Spiragli sui mercati

Dopo il passo falso di venerdì, i mercati cercano di imboccare nuovamente il sentiero di inversione apertosi nella decisa giornata di giovedì. La scusa tuttavia resta labile, il dietrofront inglese sulla politica fiscale da una parte e la stagione delle trimestrali dall’altra sono solamente alcuni dei nomi più gettonati. Movimenti al rialzo che, scuse a parte, trovano inoltre attenuazioni su alcune delle variabili che maggiormente hanno generato pressioni al ribasso sui mercati: rendimenti obbligazionari e dollaro americano.

Da una parte, infatti, la seduta al rialzo di ieri sui mercati azionari ha trovato supporto nel calo dei decennali statunitensi ed europei. Il rendimento del decennale americano inizia a trovare maggiori pressioni sull’area del 4%, così come quello tedesco sul 2,4%. Difficile, infatti, ipotizzare la formazione di un minimo sull’azionario, se prima questo non trova essenza sull’obbligazionario. Inoltre, l’inversione di Londra, sulla nuova politica fiscale, ha generato sollievi sui Gilt ma anche acquisti sulla sterlina. Movimenti al rialzo sono inoltre visibili anche sulla moneta unica e sulle altre principali valute, fatta eccezione per lo Yen.

Se da una parte troviamo nella debolezza del dollaro e dei rendimenti statali motivi di ottimismo, dall’altra il rally di ieri statunitense è stato accompagnato dalle trimestrali migliori del previsto del settore bancario, con Bank of America e Bank of New York Mellon in evidenza. Con tutti e gli undici settori statunitensi al rialzo si osserva una sovraperformance del settore ciclico e di crescita sul difensivo e value, segnale di una maggior ritorno alla propensione al rischio. Di deciso supporto, inoltre, i rialzi sulle big, vedi Apple, Microsoft, Google, Amazon e Tesla per citarne alcune.  Sul fronte tecnico gli analisti guardano con speranza sulla formazione del pattern engulfing rialzista della seduta di giovedì, come auspicio per una possibile boccata di ossigeno dopo le vendite che dal 16 agosto avevano portato lo S&P 500 a perdere oltre il 18%. Così come sulla tenuta della media mobile a 200 periodi sul grafico settimanale.

In Europa, le discussioni sulle misure della Commissione europea per frenare l’impennata dei prezzi energetici, incluso un limite di prezzo dinamico temporaneo nei contratti di gas TTF, ha generato supporto sul mondo delle utilities e soprattutto sui prezzi del benchmark del futures TTF il quale scambia intorno ai €130 per MWh, in calo di quasi il 65% dai massimi di agosto. Interventi politici da una parte, livelli di stoccaggio e previsioni metereologiche dall’altra restano di supporto sui recenti cali ma l’evoluzione futura potrebbe trovare nuove incertezze su un’eventuale ripresa della domanda cinese. I maggiori flussi di GNL verso l’Europa sono infatti stati frutto di “dirottamenti” di fornitura asiatica verso l’Europa. Situazione che tuttavia potrebbe trovare nuove incertezze e riaccendere le preoccupazioni degli investitori nel futuro.

Le azioni europee si avviano verso un rialzo dopo il rally di lunedì, mentre i titoli asiatici hanno esteso il rimbalzo di Wall Street.  Nella giornata sono attese le aspettative ZEW tedesche, mentre negli Stati Uniti la produzione industriale per settembre sarà al centro dell’attenzione. Sono inoltre attesi gli interventi da parte del presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari. Sul fronte societario, Goldman Sachs, Netflix e J&J sono solamente alcuni dei nominativi attesi sul confessionale degli utili odierni.

 

Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.

Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.

Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l’esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.

I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l’accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.