Powell resta in modalità “wait and see”

A commento delle sedute della settimana appena trascorsa, avevamo sottolineato come il mercato si fosso chiaramente posizionato a favore dell’ipotesi di un Jerome Powell “colomba” e così stato, decisamente.

Gli operatori hanno atteso per settimane il discorso del Presidente della Fed a Jackson Hole, domandandosi se in quell’occasione avrebbe annunciato l’inizio di una fase di tapering. La risposta è stata un sonoro no, senza neanche menzionare una linea temporale per un eventuale inizio, tranne che potrebbe accadere quest’anno: una posizione decisa, ampiamente anticipata dallo stesso Powell in passato, e che stride con le dichiarazioni di altri esponenti del FOMC, le cui parole onestamente hanno sempre contato poco. Al di là del principio collegiale, la Fed, molto più che altre banche centrali, resta un organismo di fatto a conduzione monocratico.

Questa settimana si preannuncia importante, con gli investitori che cercheranno di posizionarsi in vista di un possibile cambio di direzione della Fed. Powell ha affermato che c’è ancora molta strada da percorrere per massimizzare il livello di occupazione. In ragione di ciò la seduta di Venerdì si annuncia la più importante della settimana, con la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro. Realisticamente, è opinione diffusa che in presenza di due ulteriori mesi di crescita sostenuta sul fronte della creazione dei posti di lavoro, lo stesso Powell avrebbe non poche difficoltà a procrastinare ulteriormente un processo che resta inevitabile per i prossimi mesi.

Discorso a parte merita l’analisi del quadro pandemico globale, con nuovi casi giornalieri di Covid che continuano ad aggiornare i livelli record negli Stati Uniti del sud.  In Asia, città, stati e paesi stanno estendendo i blocchi che erano già in atto, mentre l’Europa ha rimosso gli Stati Uniti dalla sua lista di paesi autorizzati a viaggiare nell’UE senza ulteriori restrizioni. Tuttavia, la scorsa settimana, la FDA negli Stati Uniti ha concesso la sua piena approvazione per l’uso del vaccino Pfizer e non solo per un suo uso in casi di emergenza.  Il vaccino dovrebbe essere disponibile per i bambini 5-11, dopo la verifica degli studi clinici, nel tardo autunno o direttamente in inverno.

In conseguenza di ciò, i dati macro stanno iniziando ad evidenziare come i lockdown stiano progressivamente impattando le economie globali. Le vendite al dettaglio di Luglio in Australia sono state calate del 2,7% rispetto all’1,8% di Giugno, principalmente a causa delle restrizioni in aree come Sydney e Melbourne. Anche negli Stati Uniti ed in Germania, gli ultimi dati sul sentiment dei consumatori sono in calo, come osservato recentemente, al pari degli ultimi PMI.

Ad oggi i mercati incassano l’ennesima esplicita azione di supporto ai prezzi attuali: il quadro resta incerto ma molto costruttivo, e non potrebbe essere altrimenti con volatilità bassa e nuovi massimi che continuano ad essere aggiornati regolarmente. Fondamentale sarà restare flessibili e continuare ad osservare elementi di fragilità dei mercati, qualora questi dovessero manifestarsi.

TECHNICALS IN FOCUS

EURUSD

Su EURUSD stiamo osservando una divergenza rialzista piuttosto netta, con i prezzi che hanno registrati minimi decrescenti in un quadro in cui l’RSI diversamente mostra accumulazione e una serie di minimi crescenti, oltre ad aver da poco attraversato a rialzo il livello di 50. Il quadro sul cross resta decisamente costruttivo, considerando che area 1.1670 – 1.1610 è un area di supporto più volte testata negli ultimi mesi. EURUSD scambia ancora sotto la MM a 200 giorni e quella è l’area di prezzo dove è atteso alla prima resistenza significativa, intorno ad 1.20. Successivamente il cross punterebbe nuovamente all’area degli 1.2250, massimo del 2021. Solo una discesa sotto 1.16 riporterebbe il cross in downtrend ma in questo momento prevalgono i segnali rialzisti.

GOLD

Congiuntamente alla flessione delle ultime ore del Dollaro USA, l’oro ha messo a segno un importante strappo al rialzo, rompendo a rialzo la MM a 200 giorni con un forte rialzo di volatilità. I target a rialzo sono in area $1.830, $1.860 e $1.900. Sopra i $1.900 il target successivo sarebbe direttamente intorno ai $2.000. Nonostante l’espansione di volatilità, l’RSI mostra espansione rialzista ed un quadro costruttivo. Sul piano generale, solo una discesa sotto i $1.700 potrebbe portare ad un’ulteriore estensione del ribasso degli ultimi dodici mesi.

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