Pfizer e Biden: S&P500 e Dow nuovamente sui massimi

Prosegue la volatilità sui mercati finanziari, in una seduta in cui, su base intraday, l’S&P500 ed il Dow Jones vanno a registrare nuovi massimi storici ed il Nasdaq testa nuovamente i livelli storici, salvo poi ritracciare sui supporti di inizio seduta. A spingere gli indici ieri sono state le conferme della prossima presidenza Biden, che dovrebbe garantire maggiore stabilità sul piano geopolitico e, principalmente, l’annuncio di Pfizer circa i risultati sulla sperimentazione del vaccino sul Covid-19. In particolare, Pfizer e Biontech hanno affermato che i dati su campioni analizzati mostrano un efficacia del vaccino di oltre il 90%. 

Ieri l’azionario europeo ha toccato i massimi di circa un mese, largamente per effetto della vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa, il che fa sperare in un miglioramento delle relazioni commerciali con la Cina, mentre il produttore di semiconduttori Infineon ha chiuso in rialzo del 3.37% su solide previsioni di ricavi per il 2020. Molto bene il GER30, con il settore auto europeo che si porta ai massimi da Febbraio, mentre l’indice dei viaggi e del tempo libero tocca i livelli più alti degli ultimi cinque mesi. 

In America, l’S&P500 ed il Dow Jones hanno toccano nuovi massimi storici sulla scia del successo della prima sperimentazione clinica in fase avanzata di un vaccino contro il Covid-19, alimentando le speranze di una ripresa economica dalla crisi causata dalla pandemia. Nonostante il ritracciamento di fine seduta, ieri sono state molto comprate le aziende più colpite da mesi di lockdown e restrizioni agli spostamenti, con Boeing che ha guadagnato il 13,71% e le compagnie aeree e gli operatori di crociere che sono andate in rialzo tra il 15% e il 30%. Bene anche il petrolio WTI, che riemerge sopra area $40 e punta alle prossime resistenze, insieme al settore finanziario, che incassa forti guadagni dai suoi principali operatori.

Buona anche la seduta asiatica di questa notte, in scia a Wall Street. Da registrare che   l’indice dei prezzi al consumo in Cina è salito dello 0,5% ad Ottobre rispetto ad un anno fa, stando i dati dell’Ufficio nazionale di statistica del paese, rispetto alle attese degli analisti di un aumento dello 0,8%.

Sul piano macroeconomico, oggi l’unico dato atteso è l’indice ZEW sulla fiducia delle imprese in Germania, che fornirà un’indicazione più chiara sul sentiment del mondo industriale in questa fase di seconda ondata di contagi nel continente. 

TECHNICALS IN FOCUS

ISP

Breakout rialzista di IntesaSanpaolo, dopo il rilascio dei risultati per il terzo trimestre. La rottura della trendline ribassista è avvenuto con volatilità, il che potrebbe dar luogo ad un prossimo ritorno sui supporti di breve termine. Fondamentale la tenuta di area 1.70, con le prossime resistenze in focus che si trovano in area 1.93, 2.06 e 2.25. Tra area 1.64 e 1.73 si trova la zona principale di supporto. Trattandosi di un breakout, solo un ritorno sotto area 1.63 andrebbe ad invalidare il quadro tecnico delineatosi.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Coca-Cola: prosegue recupero il business

La recente trimestrale di Coca-Cola, oltre ad evidenziare la presenza di un buon valore sottostante, a fronte di mercati sempre più costosi, ci aiuta a comprendere come il settore dei Consumer Staples sia stato capace nei precedenti di affrontare con successo un cambio radicale nelle abitudini dei consumatori. Con questo rapido business turnaround si spiega infatti la performance generale del settore che, al contrario, avrebbe dovuto già risentire decisamente del ritorno di una seconda ondata di Covid-19, in Europa soprattutto.

Nel grafico sottostante possiamo osservare l’andamento di Coca-Cola in confronto con la performance dell’ETF del settore XLP.

Come noto, Coca-Cola è una delle più grandi aziende di bevande al mondo. I suoi prodotti sono venduti in più di 200 paesi in tutto il mondo, con oltre 500 singoli marchi nel portafoglio aziendale, molti dei quali marchi leader nella categoria di bevande frizzanti e non frizzanti. Per citare solo alcuni dei suoi marchi principali: Coca-Cola, Diet Coke, Sprite, Dasani, Minute Maid, Simply, Gold Peak, Honest Tea e molti altri.

In ragione del suo forte posizionamento come brand, il pagamento del dividendo di Coca-Cola è estremamente sicuro, anche in una grave recessione, in gran parte grazie al portafoglio marchi dell’azienda. Ciò rende Coca-Cola, in linea con le caratteristiche del settore, un titolo altamente anticiclico, in ragione di prodotti che vengono consumati ogni giorno da milioni di persone, indipendentemente dal ciclo economico.

L’ampio e diversificato portafoglio di prodotti del gruppo, con oltre 20 marchi che raccolgono ciascuno almeno $1 miliardo di ricavi all’anno, garantiscono la capacità di intercettare la domanda in modo costante ogni anno.

Anche nel 2020, in un contesto altamente impegnativo, Coca-Cola ha continuato a riportare risultati costanti. L’utile per azione è diminuito solo del 2% nel terzo trimestre, poiché la pandemia di coronavirus ha portato a un calo del 4% nei volumi globali del gruppo. Il margine operativo è invece effettivamente migliorato al 26,6% nel trimestre, dal 26,3% nello stesso periodo di un anno fa. E’ infatti nella capacità dell’azienda di mantenere i propri margini la propria forza nel restare redditizia, indipendentemente dal quadro economico.

Nella call con gli analisti, l’azienda ha evidenziato i miglioramenti della domanda su base trimestrale. Mentre la pandemia continua a limitare gli acquisti di bevande in contesti quali cinema, ristoranti e negli uffici, il CEO ha affermato che la domanda negli Stati Uniti è ancora elevata. Il volume estero è invece diminuito dalla metà di questo trimestre, in particolare per il calo delle richieste di ristoranti e fast-food.

Nel complesso, Coca-Cola ha il potenziale futuro per tornare a crescere, poiché l’industria globale delle bevande offre ancora molte opportunità. Alcuni consumi, come quello di soda, sono diminuiti negli Stati Uniti per oltre un decennio, ma altre categorie come il caffè stanno portando risultati in forte crescita.

Sul piano tecnico, il titolo ieri ha rotto in gap up la MM a 200 giorni e il livello chiave di $51.5. I primi target sono in area $56 e $60, massimo di Febbraio 2020. Sul piano finanziario, il dividend yield di Coca-Cola è superiore al 3% e la società rientra nei Dividend Kings, avendo aumentato il proprio dividendo per 58 anni consecutivi.

 

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