Wall Street in calo nonostante il recupero parziale I mercati azionari hanno ieri mostrato una chiusura mista, con i principali listini europei in territorio positivo, mentre Wall Street ha registrato una chiusura in rosso. Negli Stati Uniti, i principali indici hanno ridotto alcune delle perdite iniziali, ma hanno comunque terminato la giornata in ribasso. L’S&P 500 ha chiuso con un calo dello 0,6%, il Nasdaq 100 è sceso dell’1,2%, mentre il Russell 2000 ha registrato una perdita dello 0,7%. Nonostante il calo dei rendimenti dei Treasury, con il rendimento dei titoli a due anni in discesa di 3 punti base – il livello più basso dal maggio 2023 – il settore tecnologico non ha tratto beneficio.
I settori dell’S&P 500 sono stati prevalentemente in ribasso, con il comparto tecnologico che ha subito le perdite più consistenti. La spasmodica attesa per i risultati trimestrali di Nvidia ha dominato la scena, con Super Micro Computer che ha poi registrato un tonfo del 19,13%, trascinando l’intero settore verso un calo dell’1,4%. Super Micro ha posticipato la presentazione del suo rapporto 10-K, un giorno dopo che Hindenburg Research ha sollevato dubbi sulle pratiche contabili dell’azienda. Queste pressioni si aggiungono all’attesa febbrile per i numeri di Nvidia, che ormai rappresenta una sorta di talismano per l’intero settore dell’intelligenza artificiale.
Nvidia ha rubato la scena a Tesla come titolo più scambiato di Wall Street, e non sorprende che ogni suo movimento venga seguito con attenzione quasi maniacale. Secondo i dati di FactSet, nelle ultime 50 sessioni di trading, il volume di scambi su Nvidia ha superato i 40 miliardi di dollari al giorno, più del doppio rispetto ai 22,8 miliardi di Tesla, che per lungo tempo è stato lo strumento di riferimento per gli speculatori. Anche Apple, sebbene ancora tecnicamente più preziosa, vede un volume di scambi “solo” di 13 miliardi di dollari al giorno.
Naturalmente, non è solo il prezzo delle azioni Nvidia ad essere in gioco. Le sorti di molte altre aziende che cavalcano l’onda dell’intelligenza artificiale dipendono fortemente dall’imminente lancio dei nuovi prodotti di Nvidia, simbolo, sia metaforico che letterale, di questo settore.
Mentre i settori della finanza e della sanità sono stati gli unici a chiudere in positivo, con incrementi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%, questo riflette un cambiamento recente. La crescita economica e gli utili aziendali sono in aumento, e la Fed sembra avviata verso un ciclo di tagli dei tassi, passando da una politica restrittiva a una più neutrale. La leadership di agosto riflette questo imminente cambiamento, con un mix di settori ciclici e sensibili ai tassi di interesse – beni di consumo di base, immobiliare, sanità, servizi di pubblica utilità e finanza – che dominano i primi cinque posti.
Ma la vera questione è: cosa sta succedendo ai mercati? Le valutazioni esorbitanti di alcuni titoli stanno spingendo gli investitori verso una crescente avidità. Non è sufficiente per queste aziende superare le alte aspettative in ogni parametro o continuare a promettere un futuro roseo con previsioni ottimistiche. Se il messaggio dovesse presentare anche solo lievi incertezze – come la mancanza di dettagli sui nuovi chip Blackwell di Nvidia o un riferimento a un contesto più incerto da parte di Abercrombie – il risultato è una rapida vendita. Lo abbiamo visto ieri prima con Abercrombie e poi, con tutti i suoi effetti, su Nvidia.
Abercrombie: performance eccezionale ma crollo del titolo
Le azioni di Abercrombie & Fitch sono ieri crollate del 17% nonostante abbiano superato le aspettative societarie e di Wall Street, stabilendo record aziendali del 2° trimestre sia per le vendite nette che per l’utile operativo. Le vendite sono cresciute del 21% su base annua a $1,1 miliardi di dollari, segnando il secondo trimestre consecutivo da un miliardo di dollari per A&F, con Hollister che contribuisce per $551.56 milioni e Abercrombie per $582.42 milioni. L’utile per azione è stato di $2.6, con una crescita del 129.84% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come risultato della sua solida performance nella prima metà dell’anno, l’azienda ha alzato le sue previsioni per l’intero anno fiscale. La società ora prevede una crescita del fatturato nell’intervallo del 12%-13% e un margine operativo del 14%-15%. Ciò si confronta con la precedente previsione del rivenditore di una crescita del fatturato di circa il 10% e un margine operativo di circa il 14%. Numeri straordinari, ma con un titolo che nel corso dell’ultimo anno era cresciuto persino oltre i rendimenti straordinari di Nvidia (i rendimenti dal 25 agosto 2023 al 27 agosto 2024 erano del 232% rispetto ad un +179% di Nvidia) offrire incertezze, come “un contesto sempre più incerto’ (come se non fosse non conosciuto dal mercato) può riportare gli speculatori con i piedi per terra. I risultati di Abercrombie arrivano durante una settimana importante per il settore, il che potrebbe offrire ulteriori indizi sulla fiducia dei consumatori. American Eagle, Birkenstock e Ulta Beauty pubblicheranno tutti i loro report giovedì.
Nvidia: utili positivi ma aspettative difficili da soddisfare
I risultati trimestrali tanto attesi di Nvidia hanno superato le aspettative, ma non con lo stesso slancio dei periodi precedenti. Questo ha generato un certo nervosismo sui mercati durante la notte, con i titoli tecnologici asiatici in calo e gli investitori che hanno ridimensionato le loro aspettative sulla domanda di intelligenza artificiale. Il report dell’azienda ha soddisfatto o superato le previsioni degli analisti su quasi tutti i fronti, ma gli investitori, ormai abituati a performance straordinarie, non sono rimasti altrettanto impressionati dagli ultimi risultati. Nel secondo trimestre fiscale, conclusosi il 28 luglio, i ricavi di Nvidia sono aumentati del 122%, raggiungendo i 30 miliardi di dollari. Escludendo alcune voci, l’utile per azione è stato di 68 centesimi, leggermente sopra i 64 centesimi previsti dagli analisti, che avevano stimato vendite per 28,9 miliardi di dollari. La divisione data center, ora la principale fonte di fatturato di Nvidia, ha generato 26,3 miliardi di dollari (+154%), mentre i chip per il gaming hanno contribuito con 2,9 miliardi di dollari.Nvidia ha inoltre annunciato un nuovo programma di riacquisto azionario da 50 miliardi di dollari, dimostrando fiducia nel futuro, supportata da un saldo di cassa impressionante di 34,8 miliardi di dollari alla fine del trimestre. Le previsioni dell’azienda sono state nuovamente superiori alle attese e, nonostante i timori di possibili ritardi, Nvidia prevede entrate significative grazie ai nuovi chip Blackwell. Il mercato potrebbe essere rimasto deluso.Tuttavia, il punto cruciale è che la storia di lungo termine di Nvidia rimane solida, con una domanda ancora enorme che continua a sostenere l’azienda. Le azioni attualmente segnano un calo di circa il 6%, e se questo trend dovesse confermarsi, sarebbe la peggiore reazione a un rapporto trimestrale da quando Nvidia ha avviato, ufficiosamente, il boom dell’IA a maggio 2023.