Prende il via questa settimana la stagione deli utili del primo trimestre 2022, con aprile che assisterà al 70% della capitalizzazione dello S&P 500 raccontata nel mese.
Come da consuetudine le Big Banks (le grandi banche americane) faranno da apripista sui mercati. Titoli quali JP Morgan, Wells Fargo, Goldman Sachs, Citi, e Morgan Stanley, le cui capitalizzazioni complessive ammontano a circa $936,35 mld, più dell’intera capitalizzazione del nostro FTSE MIB, sono solamente alcuni dei nomi attesi per questa settimana. Settimana che vedrà anche con interesse le rilevazioni per il settore del trasporto aereo, con i numeri di Delta Airlines, e del settore dei semiconduttori, con TSMC.
Le stime degli utili, per il primo trimestre (Q1), sono state ridotte dagli analisti dello 0,7%, secondo i dati Factset, il quale rappresenta il primo calo dal secondo trimestre del 2020 (causa Covid-19). Tuttavia, ancora in linea con le medie degli ultimi anni.
Solamente i settori Energetico (+32.4%), Real Estate (+3,7%) e Tecnologico (+2,1%) vedono le attese EPS Bottom up in rialzo, mentre il comparto Industriale (-11,4%) e Consumo Discrezionale (-10,8%) guidano i settori al ribasso.
Ritornando al tema Big Banks, il settore finanziario vede il 43% dei suoi titoli scambiare sopra la propria media mobile a 50 periodi e il 48% sopra la media mobile a 200 periodi. Con i rialzi dei tassi in America e la forte volatilità dei mercati finanziari sarà di notevole interesse il monitoraggio del margine d’interesse e del fatturato dai servizi sui mercati finanziari. Tuttavia, con il sempre maggiore dibattito in relazione alle nubi di una futura recessione/rallentamento economico l’attenzione sugli accantonamenti a riserve potrebbero rappresentare un tema centrale.
Nella settimana, sono inoltre attesi interessanti appuntamenti societari. Ambev, il più grande produttore di birra del Sudamerica, terrà l’11-12 aprile il suo Investor Day, così come PVH Corp (la società americana di moda, che contempla nel suo portafoglio marchi del calibro di Tommy Hilfiger e Calvin Klein) il 13 aprile. Nella settimana è inoltre attese l’IPO di Excelerate Energy. Il Ceo di Tesla, recentemente il primo azionista di Twitter, ha informato di aver declinato l’offerta di entrare a far parte del consiglio della società. Scelta che ora consente a Musk di non essere più vincolato da un precedente accordo che aveva firmato, in base al quale si era impegnato a non acquistare più del 14,9 percento delle azioni di Twitter. Ci possiamo aspettare nuovi tweet e nuovi acquisti in futuro da parte del magnate americano? Intanto avremmo modo di ascoltarlo dal vivo al Ted Talk di Vancouver, in programma questa settimana.
Elezioni francesi: Sfida Marine Le Pen – Macron. Questo è l’esito del primo turno di elezioni presidenziali in Francia. Mentre il vantaggio di Macron al primo round (27,6%) su Le Pen (23,4%) è stato maggiore di quello che è riuscito nel 2017, i sondaggi indicano una corsa molto più ristretta per il secondo round (51-49%). Con la rielezione di Macron tutt’altro che assicurata, i mercati terranno d’occhio i sondaggi nelle prossime due settimane.
Appuntamenti della settimana: la settimana si è aperta con la sorpresa al rialzo del livello di inflazione in Cina, attestatosi a marzo all’1,5% su base annua, a seguito degli effetti sulla catena di approvvigionamento causa COVID. Inflazione al consumo che registra segnali di diminuzione sui generi alimentari ma al contempo una debole domanda interna e carenza di potere di determinazione dei prezzi delle società.
Economia inglese che, invece, nel mese di febbraio (non contempla quindi gli effetti dell’invasione russa) registra una crescita mensile dello 0,1%, in netto calo dal precedente 0,8% di gennaio. Nota positiva della lettura, gli aumenti della crescita nel comparto turistico.
Nella giornata di rilievo, inoltre, i discorsi attesi nella serata da parte dei membri FED Bowman, Weller e Bostic.
Tra i principali appuntamenti della settimana ricordiamo il dato di martedì sul livello di inflazione negli Stati Uniti, atteso al rialzo al 8,5%, e la decisione di giovedì da parte della Banca Centrale Europea, con l’attenzione tutta rivolta alla successiva conferenza stampa.
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