Rally globale: S&P500 e Nasdaq ritoccano i massimi

Dopo la chiusura del miglior mese di Novembre di sempre, ieri abbiamo assistito ad un’altra giornata positiva sui mercati azionari, in quello che oramai è un rally globale, con Wall Street che è andata a ritoccare i massimi storici precedenti, in larga misura sulla base delle notizie incoraggianti sul fronte del vaccino. Nel complesso, diversi analisti si attendono una chiusura di anno nel segno del consolidamento dei guadagni degli ultimi mesi, piuttosto che un’estensione ulteriore del rally.

I titoli europei ieri hanno iniziato il mese in tono positivo, spinti dall’ottimismo sul fronte dei vaccini, che rafforza le possibilità di ripresa economica, nonostante i dati sui PMI hanno mostrato che le restrizioni in Francia e in Italia hanno rallentato l’attività manifatturiera nel mese di Novembre. Sul fronte della Brexit, fonti diplomatiche riferiscono che l’Unione Europea adotterà misure di emergenza oggi o giovedì, se non sarà in grado di raggiungere un accordo con la Gran Bretagna. Il ministro britannico che si occupa dell’accordo di divorzio, Michael Gove, ha affermato che i colloqui sono ancora bloccati su alcuni punti specifici. 

In America, l’S&P500 e il Nasdaq hanno ritoccato i nuovi massimi storici sulle speranze che un vaccino sia disponibile a breve e su dati manifatturieri cinesi, superiori alle aspettative, che alimentano la speranza di una più rapida ripresa economica. Gli investitori stanno monitorando attentamente gli sviluppi di diversi importanti candidati al vaccino, oltre all’inizio delle forniture a livello mondiale alla luce delle richieste d’autorizzazione per l’uso d’emergenza. In questo senso, Pfizer è salita del 2.87%, dopo che il gruppo farmaceutico e il partner tedesco Biontech hanno richiesto all’EMA l’autorizzazione d’emergenza per il proprio vaccino. Il testa a testa in questo momento è con Moderna, che ieri invece ha chiuso ieri a ribasso del 7.68%. In generale, tutti i principali settori dell’S&P ieri hanno chiuso a rialzo, in particolare il comparto energia e quello finanziario. 

Nella notte asiatica gli indici azionari si sono mossi limitatamente, nonostante il dato positivo relativo al PIL australiano, uscito a rialzo del 3.3%, in aumento rispetto alle stime di consenso (2.6%).

Sul piano macroeconomico, oggi è atteso il dato sulla disoccupazione in Europa, le previsioni buste paga per i privati negli Stati Uniti e le scorte settimanali di petrolio.

TECHNICALS IN FOCUS

AAPL

Dopo i massimi storici di Settembre, Apple è andata in distribuzione, andando a fare un minimo in area $110. La rottura a rialzo della trendline ribassista, che congiunge i massimi decrescenti, è un segnale di forza del titolo, che ora guarda ad area $125, $130 ed infine ad area $140. Sul piano dei supporti, l’area $110-105 rappresenta il principale livello per la tenuta del rimbalzo in essere. Diversamente, potremmo assistere ad un estensione del ribasso almeno fino ad area $100. L’RSI sopra area 50 conferma la ripresa di un’impostazione costruttiva del titolo, anche in ragione dell’aumento della volatilità nel breakout di area $120.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

DuPont: outlook solido per la ripresa economica

DuPont de Nemours (DD) è la società risultante di un lungo elenco di fusioni e spin-off che si sono verificati nel corso degli anni, in eredità di quella che era Dow DuPont. La società è stata suddivisa nel 2019 in tre nuove realtà, con DuPont che è diventata la principale ed ha ereditato larga parte del business preesistente. Attualmente il titolo scambia vicino al suo massimo delle ultime 52 settimane e l’outlook è a questo punto decisamente più solido per i prossimi mesi. 

DuPont è una società leader mondiale nel segmento dei materiali di base: l’azienda serve una vasta gamma di mercati, tra cui il settore sanitario, quello degli impianti idrici, l’edilizia, i trasporti, la sicurezza alimentare, quella dei lavoratori e l’elettronica d’impresa.

DuPont ha registrato una performance modesta quest’anno, sebbene il titolo abbia recentemente superato il suo massimo precedente alla diffusione del Covid-19. Il titolo ha perso circa il 50% della sua capitalizzazione di mercato nel sell-off di Febbraio-Marzo ma dai minimi il titolo è raddoppiato e ha riguadagnato quanto perso durante la prima ondata della pandemia. La società stima una lieve flessione dei ricavi per il 2020 e ad oggi scambia ad una capitalizzazione di mercato vicina ai $50 miliardi.

DuPont ha riportato i risultati per il terzo trimestre il 29 ottobre scorso e i risultati sono stati migliori del previsto sia sul fronte dei ricavi che degli utili. Il fatturato nel Q3 è stato pari a $5,1 miliardi, in calo del 6% su base annua, con alcuni settori che hanno sovraperformato rispetto ad altri segmenti più tradizionali. L’Asia ha mostrato una buona tenuta mentre la flessione maggiore c’è stata negli Stati Uniti ed in Europa. La società ha affermato di aspettarsi un fatturato di poco più di $ 20 miliardi per il 2020, oltre ad un utile per azione compreso tra $3,17 e $3,21.

Le prospettive di crescita di DuPont sono ora piuttosto solide rispetto ad inizio anno, con una crescita attesa degli utili nell’ordine del 7% annuo per i prossimi cinque anni e con un rimbalzo dei ricavi che dovrebbe essere piuttosto significativo nel 2021, anche se ci attendiamo una certa volatilità in questo senso. In aggiunta, la società dovrebbe presto lanciare un programma di riacquisto di azioni propri.

Sul piano della valutazione, oggi DuPont scambia a circa 16 volte gli utili del 2020, in linea con quella che è la sua media storica. Sulla base della valutazione attuale ci si attende un rendimento nell’ordine dell’8% nei prossimi cinque anni, costituiti da un dividend yield dell’1,8% e da una crescita annua dell’utile per azione del 7%.

DuPont resta un titolo esposto alla volatilità e all’andamento del ciclo economico. Detto ciò la recente performance, oltre alla rottura a rialzo della media mobile a 200 giorni, ci fa ritenere che il titolo possa essere in condizione di intercettare la ripresa economica dei prossimi anni. Il titolo resta un’ottima opportunità per gli investitori che puntano e generare rendimenti sia dai dividendi crescenti attesi, sia da una ripresa del ciclo economico generale.

 

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