Rimbalzo dell’azionario. Oggi Powell al Congresso

Indici azionari tonici ad inizio settimana, dopo la flessione della seduta di Venerdì, che aveva evidenziato un minimo di ritorno di volatilità su tutte le asset class, dopo la riunione di politica monetaria della Fed. La seduta di ieri si è aperta all’insegna della flessione in Asia e in Europa ma, con l’apertura di Wall Street, tutti gli indici azionari hanno girato in positivo nel pomeriggio.

Il messaggio che arriva da queste prime sedute successive al meeting Fed è che, al netto di sedute in cui la volatilità inevitabilmente aumenta, il quadro resta di sostanziale stabilità per il mercato azionario: gli spazi di apprezzamento restano limitati ma l’assenza di alternative, e la compressione dei rendimenti del comparto obbligazionario, restano i principali fattori di sostegno a questo livello di prezzi. Sul piano del sostegno monetario per i prossimi mesi ieri sono arrivate anche le parole di Christine Lagarde, che ancora una volta ha sostenuto la necessità proseguire sul piano del sostegno monetario all’economia dell’eurozona.

In America ieri Dow Jones ed S&P500 hanno rimbalzato grazie al settore finanziario ed energetico, con gli investitori che sono concentrati sui titoli che beneficeranno dalla più ampia ripresa economica. Tutti gli 11 settori dell’S&P500 hanno chiuso a rialzo, con il settore energetico, il finanziario, l’industriale e il settore delle materie prime che hanno chiuso in deciso rialzo. Bene anche il settore della small caps, con il Russell 2000 che è avanzato di oltre un punto percentuale, e quello bancario, che ha risentito positivamente del rialzo dei rendimenti dei Treasuries.
Oggi l’attenzione è sulla pubblicazione degli indici PMI manifatturieri e dei servizi e sui dati sulle vendite immobiliari negli USA, in attesa di un round di dichiarazioni da parte di diversi funzionari Fed, tra cui il presidente Jerome Powell, che oggi interverrà al Congresso.

Sul piano generale, la sensazione è che i mercati resteranno piuttosto resilienti fintanto che i dati macroeconomici non mostreranno un’economia in eccessivo surriscaldamento: in questo senso, oggi i rendimenti dei titoli di stato, Treasuries in particolare, e il prezzo del petrolio rappresentano le migliori “proxy” del grado di inflazione potenziale che l’attuale fase del ciclo economico può sprigionare

TECHNICALS IN FOCUS

COPPER

Dopo la formazione dei massimi storici nella prima metà di Maggio, il rame è andato incontro ad una fase di distribuzione fino al raggiungimento del supporto compreso nel range 4.10 – 3.95. Su questo livello, i prezzi hanno configurato un pattern di inversione rialzista, con la formazione di un nuovo minimo intraday e la chiusura sopra l’apertura del giorno precedente. Questa fase di accumulazione è ancor più evidente se analizzata sul timeframe a 4 ore. L’RSI è andato in ipervenduto e la giornata di oggi sta confermando la ripresa dei prezzi. I target a rialzo sono in area 4.50, 4.70 e 4.87. Solo una flessione sotto il minimo recente di 4.07 invaliderebbe il segnale di inversione rialzista appena formatosi.

Daily

H4

BTC

L’incrocio a ribasso della MM a 50 giorni con quella a 200 rappresenta quella che in analisi tecnica viene definita “death cross” e definisce un quadro tecnico particolarmente debole per BTC in questa fase. Ciononostante, siamo di fronte ad un triplo minimo, con il primo che si è venuto a formare il 20 Maggio scorso. Nella formazione degli altri minimi l’RSI ha mostrato espansione rialzista e minimi crescenti, pattern tipico delle fasi di accumulazione. Questo triplo minimo ha un supporto chiave in area $29.700, livello al di sotto del quale l’estensione della correzione potrebbe farsi più profonda. Al rialzo Bitcoin presenta diversi livelli interessanti, il primo dei quali è in area $40.000. Successivamente il vero test di medio periodo sarebbe nel range $41.000 – $43.000, dove passa l’incrocio delle medie mobili.

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