La paura dell’inflazione sembra essere svanita in una sola seduta. Nonostante un rialzo dei mercati di oltre il 20% dai minimi di fine ottobre e con una solaa settimana di correzione nelle ultime 15, i mercati stanno cercando di rimbalzare, recuperando circa due terzi delle perdite registrate martedì. I commenti dovish del presidente della Fed di Chicago Goolsbee hanno contribuito a questo rimbalzo, mentre la natura ordinata della correzione (senza segni di vendite di panico) suggerisce che il mercato è ancora focalizzato sul cambiamento di rotta della Fed (anche se in modo meno aggressivo) e sul contesto di crescita degli Stati Uniti, insieme alle previsioni stabili di guadagno per il 2024.
Ieri, l’indice S&P 500 ha registrato un aumento del +0,96%, mentre il Nasdaq 100 è salito del +1,18%. I commenti accomodanti del presidente della Federal Reserve di Chicago, Goolsbee, hanno influenzato positivamente i rendimenti obbligazionari, favorendo gli investimenti in titoli azionari, sostenendo come dati leggermente più alti sull’inflazione per alcuni mesi rimarrebbero comunque coerenti con il percorso di ritorno all’obiettivo del 2% della Fed.
Un totale di 388 titoli dello S&P 500, rappresentanti circa due terzi delle azioni dell’indice, hanno chiuso ieri in rialzo. Uber ha guidato questa tendenza con un aumento di oltre il 14%, raggiungendo nuovi massimi storici, dopo l’annuncio di un piano di riacquisto di azioni del valore di 7 miliardi di dollari. Degli 11 settori dell’S&P, nove hanno chiuso in rialzo, trainati dai settori industriali XLI, servizi di comunicazione XLC e tecnologia XLK. Le azioni tecnologiche sensibili ai tassi sono tornate in auge, con NVIDIA (+2,4%), AMD (+4,2%) e Intel (+2,4%) che hanno registrato i maggiori guadagni.
Nvidia continua a essere al centro dell’attenzione, sorpassando non solo Amazon ma anche Google, portando la sua capitalizzazione complessiva a circa 1.825 miliardi di dollari. Solo dall’inizio dell’anno, il valore dell’azienda è cresciuto di circa 636 miliardi, ovvero circa il 75% dell’intera capitalizzazione del nostro FTSE MIB. Con l’avvicinarsi della presentazione dei conti tra circa una settimana, l’anticipazione cresce costantemente. Nonostante i multipli forward siano attualmente elevati, essi si collocano a livelli inferiori rispetto alla media nel periodo da ottobre 2022 ad oggi. Il rapporto P/E si attesta a 36,8x rispetto a una media di 41,9x, l’EV/EBITDA a 29,1x contro una media di 44,9x, il P/FCF a 104,2x contro una media di 124,2x, e l’EV/EBIT a 31,7 contro una media di 36,4x. L’unico multiplo che registra un aumento è il rapporto P/S, che si posiziona a 20,4 xrispetto a valori precedenti di 17,7x.
L’Oracolo di Omaha, Warren Buffett, ha deciso di ridurre le sue posizioni in Apple, secondo i documenti. La società ha tagliato addirittura del 78% le sue partecipazioni nel produttore di stampanti e PC HP, vendendo quasi 80 milioni di azioni nel quarto trimestre. Inoltre, ha ceduto il 32% della sua partecipazione nella società di media Paramount Global, con la vendita di 30,4 milioni di azioni. Berkshire Hathaway non ha segnalato alcun nuovo investimento nel quarto trimestre del 2023, anche se ha incrementato le sue partecipazioni nell’operatore radio satellitare SiriusXM e nelle major petrolifere Chevron e Occidental Petroleum. Questa mossa riflette un alleggerimento nelle tecnologie e nelle comunicazioni dopo un forte rally, con un’inclinazione verso il settore energetico che suggerisce potenziali indicazioni di una rotazione settoriale. Berkshire Hathaway, attualmente l’ottava società al mondo per capitalizzazione complessiva, con un valore di circa 865 miliardi di dollari, ha mantenuto una crescita costante in borsa dal 2016. Dal 1976, ha generato una performance negativa annua solo in sette anni su 45 (se sei anni se il prezzo è aggiustato per i dividendi).
La crescita di Bitcoin continua senza mostrare segni di arresto, con il suo prezzo che supera i 50.000 dollari e il valore complessivo che oltrepassa la soglia di 1 trilione di dollari per la prima volta dal dicembre 2021. Da dicembre 2022, Bitcoin ha aggiunto circa 700 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di mercato. Inoltre, per la prima volta dall’aprile 2022, la capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute ha superato i 2.000 miliardi di dollari. Il Bitcoin è tornato in grande stile, e negli ultimi due anni, le criptovalute hanno aggiunto circa 1.300 miliardi di dollari di valore complessivo. L’attenzione del settore si concentra ora sul prossimo halving di Bitcoin, previsto tra circa 63 giorni. Questo evento, che si verifica approssimativamente ogni quattro anni, riduce a metà la ricompensa per i miner di Bitcoin, potenzialmente influenzando l’offerta e la domanda della criptovaluta. Inoltre, si guarda con interesse all’eventuale approvazione di un ETF su Ethereum, che potrebbe rappresentare un passo significativo nella legittimazione delle criptovalute nei mercati finanziari tradizionali.