Rimbalzo post sell-off: il quadro resta incerto

La seduta di ieri è quanto mai emblematica di quanto abbiamo osservato in questi mesi: un price action contenuta, volatilità in compressione e le rare correzioni immediatamente ricomprate. È un mercato complesso, che resta sui massimi, di fatto evidenziando forza, ma che si sta indebolendo rispetto ai suoi “internals”. In questo senso basti pensare dei titoli quotati al NYSE solo il 25% scambia al di sopra della MM a 50 giorni.

La seduta di ieri ha visto una prosecuzione della flessione dei rendimenti dei titoli obbligazionari e soprattutto un rimbalzo molto tonico del mercato azionario, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Al pari della seduta precedente, la seduta ha visto movimenti generalizzati ma in questa circostanza al rialzo, a conferma di quanto il mercato fatichi a trovare una sua direzione pur restando sui massimi storici.

Ieri in Europa il settore minerario, tra quelli più colpiti da sell-off della giornata di ieri, ha guadagnato circa il 2%, dopo che BHP e Anglo American hanno annunciato numeri incoraggianti sulla produzione. Bene anche UBS, salita del 5.38%, insieme a Credit Suisse e Julius Baer, dopo aver registrato un rialzo notevole dell’utile netto del secondo trimestre, grazie alla crescita senza sosta del wealth management. Le stime di consenso danno gli utili delle aziende europee in crescita di circa il 100% su base annua.

Ieri in America bene IBM, salita dell’1,49%, grazie alla revisione al rialzo del target price da alcuni broker, dopo la pubblicazione di dati che mostrano una robusta crescita nel cloud e nel consulting da parte dell’azienda. La stagione delle trimestrali sta entrando nel vivo, con 41 aziende dell’S&P 500 che hanno pubblicato i propri risultati fino ad ora. Di queste, il 90% ha battute le stime degli analisti, secondo i dati Refinitiv, che prevede una crescita degli utili dell’S&P 500 del 72% per il secondo trimestre. Buoni infine i numeri di Netflix, che tuttavia ha mancato le stime degli analisti sul piano degli utili.

Sul piano macroeconomico oggi non sono attese notizie di particolare sul piano macroeconomico, mentre su quello degli utili oggi sono attesi i risultati per il secondo trimestre di Johnson & Johnson, Coca-Cola, Verizon, SAP e Novartis. 

TECHNICALS IN FOCUS

IWM

Dall’inizio di Maggio il Russell 2000 si muove in un trading range di circa 25 punti. Dopo la flessione di Lunedì, è evidente che il supporto chiave è in area $205, dove passa il supporto dei minimi degli ultimi due mesi, oltre alla MM a 200 giorni. Come altri indici azionari, IWM offre ora un’operatività da trading range e finchè non ci sarà una rottura a rialzo di area $235 o al ribasso di $205 è possibile operare nell’ambito di questi livelli. In ragione di ciò si raccomanda di opera nell’ambito di questi livelli in assenza di indicazioni più chiare sul piano grafico.

DJ30

Il rimbalzo di ieri ha migliorato significativamente il quadro tecnico del Dow Jones, dopo una correzione che aveva messo in focus una serie di supporti particolarmente significativi alla luce della forte flessione di Lunedì. A questo punto, solo una rottura decisa a rialzo di area 35.050 aprirebbe spazi di ulteriore crescita per il DJ30, che rappresenta forse l’indice azionario più significativo in questa fase, rappresentando il larga misura aziende che dovrebbero beneficiare delle riaperture e, in parallelo, essere maggiormente penalizzate da eventuali ritorni a forme di limitazione della libera circolazione delle persone. Il supporto chiave resta in area 33.200, minimo degli ultimi tre mesi. Anche in questo caso, siamo in operatività da trading range e siamo in attesa di segnali più chiari rispetto al trend futuro.

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