Tornano i lockdowns ed è risk-off

Giornata di sell-off pieno quella di ieri: i nuovi casi di Covid-19 hanno raggiunto livelli record in Spagna, Italia, Portogallo, Grecia e nel Regno Unito e hanno spinto i governi di Francia e Germania alla reintroduzione di lockdown, scatenando la paura sui mercati per le probabili ricadute sull’economia. Anche le parole di Anthony Fauci, circa l’ipotesi che non si arrivi ad un vaccino prima di Gennaio, non hanno aiutato il sentiment generale.

Le borse europee, dopo un inizio debole, hanno rapidamente esteso le perdite, con gli indici che sono scesi ai minimi da fine Maggio, su timori, poi confermati, di un nuovo lockdown nazionale in Francia e di nuove restrizioni in altri paesi, per combattere l’incremento di contagi. Nello specifico, Germania e Francia hanno annunciato un nuovo lockdown, della durata di un mese e che inizierà nella giornata di oggi, in una forma “light” rispetto a quello della primavera scorsa: resteranno aperte le scuole, oltre ad alcuni esercizi commerciali, mentre le attività più rischiose (piscine, palestre, bar e ristoranti) dovranno restare chiuse. Anche nel Regno Unito la pressione sul Primo Ministro è forte per tornare alle restrizioni.

Sul piano delle storie societarie, a poco sono serviti i buoni numeri di Carrefour, che ha registrato la migliore crescita delle vendite trimestrali in almeno due decenni, e la giornata di Deutsche Bank, che registra un inatteso ritorno all’utile netto nel terzo trimestre e rivede al rialzo le prospettive di ricavi per l’investment banking. Bene anche Delivery Hero, che chiude in rialzo dell’1.08%, in una giornata in cui il GER30 perde oltre il 3%.

Wall Street ad inizio seduta mostra una certa tenuta, ma l’aumento di contagi da coronavirus negli Stati Uniti e in Europa, che rischiano di compromettere le speranze di una rapida ripresa anche dell’economia americana, spingono anche gli indici americani ad una seduta pesante. Il settore alberghiero e quello dell’aviazione, insieme ad altri sensibili alle restrizioni contro Covid-19, sono stati tra i più penalizzati. Pesante la flessione del settore energetico, cede ha ceduto oltre il 3%, con i prezzi in calo su timori per la minore domanda di carburante.

Da sottolineare la giornata di General Electric, che ha chiuso a rialzo del 4.51%, dopo aver registrato a sorpresa un utile trimestrale e un cash flow positivo, in seguito al taglio dei costi e ai miglioramenti nelle proprie attività sul segmento delle energie rinnovabili.

Nella giornata in cui riporteranno i giganti del tech, come Apple, Amazon, Facebook e Google, oggi attendiamo dati importanti sul fronte macroeconomico. Il dato forse più rilevante sarà la pubblicazione del PIL USA per il terzo trimestre. Inoltre, oggi avremo la riunione di politica monetaria della BCE, da cui ci si attendono toni ulteriormente dovish, alla luce del quadro attuale. Inoltre, usciranno i dati sui sussidi settimanali di disoccupazione negli Stati Uniti, l’indice dei prezzi al consumo in Germania e l’indice sulla fiducia dei consumatori nell’eurozona.

TECHNICALS IN FOCUS

AAPL

In attesa della pubblicazione trimestrale, attesa per oggi, i supporti in osservazione sono piuttosto chiari. Apple ha nel 61.8% di Fibonacci, calcolato sul rally Marzo – Settembre, il primo livello in focus, in area $105. I livelli successivi sono in area $100, $95.3, dove passa il 50% di Fibonacci, ed infine area $90, dove passa la MM a 200 giorni. L’RSI sotto area 50 conferma la debolezza del titolo. Solo un rapido ritorno sopra area $118 ripristinerebbe un quadro tecnica costruttivo nel breve termine.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

General Electric: nonostante il contesto, la trimestrale batte le attese del mercato

Nonostante la correzione di queste settimana, alcune indicazioni interessanti sono arrivate dal progressivo rafforzamento di alcuni settori industriali. Oltre ai settori dei consumi di base e di quelli discrezionali, anche il comparto dei titoli Industrials ha mostrato una certa tenuta ed alcuni segnali di ripresa. Su tutti, General Electric ieri ha presentato un’ottima trimestrale, andando a chiudere a rialzo del 4.51%, in una giornata di forte correzione sui mercati azionari.

General Electric viene da anni decisamente complessi, ma il nuovo management negli ultimi 18 mesi sta implementando un piano di profonda rifocalizzazione del business su segmenti con migliori prospettive future.

Come anticipato, la società ha riportato ricavi superiori alle stime ed utile e flussi di cassa positivi sorprendentemente positivi per il terzo trimestre. I risultati di GE sono stati più deboli rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, in parte a causa della pandemia di coronavirus, ma sono stati migliori di quanto previsto dagli analisti.

In particolare, la società ha conseguito ricavi pari a $19,42 miliardi contro i $18,73 miliardi di dollari previsti ed un utile per azione pari a $6 centesimi, rispetto ad una perdita preventivata di $4 centesimi per azione.

Fonte: 3QCompany Presentation

I ricavi per l’unità Aviation sono diminuiti del 39% anno su anno, ma il calo è stato parzialmente compensato dai guadagni per i segmenti relativi alle energie rinnovabili e dell’energia. Nonostante il contesto economico e la forte focalizzazione nel comparto Aviation, il turnaround aziendale sta proseguendo, con il CEO che ha affermato di attendersi flussi di cassa per almeno $2,5 miliardi nel quarto trimestre e nel complesso positivo nel 2021.

Sul piano generale, è evidente che i ricavi sono stati un problema per General Electric nell’ultimo trimestre, ma i flussi di cassa sono stati un’area in cui la società ha effettivamente performato meglio di quanto avrebbe potuto.

Il flusso di cassa operativo, sorprendentemente, è stato ancora positivo nel Q3, per un importo di $90 milioni. Si tratta di una stima di molto inferiore agli $1,14 miliardi dello stesso periodo del 2019, ma nei primi due trimestri di quest’anno il flusso di cassa complessivo era stato pari a $ -3,27 miliardi: per queste ragioni la generazione di cassa di GE è la notizia migliore. Da sottolineare che gli ordini complessivi (Total Backlog), sebbene inferiori su base annua, hanno mostrato una buona tenuta e, nel contesto generale, sono il segnale più significativo.

Sul piano tecnico, viene da una lunga fase di bottoming, con minimi di prezzo che sono stati costantemente ritestati negli ultimi sei mesi. Il tentativo di rottura di area $8, dove passa la MM a 200 giorni, è stato respinto due volte nell’arco di poche sedute e ciò mantiene l’impostazione tecnica di fondo ribassista. Tuttavia un consolidamento del prezzo sopra tale livello rappresenterebbe un segnale di forza del titolo, aprendo spazi di rialzo potenzialmente interessanti.

 

Edoardo Fusco Femiano,

Market Analyst

 

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