienda ha scelto di procedere ad una ristrutturazione complessiva del business. La pubblicazione di ieri dei dati relativi al terzo trimestre dell’anno ha visto un violento sell-off, con un’apertura in gap down e la proiezione su livelli di supporto chiave per il quadro tecnico del titolo.


Come anticipato, IBM ieri ha pubblicato gli utili del terzo trimestre, in linea con il recente pre-annuncio che la società aveva rilasciato nei giorni precedenti. I risultati sono stati in linea con le previsioni degli analisti ma, tuttavia, il management non ha voluto fornire una guidance sul 2020, a causa del quadro legato alla pandemia.   

Per il trimestre, IBM ha registrato un fatturato di $17,6 miliardi, in calo del 2,6% rispetto all’anno precedente e utili pari a $2,58 per azione. La scorsa settimana, IBM aveva annunciato un piano per scorporare la sua attività di servizi per infrastrutture tecnologiche per $19 miliardi, azzerando la parte legata ai software e i servizi di cloud ibrido. IBM prevede di completare la transazione tramite uno spinoff entro la fine del 2021. 

L’attività da scorporare – la nuova società verrà nominata in seguito – rappresenta un quarto dei ricavi totali di IBM e la società non ha fornito indicazioni sul management che seguirà la nuova società. 

IBM ha poi affermato che il fatturato totale del cloud nel trimestre è stato di $ 6 miliardi, in aumento del 19% rispetto a un anno fa e che i ricavi totali del cloud negli ultimi 12 mesi sono aumentati del 22%. I ricavi della divisione Red Hat sono anch’essi aumentati del 17% su base annua. Nella call con gli analisti la società ha affermato che il margine operativo lordo è stato del 49%, in aumento di 160 punti base rispetto a un anno fa e che ha generato $1,1 miliardi di flusso di cassa nel trimestre ed erogato $1,5 miliardi in dividendi. La società al momento non sta riacquistando azioni, avendo scelto di ridurre il suo grado di indebitamento finanziario. 

I ricavi nel segmento del software e del cloud, che include Red Hat, sono stati pari a $5,6 miliardi, in crescita del 7% su base annua. Il fatturato del Global Business Services è stato pari $4 miliardi, in calo del 5%, mentre in Global Technology Services è stato pari a $6,5 miliardi, in calo del 4%. Il segmento Systems, che include hardware e software mainframe, ha registrato ricavi per $1,3 miliardi, in calo del 15%. 

“Le ottime prestazioni del nostro business cloud, guidato da Red Hat, sottolinea la crescente adozione da parte dei clienti della nostra piattaforma cloud ibrida aperta”, ha affermato in una nota il CEO Arvind Krishna. “La separazione del business dei servizi di infrastrutture amministrate crea una società indipendente leader di mercato e rafforza ulteriormente la nostra attenzione sulla piattaforma open cloud di IBM e sulle tecnologie che utilizzano l’intelligenza artificiale”. Una simile strategia accelererà la strategia di crescita di IBM nei settori del cloud, dove la società si sta focalizzando. Infine, il CFO di IBM James Kavanaugh ha dichiarato che la riduzione del debito resta una priorità, senza con questo precludere la capacità della società di remunerare gli azionisti.

La società viene scambiata su prezzi e multipli molto interessanti ma, sul piano tecnico, l’impostazione del titolo è molto delicata. L’area compresa tra $112 e $114 è il supporto chiave di medio periodo, su cui ci attendiamo il potenziale ingresso di investitori pazienti. Sotto tale soglia, il quadro tecnico sarebbe decisamente più complesso, con la reale possibilità di ritornare sui minimi del 2020.

Edoardo Fusco Femiano,

Market Analyst

 

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