Nuovi massimi storici per l’Eurostoxx50, Wall Street cauta in attesa dei dati sull’inflazione

Un’altra seduta all’insegna della forte indecisione sui mercati azionari, ancora intenti a digerire i dati di Venerdì scorso, nell’attesa che i dati sull’inflazione di Venerdì e il meeting di Jackson Hole forniscano indicazioni più chiare circa le prossime scelte di politiche monetarie della Fed.

Ieri le borse europee hanno ritoccato i nuovi massimi storici, in rialzo per la settima sessione consecutiva, con gli investitori che restano rassicurati dai forti risultati trimestrali e dalle prospettive di ripresa economica, nonostante restino i timori per la diffusione della variante Delta del Covid-19. Su tutti, bene il settore dei viaggi e dell’intrattenimento, con il principale gruppo di scommesse online al mondo, Flutter Enterteinment, che ha chiuso a rialzo dell’8.20%, dopo aver stimato un ritorno all’utile entro il 2023 per le attività statunitensi. Bene anche Hellofresh, salita del 9.22% sulla scia della crescita evidenziata nel secondo trimestre, grazie tanto all’aumento dei clienti e quanto dalla crescita degli ordini. Da registrare ieri anche l’upgrade di Goldman Sachs su Eurostoxx60 e UK100, con la banca americana che ha affermato di vedere “valore e buone occasioni di acquisto” nei titoli bancari, dell’energia e dei materiali di base”.

Wall Street ieri si è mossa in laterale, con il rimbalzo consistente dei titoli petroliferi che è stato bilanciato dalla flessione del comparto tecnologico e con gli investitori che restano in attesa del voto del Senato sull’atteso disegno di legge relativo al pacchetto di investimenti in infrastrutture per $1.000 miliardi. Gran parte degli 11 indici di settore dell’S&P hanno chiuso in rialzo, sia pure in una seduta che, in linea con quanto osserviamo da settimane, è stata scarsamente direzionale. Nel breve termine l’attenzione è rivolta al dato relativo all’inflazione, la cui pubblicazione è prevista per la fine di questa settimana, dopo che due membri del FOMC hanno già affermato che il livello dei prezzi sono già a un livello che soddisfa i requisiti sufficienti per iniziare ad aumentare i tassi di interesse.

Infine da sottolineare il rialzo dei rendimenti dei titoli di stato, con il decennale USA che è arrivato fino all’1.35%, dopo aver registrato recentemente un nuovo minimo di periodo in area 1.13%.

Nel complesso, i mercati continuano ad evidenziare debolezza, pure scambiando intorno ai massimi, soprattutto nel comparto più ciclico, ossia quello relativo ai titoli che maggiormente dovrebbero beneficiare delle misure di stimolo fiscale approntate dai governi. Il rialzo dei rendimenti dei Treasuries negli Stati Uniti suggerisce prudenza, sebbene i livelli dei rendimenti siano ancora estremamente contenuti per rappresentare, in senso assoluto, un elemento di reale preoccupazione per gli investitori.

TECHNICALS IN FOCUS

ENI

Eni continua ad evidenziare lenti segnali di accumulazione, dopo che il titolo è tornato sul supporto della MM a 200 giorni, in area 9.37, e si appresta a ritestare la trendline ribassista che congiunge i massimi decrescenti che partono dall’Aprile 2019. Il primo test reale è in area 10.80, livello superato il quale il titolo punterebbe il range in area 12.5 – 13, livello superato il quale il titolo punterebbe ad area 14.30. L’RSI evidenzia espansione rialzista e la vicinanza del supporto chiave della MM a 200 giorni definisce un buon potenziale per un ingresso a rialzo che, tuttavia, non deve vedere una discesa dei prezzi sotto area 9.37.

EURUSD

L’EURUSD ha da tempo abbandonato la MM a 200 giorni e sta approcciando un livello chiave di supporto in area 1.1750, livello che potrebbe facilmente rotto a ribasso fino ad area 1.1620. Una discesa sotto area 1.16 potrebbe proiettare rapidamente il cross verso area 1.15 e 1.1370. Fondamentale sarà analizzare l’approdo in area 1.17 – 1.16 per verificare se il cross è destinato a produrre un ulteriore estensione del ribasso. Sui diversi timeframe al momento non si osservano indicazioni di un potenziale depotenziamento della pressione ribassista. Al rialzo, solo una ripresa di area 1.19 riporterebbe il cross in quadro costruttivo, sia pure nel quadro del trading range osservato negli ultimi dodici mesi.

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