Segnali nei cali dei mercati

Ultime correzioni dei mercati che portano alla luce la necessità di una maggiore scrematura delle nostre scelte di portafoglio.  L’era di investire passivamente su un mercato, nonostante il boom degli ETF degli ultimi anni, se da un lato assiste l’investitore nel processo di diversificazione dall’altro lo penalizza soprattutto sul versante dell’Alpha – recentemente di maggiore interesse.

Infatti, mentre il coefficiente beta misura l’attitudine di un titolo a variare in funzione del mercato (rischio sistematico), il coefficiente alpha esprime l’attitudine di un titolo a variare indipendentemente dal mercato (rischio specifico).

Con alcuni dei principali indici che viaggiano già in “bear market” e altri che invece si stanno pericolosamente avvicinandosi a tale pericolosa soglia, può essere utile cercare di meglio capire su cosa si sta investendo. A tal riguardo alcuni indicatori tradizionali ci possono aiutare a tal riguardo.

Per gli investitori di valore, il rapporto P/B è un metodo collaudato per trovare titoli a basso prezzo che il mercato ha trascurato. Gli investitori value, tra cui Warren Buffet, cercano le opportunità in cui ritengono che il mercato abbia valutato o prezzato erroneamente un’azione. Un rapporto P/B inferiore a uno potrebbe essere un indicatore di una società sottovalutata che il mercato ha frainteso.

A tal riguardo, dati Bloomberg, in data 15 Giugno troviamo ben 26 titoli dello S&P 500 scambiare con tale multiplo sotto l’unità.

Il settore finanziario mostra la maggiore presenza con ben 12 società, seguono i servizi di Comunicazione (5), Consumo Discrezionale (4), Beni di prima necessità (2) e con un solo titolo troviamo i Materiali, Sanitario e Tech.

Nel settore bancario scorgiamo in particolare tre importanti nominativi quali: Citigroup, Wells Fargo e Citizens Financial Group. Osservando i principali competitor nel settore: USB, MS, JPM, BAC notiamo subito come Citi presenta il valore più basso del campione.

Tuttavia, tale “economicità” del titolo è accompagnata da una minore redditività (misurata dal RoA), trovandosi anche qui in ultima posizione. Ben più interessanti le valutazioni di Well Fargo e Citizens Financial Group che riportano si un P/B<1 ma accompagnati da una redditività maggiore nel gruppo.

Interessanti invece le performance di Goldman Sachs e Invesco le quali oltre a presentare un P/B<1 mostrano un interessante redditività degli asset, accompagnata da una minore valutazione.

Settore finanziario che evidenzia quindi una maggiore pressione sulle valutazioni, nonostante un eventuale rialzo dei tassi d’interesse porterebbe ad un deciso miglioramento del margine di interesse netto (NII). Negli ultimi anni il settore bancario, per far fronte ai recenti rischi (Covid-19) è stato soggetto a maggiori stette sui requisiti patrimoniali, che hanno quindi appesantito il capitale sociale. Tuttavia, le preoccupazioni di un maggior rallentamento economico e di una correzione dei mercati che generi minori introiti nei servizi di capital market hanno avuto il sopravvento.

Giornata di giovedì 23 Giugno che vedrà inoltre il mercato bancario americano protagonista con le pubblicazioni degli Stress Test, dove si conoscerà la possibilità o meno degli istituti di procedere con la distribuzione dei dividendi e dei corposi piani di buyback azionari.

Tale situazione, tuttavia, necessità non di timori, ma di valutazioni attente per trovare la giusta occasione. Come Warren Buffet ha fatto investendo su Citi e Bank of New York Mellon?

Europa: Situazione simile è inoltre riscontrabile anche nel Vecchio Continente, con la bellezza di ben 129 titoli all’interno dell’Euro STOXX 600 che presentano – al 15 giugno – un P/B inferiore all’unità.

Anche qui il settore bancario ne fa da padrone con ben 29 titoli al suo interno (tra cui le italiane Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Unicredit). Segno, pertanto, di un mercato che a livello globale fatica a risalire la china dopo anni di sottoperformance generata da un tasso d’interesse negativo o prossimo alla zero nonché di strette patrimoniali.

 

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