Sorpasso per Rivian nel settore auto. In attesa dei dati odierni delle vendite al dettaglio.

Giornata piatta, di lieve correzione, sui listini americani in attesa della pubblicazione odierne sulle vendite al dettaglio. Le principali novità arrivano dalla Casa Bianca, con Biden che ha firmato la legge sulle infrastrutture – piano da 1 trilione di dollari per ammodernare le infrastrutture e l’accesso ad internet a banda larga – e il primo incontro (sebbene in videoconferenza) tra il presidente statunitense Biden e Xi Jinping. Il vertice ha voluto rimarcare l’obiettivo di evitare uno scontro tra le due superpotenze, per una questione di responsabilità. Restano tuttavia aperte le divergenze di opinioni sui temi quali le origini sulla pandemia di COVID-19, sulle regole del commercio e della concorrenza, sull’espansione dell’arsenale nucleare di Pechino e sulla sua crescente pressione su Taiwan.

La seduta di ieri ha visto forti guadagni, sui i titoli americani, per Meta (Facebook) che ha aumentato di circa $18.5 miliardi la propria capitalizzazione. Bene anche Rivian che ha visto ingrandire la propria capitalizzazione con circa nuovi $17 miliardi, superando ora la cinese BYD e diventando la quarta società automobilistica in tema di capitalizzazione, alle spalle di Tesla, Toyota e Volkswagen. Sul lato opposto troviamo Tesla, che nella seduta di ieri ha visto bruciare di circa $20 miliardi la propria capitalizzazione – tuttavia quest’ultima resta ancora al sopra del trilione.

Il fondo di investimento sovrano dell’Arabia Saudita (PIF) ha riportato ieri di aver quasi triplicato le sue esposizioni negli Stati Uniti, aggiungendo quote su Alibaba Group, Walmart e Pinterest. Nuovi acquisti sono stati effettuati anche su Just Eat Takeaway.com e Ballard Power Systems.

Riprendendo commenti da parte degli analisti di Reuters “Wall Street ha chiuso poco cambiata (la seduta di ieri) poiché l’aumento dei rendimenti dei Treasury ha intaccato l’appetito per i titoli tecnologici, ma ha aumentato l’interesse per i finanziari. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA di riferimento sono aumentati di quasi cinque punti base al massimo di tre settimane lunedì, poiché le società si sono affrettate a vendere il debito prima che la liquidità si assottigli durante il commercio festivo e in vista di una vendita da parte del governo degli Stati Uniti di nuove obbligazioni ventennali mercoledì.”

Proprio sull’andamento del ventennale americano continuiamo tuttavia ad osservare, da diversi giorni, rendimenti maggiori sul suo omologo trentennale.

Figura 1: Fonte: www.tradingview.com

A circa un mese di distanza dalla decisione di Unilever, di spostare la propria sede storica da Rotterdam a Londra, ieri è stato il turno per la storica Royal Dutch Shell. Mentre le società italiane si spostano ad Amsterdam – vedi Mediaset e David Campari – le società olandesi preferiscono emigrare nel Regno Unito. Ovviamente per motivi fiscali.

Per la giornata odierna attenzione alle pubblicazioni delle trimestrali per Vodafone, Vinci e Imperial Brands in Europa. Negli Stati Uniti Walmart e The Home Depot aprono il sipario sulle vendite delle grandi catene USA.

Sul fronte delle materie prime rimbalzo per il petrolio, attualmente scambiato sopra gli $80 a barile. Ieri il CEO di ENI Descalzi, in un’intervista a Bloomberg, ha riportato come il prezzo potrebbe raggiungere i $100. Questo si aggiunge alle stime di Bank of America sul greggio a $120 entro fine anno, nonché alle parole di Putin che un barile a $100 sia “sicuramente una possibilità”.

Scivolone per il Bitcoin, in una classica buy the rumors sell the news, dopo l’aggiornamento taproot, o forse invece, come in passato riportato su questi daily, causa della firma della legge sulle infrastrutture di Biden.  Buone notizie provengono da Goldman Sachs dove Damien Courvalin, Head of Energy Research & Senior Commodity Strategist, sostiene che Bitcoin sia meglio dell’oro come riserva di valore.

OIL

Prosegue la fase di accumulo per il petrolio, dopo la correzione dai massimi di fine ottobre. La tenuta dei livelli dei $76 sarà fondamentale, mentre al rialzo guardiamo sui massimi (ovvero quasi un +5% di upside). Non si osservano divergenze. Dall’andamento dei prezzi potremmo intravedere una fase di accumulo, in proseguimento del trend principale, ovvero rialzista. Da monitorare tuttavia il dato di domani sulle scorte di greggio americano.

AstraZeneca PLC

Rottura al ribasso, accompagnata con gap, del canale rialzista creatosi dai minimi crescenti di fine settembre. La prima discesa ha trovato supporto in area 8780, livello 50% di Fibonacci dallo swing 17 settembre – 9 novembre. Importante la tenuta del livello 8643 (media mobile giornaliera a 100 periodi e livello 61.8% di Fibonacci) per evitare nuovi test sulla media mobile a 200 periodi in area 8095.

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