Rendimenti in salita, prosegue la correzione

Dopo il timido rimbalzo del mercato azionario nella seduta precedente a quella di ieri, un nuovo rialzo dei rendimenti dei titoli di stato ha messo ieri sotto pressione il mercato azionario, in particolare la parte legata al settore tecnologico, con il Nasdaq che ieri ha chiuso con un ribasso superiore al 3%. 

Indipendentemente dalle valutazioni sulla sensibilità dei diversi settori industriali alla variazione dei tassi d’interesse, è evidente come le parole di Powell non siano state sufficienti a rassicurare gli investitori circa la dinamica dell’inflazione, soprattutto nel medio periodo. In questo senso, è molto probabile che la riapertura di molte economie creerà un eccesso di domanda rispetto all’offerta in diversi settori (trasporti, turismo, tempo libero e consumi non di base), causando un aumento dei prezzi. Per il momento, l’idea che questo rialzo dei prezzi sia destinato ad essere temporaneo non convince gli investitori che, a questo punto, continuano a preferire i settori ciclici, meglio posizionati per intercettare questa potenziale dinamica futura.

Nella mattinata europea di ieri, il settore automobilistico ha trainato il Dax verso un nuovo massimo storico, insieme all’ EuroStoxx50. Prima di chiudere in negativo del 2.5%, ieri Volkswagen aveva messo a segno un rialzo molto importante, consolidando la posizione di società a più alta capitalizzazione dell’indice tedesco, dopo aver superato SAP nella giornata di ieri. Bene ieri Credit Suisse, salita del 2.5%, dopo aver annunciato la ristrutturazione delle attività di asset management, al centro di indagini da parte dei regolatori per alcune operazioni con società esterne successivamente fallite. 

Successivamente, con l’apertura di Wall Street, l’aggravarsi della correzione degli indici americani ha spinto al ribasso tutto il mercato azionario, la cui correzione è stata esasperata dalla decisa flessione del Crude Oil. 

Seduta difficile anche in Asia, con i principali indici della regione che hanno seguito la flessione degli indici americani, in un clima che si fa sempre più cauto per gli investitori. Sul piano macroeconomico, con l’eccezione delle vendite al dettaglio in Canada, non sono attesi dati rilevanti in uscita

TECHNICALS IN FOCUS

ETH

Sul grafico a 4 ore, ETH sta continuando a consolidare sopra area $1.700, in un movimento che sembra di accumulazione dopo aver tentato di rompere sopra area $1.900 ed essere stata respinta. La compressione di volatilità potrebbe essere prodromica un movimento di breakout verso area $1.800, $1.900 e $2.000, alla luce di una pressione rialzista che non sembra accennare a ridursi. Una possibile correzione sotto i $1.700 aprirebbe scenari di un ulteriore estensione del ribasso verso area $1.600 e potenzialmente verso area $1.450. 

FUNDAMENTALS IN FOCUS

American States Water: Dividend King del settore idrico nel comparto Utilities

Da molti anni è noto il tema della progressiva riduzione della disponibilità di acqua sulla terra. Per questa ragione, è naturale, quindi, che gli investitori considerino l’acquisto di società coinvolte nella gestione dell’acqua. In questo comparto esistono sono molte aziende con un’esposizione a questo business, come quelle che gestiscono le utenze idriche. Le altre mediamente sono aziende sono impegnate nella purificazione dell’acqua.

American States Water è una utility che opera mediante due business unit: Utilities, che provvede principalmente alla fornitura di acqua e di una parte di fornitura di elettricità, e Services, che fornisce servizi per il reflusso dell’acqua in diverse zone degli Stati Uniti. 

American States Water ha sede in California, dove gestisce gran parte della sua attività nei servizi idrici. L’unità servizi della società si estende su diversi stati degli Stati Uniti e la società rientra anche nella classe dei Dividend Kings, il che significa che ha un track record di oltre 50 anni di aumento dei dividendi.

American States Water ha riportato i risultati del quarto trimestre il 22 febbraio scorso, con utili per azione che sono aumentati da $0,45 nel quarto trimestre 2019 a $0,54 nel quarto del 2020, mentre i ricavi per il quarto trimestre sono cresciuti del 9,9% su base annua, fino a $124,2 milioni. Nel complesso, l’azienda sta continuando a gestire bene l’ambiente post Covid-19 grazie ad un modello di business molto stabile e centrale per i servizi alla società.

Tra il 2011 e il 2020, American States Water ha aumentato i suoi utili per azione a un tasso di crescita del 7,6% annuo. L’azienda è riuscita ad aumentare la propria redditività anche durante l’ultima crisi finanziaria, quella del 2008 – 2009, il che dimostra che la redditività di American States Water non è ciclica quanto piuttosto strutturale. Per queste ragioni non ci si attende che la società soffra degli effetti della pandemia o di eventuali ricadute economiche correlate al Covid, vista la natura essenziale del servizio che offre ai consumatori, indipendentemente dallo stato dell’economia generale.

La dinamica del business di American States Water molto probabilmente continuerà a crescere ad un ritmo contenuto, in quanto le autorità regolatorie consentiranno all’azienda di aumentare le tariffe solo nel tempo e gradualmente, al fine di incoraggiare gli investimenti per progetti di crescita e manutenzione. L’azienda sta costruendo la sua attività di servizi ottenendo contratti per servizi per il reflusso dell’acqua in ulteriori stati americani. Tali contratti durano mediamente 50 anni ciascuno, garantendo quindi rendimenti e flussi di cassa molto stabili per un futuro molto lontano nel tempo.

Il titolo offre in dividend yield di poco superiore all’1.3% ma scambia intorno a 31 volte gli utili correnti, al di sotto della media degli ultimi 3 anni, a conferma del buon potenziale intrinseco del titolo. In aggiunta ASW presenta un track record di 66 anni consecutivi di aumento dei dividendi.

 

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