Nuovi massimi: nuovo rally? 

Il quadro macroeconomico continua ad evidenziare segnali di graduale miglioramento e l’effetto sui mercati è duplice: in primis, il miglioramento dei dati macro metteno in secondo piano le paure di una inflazione che in tempi rapidi possa andare fuori controllo e, secondariamente, rendono il quadro generale molto costruttivo sull’azionario, con la continua compressione degli spread sull’obbligazionario che lascia poche alternative all’equity.

A beneficiarne, da diverse settimane, è il comparto growth e quello tecnologico in particolare, con il Nasdaq che continua ad aggiornare nuovi massimi, seguito dall’S&P500 e dal Dow Jones. Detto questo, la giornata di ieri è stata caratterizzata da buona direzionalità su tutti i c.d. “risky assets”, criptovalute comprese.  Miglior indice di giornata è stato l’Eurostoxx50, in una seduta in cui tutta l’azionario si è mosso con decisione al rialzo. 

A contribuire ieri è stata anche la pubblicazione dell’indice IFO, che ha evidenziato come la fiducia delle imprese sia salita nuovamente a Giugno, dopo aver toccato i massimi a due anni lo scorso mese. In aggiunta, la riunione della Bank of England, l’evento più atteso della settimana, non ha riservato sorprese, confermando una stance di politica monetaria molto accomodante per il futuro prossimo. Sempre sul piano macroeconomico, negli Stati Uniti le richieste iniziali per i sussidi di disoccupazione sono calate di 7.000 unità a 411.000 per la settimana fino al 19 giugno, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, pur risultando superiori alle stime degli economisti, attesi a 380.000 richieste.    

Sul piano societario, la protagonista di giornata è stata Tesla, che ha chiuso a rialzo del 3.54%, dopo che Elon Musk ha affermato che quoterà in borsa Starlink, divisione di SpaceX per l’accesso a internet satellitare, una volta che il flusso di cassa della società sarà adeguatamente prevedibile, aggiungendo che gli azionisti Tesla avranno un accesso preferenziale alle azioni della società. 

In generale, i nuovi massimi di questi giorni non devono essere sottovaluti, soprattutto in ragione del lungo periodo di lateralità da cui vengono i prezzi. La volatilità resta molto contenuta e l’assenza di segnali di stress dei prezzi o di ipercomprato potrebbe essere preliminare all’inizio di una nuova fase di rally dei prezzi.

TECHNICALS IN FOCUS

TSLA

Dopo una fase di consolidamento durata circa 6 mesi, Tesla nelle ultime sedute ha scambiato sul supporto della MM a 200 giorni, per poi dare vita a due giornate aperte in gap up, andando a rompere a rialzo la trendline ribassista che congiunge i massimi decrescenti che partono da Febbraio 2021. L’RSI evidenzia una decisa pressione rialzista sul titolo, con target piuttosto evidenti in focus: $750 e l’area dei massimi compresa tra $800 e $890. Ça vicinanza della MM a 200 giorni offre un ottimo rapporto rendimento / rischio sul titolo, chiarito che un eventuale pullback sotto area $590 riporterebbe il titolo nella lateralità di questi mesi. 

ARKK

Segnali di decisa inversione per l’ETF ARKK Innovation, che, dopo la correzione partita alla metà di Febbraio, è andato in accumulazione nei mesi successivi e ha recentemente rotto a rialzo due resistenze significative: la trendline ribassista che congiunge i massimi decrescenti degli ultimi 3 mesi e la MM a 50 giorni. Il primo target ($128) è oramai prossimo, mentre gli altri due, area $135 (61.8% di Fibonacci) e area $143 (gap down del 22 Febbraio scorso) sono obiettivi di medio termine. Sopra quest’ultimo livello l’ETF punterebbe nuovamente ai massimi storici. Il supporto chiave in questa fase resta in area $114.

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