Lo S&P 500 non è riuscito a mantenere il livello dei 5.500 dollari a causa delle forti prese di profitto nel tardo pomeriggio e dell’impennata del VIX. Una rotazione verso i titoli di valore (Value) ha visto gli stili momentum e Growth superati, con il Dow Jones che ha registrato la migliore giornata da un mese a questa parte, grazie alla sua maggiore esposizione ai settori finanziario, sanitario e industriale (la tecnologia pesa per circa il 19%). Ben otto settori su undici sono comunque saliti, mostrando un supporto sempre più ampio. Tuttavia, la chiusura negativa del settore tecnologico, che rappresenta il 32% dello S&P 500, ha frenato la corsa, trascinata al ribasso dalle vendite di Nvidia, Apple e Broadcom. Le prese di profitto su Nvidia hanno portato il titolo a cedere nuovamente la corona della prima della classe per market cap a Microsoft, superata anche da Apple, in una lotta serrata che rimarrà sicuramente al centro dell’attenzione.
La domanda più importante sui mercati non è la direzione, ma la leadership. Il settore tecnologico ha guidato più a lungo del previsto, ma la rotazione si sta lentamente consolidando con l’inizio dei tagli ai tassi e il miglioramento degli utili non tecnologici. Da inizio anno solo due settori, tecnologia e servizi di comunicazione, entrambi che ospitano molti dei titoli a grande capitalizzazione dell’intelligenza artificiale (AI), stanno sovraperformando il più ampio S&P 500. Mentre nel primo trimestre la crescita degli utili è stata guidata principalmente dai settori tecnologici, nel quarto trimestre la crescita degli utili sarà equamente distribuita tra i settori, sostenendo anche quelli non tecnologici.
Il prossimo catalizzatore importante sarà quindi l’inizio degli utili del secondo trimestre il 12 luglio.
Intanto la SEC lancia un avvertimento sulle società di “AI washing” come segno dei tempi. Recenti azioni di enforcement da parte degli Stati Uniti rappresentano probabilmente solo l’inizio di una stretta su quelle aziende che esagerano le loro capacità di intelligenza artificiale per attirare investitori. Dal mese di marzo, la Securities and Exchange Commission ha accusato tre aziende di “AI washing”, ossia di aver falsamente rappresentato l’uso di machine learning e altri strumenti. Gary Gensler, presidente dell’agenzia, ha avvertito più volte riguardo a dichiarazioni fuorvianti sulla tecnologia, definendo l’intelligenza artificiale “la tecnologia più trasformativa di questa generazione” ma anche potenzialmente capace di provocare una crisi finanziaria se usata in modo inappropriato.
Lo scorso 11 giugno, la SEC ha avviato un’azione legale contro il fondatore e l’ex capo di Joonko, una piattaforma di recruiting ora chiusa, che sosteneva di usare l’intelligenza artificiale per connettere aziende e candidati da background sotto-rappresentati, ma che in realtà non utilizzava le capacità di AI che dichiarava di avere. Anche altre due aziende hanno recentemente accettato di pagare una multa complessiva di 400.000 dollari per risolvere le accuse della SEC di aver fatto “dichiarazioni false e fuorvianti” sull’uso della AI.
In Giappone, l’inflazione è salita al 2,8%, sostenendo una graduale normalizzazione delle politiche monetarie. Tuttavia, l’inflazione core è scesa al 2,10%, il livello più basso da settembre 2022, rappresentando il nono mese consecutivo di flessione dell’indice. I PMI Composite giapponesi sono scesi a 50,0 rispetto al 52,6 di maggio, il dato più basso da dicembre 2023, trascinati al ribasso dall’attività dei servizi, contratta per la prima volta dall’agosto 2022, mentre il settore manifatturiero si è espanso a un ritmo più lento. La Banca del Giappone (BoJ) si trova in una situazione di incertezza sulle future mosse politiche, poiché non ci sono nuove prove che la pressione sui prezzi determinata dalla domanda sia forte. Nel frattempo, lo yen giapponese si è indebolito a circa 159 per dollaro, avvicinandosi al livello di 160 che aveva spinto le autorità a intervenire sui mercati valutari a fine aprile. Il governo giapponese è pronto a intraprendere ulteriori azioni contro i movimenti speculativi della valuta, mentre il Tesoro degli Stati Uniti ha aggiunto il Giappone a una lista di Paesi monitorati per potenziale manipolazione della valuta.