Rimbalzo in consolidamento, indici azionari ai primi test significativi

Un’altra seduta di forte rimbalzo, dopo quella di Mercoledì, sui mercati azionari globali. La dinamica dei prezzi, oltre all’analisi dei volumi per zone di prezzo, tende a confermare l’idea che i rialzi delle ultime 48 ore siano ricoperture di posizioni ribassiste, a conferma di quanto questo mercato azionario sia ad oggi tra i più forti mai osservati negli ultimi 30 anni.

Infatti, più che la formazione di nuovi massimi, ad impressionare è la forza generale con cui gli indici restano sopra i supporti di breve termine, assunto che quelli di medio termine non vengono testati dal mese di Novembre del 2020, circa un anno fa oramai. Sul piano della forza relativa, il Nasdaq100 è stato il primo a recuperare alcuni supporti dinamici, come la MM a 50 giorni, mentre gli altri, S&P500 e DJ30, sono in prossimità di questi livelli ma non li hanno ancora superati a rialzo. Un piccolo segnale di come la narrativa sui mercati non sia cambiata. 

Tale forza è peraltro sostenuta dalla statistica: nelle 8 occasione precedenti in cui l’S&P500 ha chiuso sette mesi consecutivi a rialzo i quattro mesi successivi sono stati caratterizzati in media da rendimenti positivi e bassa volatilità. Questo tipo di considerazione è fondamentale se inserita nell’ottica dell’ultimo trimestre dell’anno che ci aspetta.

Sul piano fondamentale, inoltre, gli investitori godono di buona visibilità su quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi. Le banche centrali sono orientate verso un “soft landing” sul piano delle politiche monetarie, l’evoluzione del quadro pandemico è in generale miglioramento e le riaperture di molte economie sono evidenti ed in costante miglioramento.

Gli elementi oggettivi di rischio ad oggi sono due: in primis, prezzi che scontano oramai pienamente i fondamentali economici. Secondariamente, l’evoluzione del quadro cinese e le sue possibili estensioni all’economia globale. In questo senso caso Evergrande non è in alcun modo assimilabile ad un “momento” Lehman Brothers in quanto, per quanto importante l’ammontare del debito, anche un default parziale su $300 miliardi, specie in un paese come la Cina, possono essere facilmente riassorbiti dal sistema economico.

La realtà è che ad oggi i mercati, azionari e delle materie prime su tutti, continuano ad esprimere una forza notevole e che l’aspettativa di crolli, più o meno, imminenti non ha fatto altro che generale rapide riprese di valore e la formazione di nuovi massimi.

TECHNICALS IN FOCUS

EURUSD

Nelle fasi di forti easing quantitativo, le dinamiche tra valute assumono i tratti di quella solitamente viene definita una “currency war”. Negli ultimi mesi, EURUSD ha più volte ritestato il supporto di area 1.1690 – 1.1660. Uscendo da una fase di lateralità, il cross potrebbe andare a rompere al ribasso tale livello e arrivare in area 1.1480, livello da cui potrebbero intervenire acquisti ma che, parimenti, potrebbe favorire un’estensione ulteriore del ribasso verso area 1.12 – 1.1170. L’RSI evidenzia una dinamica priva di trend che, generalmente, favorisce l’idea che possa essere la debolezza a prevalere.

BA

Buon recupero di forza di Boeing, che è andato a testare la trendline rialzista che congiunge i minimi crescenti che partono da Marzo 2020, nonostante la perdita del supporto dinamico rappresentato dalla MM a 200 giorni. Per quanto ad oggi ancora lontano, il primo vero livello a rialzo in focus è in area $270 e le potenziali successive estensioni del rimbalzo potrebbero essere verso area $300 e $350. L’RSI evidenzia segnali di accumulazione ma è altresì evidente che un cedimento sotto area $200 rappresenterebbe un evidente segnale di indebolimento del quadro grafico del titolo.