Operatori in riposizionamento prima delle parole di Powell, bene i ciclici

Il meeting di Jackson Hole si avvicina e naturalmente i riposizionamenti degli operatori si fanno meno evidenti, dando vita a sedute di negoziazioni complessivamente poco rilevanti come quella di ieri. 

Nel complesso, prevale un certo ottimismo rispetto alla posizione che dovrebbe assumere Powell. L’attuale presidente della Fed è chiamato a gestire l’uscita dal programma di stimolo monetario ed è fondamentale che ciò avvenga nel modo più indolore per i mercati finanziari. Powell ha più volte rassicurato sotto questo punto di vista. Sotto questo profilo, la situazione attuale ricorda molto quella in cui si trovò Janet Yellen all’inizio del 2018, quando lanciò il primo rialzo dei tassi dopo gli anni del quantitative easing: la sua presenza al Tesoro in questa circostanza rappresenta un elemento di ulteriore rassicurazione circa l’assunzione di scelte quanto più ponderate e volte ad evitare fenomeni di c.d. dislocations sui mercati.

Ieri in Europa la seduta è stata piuttosto debole, con i rialzi del settore travel che hanno compensato i dati deboli sulla fiducia in Germania. Nello specifico, i titoli del settore trasporti e del tempo libero hanno guadagnato oltre un punto percentuale, per raggiungere i massimi delle ultime due settimane, mentre i titoli del comparto utilities sono rimasti indietro, a conferma della buona propensione al rischio di questa fase. Sul piano del dato sulla fiducia delle imprese tedesche, questo è sceso per il secondo mese consecutivo ad Agosto, in quanto l’outlook resta meno ottimistico dei prossimi mesi, a causa del crescente numero di casi di Covid-19 e dei problemi nell’approvvigionamento. 

In America, sia pur marginalmente, registriamo i nuovi massimi record del Nasdaq, mentre una flessione del comparto healthcare ed una certa cautela in attesa del simposio annuale della Federal Reserve hanno limitato la spinta rialzista sul resto del mercato. Al pari quanto verificatosi in Europa, il settore healthcare, quello dei beni di consumo primario e i titoli legati alle utility, tipicamente i più difensivi, hanno registrato le perdite maggiori. 

Gli investitori monitorano anche i progressi dell’amministrazione Biden sul piano di spesa infrastrutturale da circa mille di miliardi di dollari. Sul piano corporate, da sottolineare la flessione di Nordstrom, dopo che l’operatore di centri commerciali ha registrato una flessione dei ricavi trimestrali del 6% rispetto ai livelli pre-pandemia ed evidenziato problemi alla catena di approvvigionamento. Bene invece Dick’s Sporting Goods, salita del 13,30%, dopo che la società ha annunciato un dividendo speciale ed ha alzato le stime per l’esercizio relative a ricavi ed utili.

TECHNICALS IN FOCUS

JUMIA

Jumia è andata recentemente a ritestare i minimi di Novembre 2020, dando vita nelle ultime seduta ad un impulso rialzista, confermato dal gap up della seduta di Martedì. Il titolo viene da un profonda correzione ed ha spazi di apprezzamento potenzialmente importanti. Il primo target di una certa importanza è in area $26.9, mentre il secondo si trova in area $34, in corrispondenza della MM a 200 giorni. In un quadro simile bisogna considerare che il titolo in questa fase sta mettendo a segno un semplice rimbalzo e non si osserva ancora una vera e propria dinamica di bottoming. Per questo si sconsiglia di operare a rialzo sul titolo al di sotto di area $17 e, in ogni caso, di gestire adeguatamente il capitale anche mediante l’utilizzo di ordini stop loss.

BBVA

BBVA resta decisamente impostata al rialzo ed il recente superamento dei livelli pre-Covid rappresenta un segnale di importante per il titolo. Tale livello, in area 5.5, è stato recentemente ritestato e ha dato vita ad ulteriori acquisti, con un primo target di prezzo in area 5.9. Sopra questa resistenza, il titolo punterebbe direttamente ad area 6.30, massimo da Agosto 2018. Sul piano dei supporti, area 5.4 resta il livello chiave di medio periodo, mentre area 4.8 – 4.7 è il supporto chiave del trend primario. Solo una discesa sotto tale soglia riporterebbe il titolo in downtrend: un ipotesi in questo momento lontana, vista l’impostazione tecnica e grafica che si osserva.

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