Principali appuntamenti della settimana: Battaglia sul tetto del debito, dati economici cruciali e conferenza sviluppatori Microsoft

Era dalla settimana del 27 marzo che tutti i principali indici americani (S&P 500, Nasdaq 100, Dow Jones e Russell 2000) non chiudevano contemporaneamente la sessione settimanale in verde. Sei settimane di avvicendamenti, con il tecnologico Nasdaq 100 a dominare la scena e il più rappresentativo paniere dell’economia americana, il Russell 2000, a inciampare in più occasioni in un oceano di incertezze: tra un’inflazione persistente, tassi di interesse incerti, fallimenti bancari, timori di recessione e un sentimento dei consumatori depresso, senza poi dimenticare il tetto del debito con il relativo rischio di un default o declassamento del credito degli Stati Uniti.

Eppure, nonostante una settimana positiva alcuni sassolini, per lo più evidenziati nella seduta di venerdì, sono rimasti nelle scarpe degli investitori. I negoziati sull’innalzamento del limite massimo sul debito pubblico americano, principale volano degli acquisti nella settimana, ha portato a vendite venerdì dopo che la Casa Bianca e i repubblicani del Congresso hanno raggiunto un punto morto nei negoziati. Domenica, sia il Presidente Biden che lo Speaker Repubblicano alla Camera McCarthy si sono scambiati tweet polemici, mettendo in evidenza le notevoli divergenze tra le due parti per raggiungere un accordo, nonostante un nuovo incontro sia previsto nella giornata. Tuttavia, le perdite di venerdì sono state contenute, suggerendo che i mercati mantengono ancora fiducia nell’eventuale raggiungimento di un accordo.

Nuovi segnali di indebolimento della spesa dei consumatori sono pervenuti dalle trimestrali della scorsa settimana. In particolare, le azioni di Foot Locker sono crollate del 27% dopo che l’azienda ha dichiarato che la riduzione dei rimborsi fiscali e l’aumento dei prezzi di benzina, cibo e affitti stanno danneggiando la capacità dei suoi clienti di spendere in beni discrezionali. Tendenza che viene ad essere rimarcata anche da Home Depot, Target mentre Walmart cresce grazie alla sua maggiore esposizione verso i generi alimentari (pari a circa il 60% del suo fatturato). Con le crescenti prospettive di un rallentamento emergente, il destino dell’economia ricadrà maggiormente sulle spalle larghe del consumatore. I dati pubblicati martedì hanno mostrato che le vendite al dettaglio statunitensi di aprile hanno registrato il primo rialzo da gennaio, ma l’espansione mensile dello 0,4% è ancora inferiore al dato atteso dello 0,7%. I consumatori hanno anche continuato ad abbandonare la spesa per i beni a favore della spesa per i servizi, come i ristoranti, la salute e la cura della persona. Con l’arrivo dell’estate la domanda repressa a causa della pandemia per le spese per il tempo libero, i viaggi e l’intrattenimento potrebbero essere una nuova fonte di sostegno. Il settore dei consumi è soggetto a pressioni al ribasso, evidenziate dal rapporto tra il settore retail XRT e lo S&P 500 che segna un nuovo minimo di un anno. Questa situazione amplifica le preoccupazioni riguardo a un rallentamento economico che continua a influenzare i mercati.

Nel frattempo, l’emergere di minimi crescenti nel sentiment dei consumatori americani offre una prospettiva positiva per l’evoluzione potenziale del ciclo economico.

Le azioni delle banche regionali sono crollate venerdì, chiudendo tuttavia la settimana in profitto, dopo che il Segretario del Tesoro Janet Yellen ha dichiarato che potrebbero essere necessarie altre fusioni. Le crescenti inquietudini riguardo alle banche regionali hanno spinto le autorità di regolamentazione ad affrontare situazioni complesse, come la possibilità di consentire alle principali banche statunitensi di espandersi ulteriormente. Sono emerse proposte per le “eccezioni al rischio sistemico”, che avrebbero consentito alla FDIC di garantire i depositi non assicurati delle banche, mentre sono state avanzate anche idee riguardo garanzie generalizzate sui depositi. Si teme che se questa situazione non venisse controllata, potrebbe degenerare, portando a una possibile trascuranza delle politiche tradizionali per fronteggiare la crisi. Un altro argomento di dibattito scottante riguarda le vendite allo scoperto dei titoli bancari. Nel 2008, il divieto di vendite allo scoperto è durato solo tre settimane e molti hanno sostenuto che le restrizioni non solo non erano necessarie, ma avevano anche un impatto negativo sulla qualità e sulla stabilità del mercato.

In tale contesto, gli ultimi dati settimanali dell’American Association of Individual Investors (AAII) hanno mostrato che il sentimento degli investitori individuali è ancora a livelli depressi. La percentuale di investitori individuali che sono ottimisti sulle aspettative di mercato a breve termine è del 22,9%, in calo rispetto al 29% della scorsa settimana. La percentuale di investitori ribassisti è leggermente diminuita rispetto alla settimana precedente, attestandosi al 39,7%, ma resta comunque ben al di sopra della media di lungo periodo.

