Un vento di cambiamento soffia nei gusti degli investitori, con i mercati americani in ascesa e quelli europei in una leggera fase di adattamento. In questa settimana, la sola sessione di martedì è emersa come unico momento di equilibrio tra le due sponde dell’Atlantico. Nell’attesa ansiosa della chiusura odierna, è stimolante constatare che entrambi i mercati stanno comunque mantenendo un trend positivo nella loro performance settimanale, prolungando così il loro rally.
Nel Vecchio Continente i listini hanno chiuso ieri in leggera contrazione, allentandosi leggermente dopo il recente rally che ha portato l’indice Stoxx 50, così come l’italiano FTSE MIB, ai massimi dal 2008. I consumi ciclici sensibili alla politica monetaria hanno guidato i cali della sessione, con i declassamenti azionari da parte di JPMorgan che indicano un certo grado di pessimismo per la spesa discrezionale al dettaglio in Europa. Proprio in relazione al tema della crescita, il PIL trimestrale dell’area dell’euro è stato confermato ieri a -0,1%, come da attese, mentre la crescita si è bloccata (+0%), al di sotto delle aspettative, nelle letture su base annuale, rimarcando la performance economica più debole dalla contrazione del 2020. I consumi privati sono stati il motore principale, una notizia positiva per le prospettive economiche. I maggiori contributi negativi sono stati dati dalla variazione delle scorte, mentre la crescita degli investimenti è stata pari a zero.
Negli Stati Uniti, la tecnologia e la comunicazione hanno guidato il rimbalzo, con il tema dell’intelligenza artificiale tornato quale motore. Advanced Micro Devices è stato uno dei maggiori guadagni dopo che il produttore di chip ha presentato i suoi nuovi chip di intelligenza artificiale (AI) che dovrebbero fornire un notevole impulso alla sua linea di fatturato e offrire una concorrenza ai chip Nvidia. In particolare, AMD ha affermato che prevede che questi nuovi chip AI aggiungeranno 400 milioni di dollari alle entrate del quarto trimestre e più di 2 miliardi di dollari nel prossimo anno fiscale. Inoltre, Lisa Su, CEO di Advanced Micro Devices, ha affermato che il mercato dei chip AI nei data center potrebbe raggiungere i 400 miliardi di dollari entro il 2027, un dato ben al di sopra di altre previsioni. La società di ricerca Gartner, ad esempio, prevede che le entrate globali derivanti dai chip di intelligenza artificiale raggiungeranno i 119 miliardi di dollari entro il 2027. AMD non è stato l’unico titolo tecnologico in rialzo grazie alle notizie sull’intelligenza artificiale. Alphabet è cresciuta del 5,3%, aggiungendo circa 88 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, dopo che la filiale del colosso tecnologico, Google, ha presentato Gemini, il suo nuovo modello di intelligenza artificiale.
I mercati asiatici sono molto misti questa mattina. La Corea del Sud è in rialzo di oltre l’1%, mentre il Giappone è in calo di quasi il 2%. Lo yen e i rendimenti obbligazionari continuano a salire dopo i commenti della BoJ di mercoledì. I mercati si sono concentrati sui commenti dei funzionari della Banca del Giappone (BoJ), che hanno segnalato che la BoJ potrebbe abbandonare la politica dei tassi di interesse negativi prima di quanto i mercati avessero previsto. Il governatore della BOJ Ueda ha dichiarato al parlamento giapponese che la gestione della politica monetaria “diventerà ancora più impegnativa a partire dalla fine dell’anno e per tutto il prossimo”, alimentando le speculazioni sul fatto che la BOJ porrà presto fine alla sua politica monetaria di tassi di interesse negativi.
Oggi giunge a termine una settimana intensa di dati sul mercato del lavoro, culminando con la pubblicazione del rapporto sui libri paga non agricoli di novembre. Le aspettative indicano un aumento delle buste paga di 180.000 unità rispetto alle 150.000 del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi saldo al 3,9%. Un particolare di rilevanza in questo rapporto sarà la retribuzione oraria media, poiché il suo impatto potenziale sull’inflazione futura è di notevole interesse. Finora, i dati sul mercato del lavoro di questa settimana hanno manifestato una certa morbidezza rispetto alle previsioni. Il rapporto JOLTS sulle aperture di posti di lavoro di martedì e il rapporto ADP sui salari privati di mercoledì sono entrambi risultati al di sotto delle aspettative del consenso. Questo graduale indebolimento del mercato del lavoro potrebbe segnare la fine del ciclo di rialzo dei tassi da parte della Fed (prossima riunione della Fed fissata per il 13 dicembre), con i mercati ora che prevedono il primo taglio già a partire da marzo dell’anno prossimo.
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