Nuova settimana che sembra partire con un maggior buon umore.
Dopo la correzione dei mercati azionari alle pubblicazioni mensili sul mercato di lavoro statunitense di venerdì, gli investitori sembrano comunque, a freddo, non voler modificare le loro aspettative sulla prossima decisione di politica monetaria, con un rialzo di 50 pb ancora favorito.
Buon umore che risulta essere inoltre stato favorito dall’allentamento cinese alla sua stringente politica Zero-covid così come dalla decisione dell’Opec+ di proseguire, al momento, nella sua politica di tagli alla produzione senza ulteriori nuove modifiche. Oggi entrano in vigore le nuove sanzioni G7/UE all’acquisto di petrolio russo così come di un suo potenziale prezzo massimo. Con un prezzo del greggio in calo da giugno sulla scia dei timori di rallentamento economico, l’incertezza russa ne incrementa la sua insicurezza. Comprensibili, pertanto, la decisione del cartello di attesa, anche alla luce del recente strappo tra Washington e Riyadh dopo la passata risoluzione.
Sanzioni europee, che alla luce della decisa divergenza di interessi, convergere sul divieto sulla maggior parte delle importazioni marittime di greggio russo, così come di impedire di utilizzare i servizi di spedizione o assicurazione della regione per gli acquisti di petrolio russo, a meno che non lo faccia al di sotto di un prezzo massimo di 60 dollari al barile.
Resta ancora incerto l’effetto sanzionatorio. Il tetto riguarda infatti il petrolio russo destinato a Paesi terzi come Cina, India e Turchia. Il tetto rimane significativamente al di sopra di quello a cui viene venduto oggi gran parte del petrolio russo, sottolineando che il G7 non è pronto a introdurre un tetto che potrebbe ostacolare in modo significativo le esportazioni di petrolio russo. Come Bloomberg riporta, citando dati Argus Media, il tetto massimo di prezzo è comodamente al di sopra dei 50 dollari a cui viene attualmente scambiato il greggio di punta del Paese, il cosiddetto Urals. Tuttavia, Mosca ha dichiarato che preferirebbe tagliare la produzione piuttosto che vendere petrolio a chiunque adotti il limite di prezzo.
Nella settimana, banche centrali sotto i riflettori con la Reserve Bank of Australia, la Bank of Canada e la Reserve Bank of India che prevedono di aumentare i tassi di interesse. Entrano invece nel periodo di blackout i membri del FOMC, in attesa del prossimo incontro atteso il 14-15 dicembre, mentre in Europa la Bce è attesa entrarci questo giovedì, offrendo ancora alcuni ulteriori spunti.
Nella settimana gli investitori statunitensi potranno continuare a monitorare l’evoluzione sullo stato di salute della propria economia. Tra le principali uscite attese si evidenziano le letture PMI non manifatturiero dell’ISM, attesa nella giornata, le quali sono attese riportare un ulteriore rallentamento. Anche i dati sull’indice dei prezzi alla produzione di venerdì saranno al centro dell’attenzione al fine di monitorare eventuali cali generale delle pressioni inflazionistiche. Altre letture riguardano gli ordini di fabbrica (lunedì), la bilancia commerciale (martedì) e il sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan (venerdì), con particolare attenzione alla lettura delle aspettative di inflazione a cinque anni.
In Europa, l’attenzione si sposta dall’inflazione della scorsa settimana alla crescita. I dati finali del PIL del terzo trimestre, attesi per mercoledì, dovrebbero confermare il rallentamento dell’economia dell’area. Con le pressioni inflazionistiche ancora decisamente elevate, le vendite al dettaglio di ottobre, attese per la giornata odierna, offriranno un deciso termometro sulla propensione al consumo delle famiglie, così come gli ordini di fabbrica tedeschi, attesi per domani, in grado di captarne l’evoluzione a monte. Altri dati da seguire riguardano il Global S&P Services PMI (attese per la giornata odierna) per le principali economie, la bilancia commerciale della Francia (mercoledì).
Nel Regno Unito settimana leggera con le letture odierne sui PMI finali, le vendite al dettaglio, attese per domani, e l’indice dei prezzi delle case mercoledì.
In Cina, i nuovi dati commerciali di novembre dovrebbero mostrare che sia le esportazioni che le importazioni si sono contratte per il secondo mese consecutivo, aggravando i timori di un rallentamento dell’economia mentre le autorità stanno valutando di allentare le rigide regole di blocco. Inflazione sotto i riflettori con le letture dell’indice dei prezzi alla produzione e al consumo. In Giappone, i riflettori saranno puntati sulle partite correnti di ottobre e sul risultato finale del PIL del terzo trimestre.
Al di là del focus sul petrolio e sui tassi di interesse, i principali rapporti sugli utili per la prossima settimana includono aggiornamenti da Broadcom, AutoZone, Costco, Manchester United, Game Stop, Chewy e Lululemon. Una settimana intensa di eventi aziendali include incontri con gli investitori chiave per Southwest Airlines e Glencore, oltre a un’ondata di aziende tecnologiche e dei media che partecipano alla UBS Global TMT Conference.
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