Resta sempre la cautela sui mercati

Seduta di rimbalzo quella di ieri sui mercati azionari, con la propensione al rischio ritornata nuovamente protagonista tra gli investitori. Presto per confermare un cambio di rotta, ma sicuramente un’importante boccata d’ossigeno pensando che solamente venerdì avevamo rischiato di vedere lo S&P 500 chiudere in territorio di recessione.

Decisi acquisti in Europa, con tutte le principali piazze finanziarie in territorio positivo e superiori al punto percentuale di rendimento. Milano chiude con un illusorio 0,17%, “penalizzata” dagli stacchi di dividendo. Ben 19 titoli del FTSE MIB hanno infatti ieri staccato dividendi con Generali Assicurazioni che vanta l’assegno più generoso di questo round, pari a circa 1,7 miliardi di euro. Gli altri titoli sono: A2a, Amplifon, Atlantia, Azimut, Banca, Bper, Diasorin, Eni, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa Sanpaolo, Inwit, Italgas, Moncler, Pirelli, Recordati Tenaris e Unipol.

Seduta di rialzo anche per Wall Street con lo S&P500 che ha chiuso in rialzo dell’1,86%, con guadagni in ogni settore. Il Nasdaq 100, ad alto contenuto tecnologico, ha aggiunto l’1,68% mentre il Dow Jones un deciso 1,98%. Brilla il settore bancario, in rialzo di oltre i 3 punti percentuali, grazie all’aumento delle aspettative sui margini di interesse da parte di JPMorgan. Dopo essere quindi sceso oltre il 20% il titolo bancario riesce a far venir meno i timori ciclici del settore enfatizzando i vantaggi dei rialzi dei tassi d’interesse. Notizia che evidenzia quanto piccole notizie possono muovere il sentiment dei mercati, in un periodo caratterizzato da eccessivi sbalzi di umore. Oggi a conferma di tale affermazione osserviamo il calo del tecnologico dopo il warning di Snap.

E pensare che nella seduta di ieri non abbiamo assistito solamente a buone notizie. Ad iniziare dalle notizie cinesi, con i casi di Covid che hanno fatto registrare un nuovo incremento, facendo così ritardare le speranze di un rapido ritorno alla normalità e quindi di un deciso allentamento alle pressioni sulle catene di produzione e distribuzione globali. Preoccupazioni che sono state successivamente sollecitate con i vari commenti americani a supporto di Taiwan e degli accordi Indo-Pacifico, visti principalmente in contrapposizione al blocco di Pechino. Le parole del presidente del FMI Kristalina Georgieva hanno successivamente messo in guardia i mercati per un’eventuale revisione al ribasso sulle stime del Pil Mondiale, mentre la BCE ha confermato l’addio al periodo di tassi a zero entro fine settembre. Se a questo aggiungiamo le pubblicazioni delle trimestrali, avvenute durante la seduta, dei titoli cinesi Xpeng e Niu Technologies non ottimali, la chiusura in positivo risulta essere un importante traguardo.

Giornata odierna che metterà alla prova la tenuta stessa del rimbalzo, grazie alla lettura dei PMI flash dell’area dell’euro e degli Stati Uniti. Con le interruzioni delle forniture e dell’aumento dei prezzi sarà interessante osservare l’evoluzione del settore manifatturiero.

Intanto i mercati aprono in calo sia in Europa che sui futures statunitensi, dopo la discesa dei mercati asiatici a seguito delle revisioni al ribasso sulle stime di crescita cinese da parte di UBS e JPMorgan. Tecnologico che, se da una parte beneficia delle trimestrali di Zoom, in rialzo grazie alle revisioni positive per l’anno fiscale in corso a seguito della tendenza del lavoro ibrido, dall’altra registra forti pressioni dopo che Snap (-30 in pre market) ha presentato un sostanziale downgrade delle sue aspettative.

Forti movimenti sono stati registrati sull’euro, con la coppia EurUsd in prossimità dei 1.07. Le parole della Lagarde e Villeroy hanno portato acquisti sulla moneta unica, evidenziando un consenso all’interno della Bce e soprattutto la presenza di una roadmap. Sembra quindi finito il periodo di incertezza e data dipendente della Bce.

ESG: dopo l’esclusione di Tesla dal paniere ESG dello S&P 500 il comparto ritorna nuovamente all’attenzione, in attesa della votazione di domani su una bozza di nuove regole. Si fa sempre maggiore il tema del greenwashing e la Sec ha l’obbligo di affrontarlo, tenendo in considerazione come, stando ai dati Morningstar, il patrimonio globale dei fondi sostenibili ammontava a 2,77 trilioni di dollari alla fine del primo trimestre del 2022, in aumento rispetto a 1 trilione di dollari nel 2019.  Intanto scatta la prima multa ESG, a pagarla BNY Mellon, la quale ha accordato un versamento di 1,5 milioni di dollari per errori e omissioni di informazioni su criteri ESG nei suoi fondi di investimento.

Giornata che vedrà le pubblicazioni negli Stati Uniti in particolare per Intuit, NetEase, Agilent, AutoZone, Best Buy, Trip.com. Ralph Lauren, Nordstrom, Autohome, Toll Brothers, Canadian Solar e Abercrombie & Fitch Company. In Europa in particolare CTS Eventim, Electrocomponents, HomeServe, Big Yellow e MFT (ex Mediaset)

Criptovalute: Seduta di correzione quella di ieri sul mondo delle criptovalute, nonostante il rialzo del mercato azionario. La capitalizzazione complessiva ha visto bruciare circa 43 mld di dollari in 24 ore, passando dai circa $1.303 miliardi a circa $1.260 mld, dati coinmarketcap.

Dopo Gucci anche Balenciaga ha riportato l’accettazione di pagamenti in Bitcoin ed Ethereum, un deciso segnale del supporto del mondo fashion all’intero settore, dal metaverso, agli NFT fino a bitcoin.

Intanto perfino gli organizzatori del World Economic Forum di Davos si aggiornano ai nuovi tempi riportando come sono a lavoro per rendere il forum disponibile anche sul metaverso. Accenture e Microsoft sarebbero state contattate per la costruzione del nuovo mondo virtuale. Un deciso segnale di come le nuove aziende guardino sempre con maggior interesse ad un mercato in continua espansione.

 

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