Anche l’ultimo sondaggio tra i gestori di fondi globali della Bank of America ha mostrato che le allocazioni alle obbligazioni sono al massimo degli ultimi 14 anni, con livelli di liquidità fino al 5,6% a fronte di persistenti timori di recessione.

La narrativa del sentimento ribassista è stata delineata in modo chiaro nell’anno passato e, nonostante non abbia funzionato come un forte indicatore contrario nel 2022, sembra aver trovato validità nel corso del 2023. I perdenti dello scorso anno risultano infatti i principali vincitori di questo 2023. Il Nasdaq 100 dai minimi di ottobre è salito del 32%, lo S&P 500 di circa il 20%, ma è soprattutto nelle altre due sponde dell’Oceano che si registrano maggiori movimenti. Il principale indice tedesco Dax è in prossimità di nuovi massimi storici, così come questi erano stati aggiornati di recente dal listino parigino CAC 40. Anche in Giappone il Nikkei 225 si riporta sui livelli degli anni 90.

Appuntamenti della settimana: Lo scontro sul tetto del debito negli Stati Uniti continuerà nuovamente al restare al centro dell’attenzione degli investitori in questa settimana, poiché la minaccia di un default del governo diventa sempre più concreta. In questo contesto di incertezza, la settimana vedrà negli Stati Uniti l’attenzione rivolta sulla pubblicazione di mercoledì dei verbali della riunione della Fed così come sui diversi interventi attesi dei suoi funzionari. Durante la settimana, le aspettative per un altro rialzo dei tassi sono aumentate a causa dei forti dati, ma venerdì il presidente della Fed Powell ha affermato che, a causa dello stress nel settore bancario, potrebbe non essere necessario aumentare i tassi per frenare l’inflazione. Verranno inoltre pubblicati una serie di dati importanti, tra cui: i dati sulle spese e i redditi personali, gli ordini di beni durevoli, i dati PMI flash di S&P Global e le vendite di case nuove e in sospeso. Si prevede che la spesa per i consumi aumenterà leggermente ad aprile dopo un periodo di stagnazione nel mese precedente, mentre gli ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti dovrebbero diminuire dopo un notevole aumento a marzo. Inoltre, gli operatori monitoreranno attentamente la stima anticipata delle scorte all’ingrosso e la seconda stima del PIL del primo trimestre. Anche gli indici di attività regionali, come l’indice manifatturiero della Fed di Richmond, l’indice di attività nazionale della Fed di Chicago e l’indice manifatturiero della Fed del Kansas, saranno sotto osservazione.

Nell’area dell’euro, le pubblicazioni odierne sulle stime flash dovrebbero mostrare che il morale dei consumatori è migliorato, raggiungendo un massimo di 15 mesi, sebbene ancora sia in territorio negativo. Nel frattempo, i dati PMI flash sono attesi indicare probabilmente che l’economia dell’Eurozona ha registrato un’ulteriore espansione mensile dell’attività economica, prolungando la spinta al rialzo dall’inizio del 2023. In Germania, gli investitori attendono i dati finali del PIL. Inoltre, l’indicatore Ifo Business Climate dovrebbe diminuire rispetto al record di 14 mesi di aprile, mentre l’indicatore GfK Consumer Climate dovrebbe aumentare per l’ottavo mese consecutivo, raggiungendo il massimo da aprile 2022.

Dopo le ultime novità in Casa Google è il turno di Microsoft alzare il sipario il 23 maggio con la conferenza di tre giorni degli sviluppatori. L’evento tratterà molte delle nuove API, dei prodotti e dei servizi Microsoft in arrivo, oltre a sessioni dedicate all’AI Enterprise di Nvidia (protagonista in assoluto del rally di questo 2023) alla serie di VM con GPU Nvidia H100 per l’AI generativa e al nuovo Nvidia Omniverse Cloud su Azure.

Con la stagione degli utili ormai agli sgoccioli non mancano tuttavia sorprese interessanti. Diverse società di spicco sono attese nella settimana comunicare i propri risultati finanziari, tra cui Zoom, Intuit, Palo Alto Networks, XPeng, Snowflake, Medtronic, Costco Wholesale, Generali, ma soprattutto Nvidia – il leader indiscusso di questo rally nello S&P 500.

In una giornata di dividendi per Piazza Affari, la Cina attira ancora una volta l’attenzione mediatica mantenendo stabili i propri tassi e vietando la vendita dei prodotti di Micron Technology. Pechino ha giustificato questa decisione affermando che i prodotti del produttore statunitense di chip, Micron Technology, rappresentano “seri rischi per la sicurezza della rete”. Questo rappresenta la prima significativa azione della Cina contro un’azienda americana nel settore dei semiconduttori. Tuttavia, queste manovre possono generare ulteriori preoccupazioni tra gli investitori, già alle prese con una serie di sfide nel contesto dei negoziati tra Stati Uniti e Cina, che oscillano tra allentamenti e minacce.

 

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