Powell piace agli investitori: indici a caccia di nuovi massimi

Ieri era la giornata della Fed, con gli investitori ansiosi di verificare la posizione di Jerome Powell rispetto alle prossime scelte di politica monetaria, nella speranza che i toni accomodanti e le promesse di stimolo monetario restassero immutate rispetto al passato. 

Su questo aspetto, Jerome Powell ha precisato che ritiene “sia necessario essere onesti in questo momento sull’inflazione. In tutto il mondo si stanno manifestando pressioni disinflazionistiche significative, presenti da un po’. Non sarà facile far salire l’inflazione…ci vorrà un po’ di tempo”. Successivamente il presidente della Fed ha poi chiarito che “nel complesso, i nostri strumenti sui tassi di interesse e di bilancio stanno offrendo un sostegno potente all’economia e così continueranno a fare”.

Prima della riunione della Fed, la seduta di ieri era iniziata con toni molto positivi anche per l’azionario europeo, con i principali indici azionari che hanno esteso i guadagni per la terza seduta consecutiva, prendendo parte al rally dei mercati globali. In questo senso, i dati flash PMI di Dicembre hanno mostrato che l’attività economica in Francia è tornata inaspettatamente vicina alla soglia di crescita, mentre in Germania l’indice è salito a 52,5 punti contrariamente alle attese Reuters di una flessione a 50,4 punti. 

In America, gli indici azionari ieri ha iniziato la seduta in range di prezzo molto ristretti, con i segnali dell’impatto della pandemia sull’economia che hanno relegato in secondo piano l’ottimismo per un nuovo pacchetto di stimolo. In aggiunta, i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno subito una flessione dell’1,1% a Novembre, in calo per il secondo mese consecutivo, in un quadro in cui i nuovi contagi da coronavirus e redditi inferiori delle famiglie gravano sulla spesa. 

Successivamente alla chiusura di Wall Street, la press conference di Jerome Powell ha riportato l’ottimismo tra gli investitori e i future americani ora scambiano vicini o sopra i massimi storici, mentre anche l’apertura europea è positiva ed il GER30 scambia a circa 200 punti dai massimi storici di Febbraio 2020.

Sul piano macroeconomico, oggi è atteso l’indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona, mentre negli Stati Uniti, come ogni giovedì, il dato principale sarà rappresentato dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

TECHNICALS IN FOCUS

SILVER

Il Silver ha rotto a rialzo la trendline ribassista, che congiungeva i massimi decrescenti da inizio Agosto, con una forte espansione di volatilità, che ha spinto la commodity sulla prima resistenza, in area $25.7. A rialzo, i prossimi livelli in focus sono in area $27.20, $28.20 e $29. Alla luce dell’espansione di volatilità, è presumibile un consolidamento sui livelli attuali, anche il relazione ad un livello di ADX inferiore a 25 e che mostra ancora forza rialzista limitata. Sul piano dei supporti, il livello chiave è ora sul minimo recente di $22.5 e successivamente su area $21, dove passa la media mobile a 200 giorni.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Enbridge: business resiliente e quadro tecnico in miglioramento 

Il 2020 che va a chiudersi è stato particolarmente difficile per i titoli del settore energy, con il prezzo delle materie prime, petrolio in primis, che per molti mesi è rimasto sotto una pressione notevole, costringendo molte società a chiudere in larga scala diverse attività, soprattutto sul fronte dell’estrazione. Oggi il settore evidenzia segnali di recupero ed alcuni titoli, particolarmente resilienti, offrono prospettive interessanti sul piano fondamentale.

Enbridge è una società che opera nel comparto Oil & Gas, capitalizza circa $60 miliardi, e opera mediante diversi segmenti di business: Liquids Pipelines, Gas Distributions, Energy Services, Gas Transmission & Midstream e Green Power & Transmission. 

Enbridge ha riportato i risultati del terzo trimestre 2020 il 6 Novembre scorso ed ha mostrato una discreta resilienza sul piano del business, in un contesto operativo estremamente sfidante. L’EBITDA è diminuito del 3,6% nel trimestre, mentre il flusso di cassa è diminuito solo dello 0,8% su base annua, soprattutto in ragione della forte riduzione degli investimenti in linea capitale, che hanno permesso il mantenimento di una buona generazione di cassa.

Grazie alla diversificazione del suo modello di business, Enbridge si dimostra un titolo storicamente più resiliente alle recessione, grazie in gran parte alle diversificazione delle sue fonti energetiche, che si traduce in una maggior stabilità dei suoi flussi di cassa.

Fonte: Investor Presentation

Negli anni dal 2009 al 2015, Enbridge ha realizzato una crescita estremamente consistente del flusso di cassa per azione (cash flow per share), producendo una crescita positiva ogni anno, ad un tasso del 10% annuo. Nel complesso, le attese sono per una crescita annua del flusso di cassa per azione del 5% per Enbridge nei prossimi cinque anni, principalmente grazie ai nuovi progetti in via di sviluppo. In questo senso, la società ha messo in moto investimenti per più di $10 miliardi negli ultimi due anni ed altri sono in via di implementazione.

L’8 Dicembre scorso il management di Enbridge ha alzato le sue stime di guidance per il 2021 e ora si aspetta da dividendo per azione in un intervallo compreso tra i $4,70 e $ 5,00, rispetto ad una stima iniziale nel range $3,67-$3,90. Sul piano della remunerazione per gli azionisti, la società ha anche scelto di aumentare il dividendo del 3% annuo. 

Alla luce di quanto evidenziato, l’effetto combinato della crescita del flusso di cassa operativo, di un dividend yield del 7,6% ai prezzi attuali e di un repricing generale dei multipli dovrebbe tradursi in rendimenti annuali attesi sopra il 12% annuo nei prossimi cinque anni.

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