Rimbalzi dei mercati

Proseguono gli acquisti sui mercati finanziari, con la quarta seduta consecutiva positiva per lo Stoxx 600 europeo e la seconda per quelli statunitensi. Europa che, nonostante le maggiori preoccupazioni, mostra maggiore interesse rispetto ai titoli americani e soprattutto il FTSE MIB registra da giovedì i maggiori rialzi rispetto ai principali listini mondiali.

In un contesto di eccessivo pessimismo e con i portafogli dei fondi maggiormente scarichi, le buone notizie tendono ad essere maggiormente di supporto. E proprio ieri queste non sono venute meno: dalle ottime notizie cinesi sul settore auto, al morale degli investitori tedeschi inaspettatamente migliorato in ottobre (pur rimanendo contenuto e vicino ai minimi di 14 anni), alle nuove misure d’emergenza da parte della Commissioni europea sulla crisi energetica, all’inversione del piano economico della nuova premier Liz Truss fino alle pubblicazioni degli utili americani. La strada al rialzo resta tuttavia ancora tortuosa e soprattutto instabile.

Come accennato, il ritorno alla propensione al rischio è migliorato questa settimana, con la maggior parte dei risultati degli utili aziendali del terzo trimestre pubblicati finora che hanno superato le aspettative. Tuttavia, ieri la price action degli indici americano ha mostrato ritirate dai massimi giornalieri, con i rendimenti obbligazionari che sono saliti dai livelli più bassi. A frenare l’umore le minacce di un’inflazione in crescita, di un aumento dei tassi di interesse e di una crescita in calo. I timori sull’inflazione hanno pesato sulle azioni dopo che il tasso di utilizzo della capacità produttiva degli Stati Uniti a settembre è aumentato di +0,2 a un massimo di 14 anni dell’80,3%, il che aumenta i rischi che le pressioni inflazionistiche rimangono elevate nel breve termine.

Il sentimento sulle azioni e sulla crescita globale tra i gestori di fondi intervistati da Bank of America Corp. mostra la piena capitolazione, aprendo la strada a un rally azionario nel 2023. La liquidità si è notevolmente deteriorata, con gli investitori che detengono circa il 6,3% dei loro portafogli in contanti, il più alto dall’aprile 2001, e con il 49% dei partecipanti sottopesato sul comparto azionario.

L’83% degli investitori prevede un peggioramento dei profitti globali nei prossimi 12 mesi.  In termini assoluti, gli investitori sono più rialzisti sul cash, assistenza sanitaria, energia e beni di prima necessità e più ribassisti su azioni, azioni del Regno Unito e dell’Eurozona, nonché obbligazioni. Le operazioni più affollate sono: long sul dollaro USA, short sulle azioni europee, long sugli asset ESG, long sul petrolio, short sui mercati emergenti/debito cinese e sulle azioni, nonché short sul debito e sulle azioni del Regno Unito.

Mercati che aprono oggi in territorio positivo, sulla scia del maggior umore generato dalle trimestrali di Netflix, il cui titolo in pre market vola del +14.38%. Trimestrali che hanno riportato un solido rapporto sugli utili per il terzo trimestre 2022 guidato in particolare da un aumento degli abbonati, passati a 223.1 milioni (rispetto ai 220.7 del secondo trimestre) e fatturato e utili superiori alle attese. Sarà nel futuro importante osservare l’evoluzione dell’implementazione del nuovo livello con supporto pubblicitario e delle restrizioni alla condivisione delle password, in termini di un mix di crescita degli abbonati e di accelerazione della crescita dei ricavi nel 2023.

Nella giornata odierna sono attese le letture finali sul livello di inflazione in Europa mentre negli Stati Uniti che gli avvii di abitazioni a settembre sono attese in calo, dopo il debole indicatore del mercato immobiliare NAHB pubblicato ieri.

Sul fronte dei discorsi sono attesi gli interventi da parte dei membri FOMC Kashkari ed Evans. I discorsi di questa settimana segnano l’ultima comunicazione della Fed prima del periodo di blackout che inizia sabato in vista della riunione di novembre.

Nel corso della notte verranno pubblicati i dati sul mercato del lavoro australiano, informazioni fondamentali per la Reserve Bank of Australia.

Sul fronte societario sono oggi attese le trimestrali per Tesla, IBM, Lam Research, Alcoa, ASML, Abbot, P&G e Alcoa per citarne alcuni.

 

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