Nuove speranze asiatiche per un rimbalzo

Non si ferma l’emorragia sui mercati finanziari, con la seduta di giovedì nuovamente in territorio negativo. Europa per lo più negoziata al ribasso, dopo le forti vendite di mercoledì su Wall Street, con il settore dei beni di consumo non durevoli a registrare pressioni dopo i conti di Walmart e Target. A discapito delle aspettative, al rialzo invece il settore dei servizi tecnologici (grazie agli acquisti sulle olandesi Prosus e Adyen e la francese Dassault Systems).

A Piazza Affari il FTSE MIB riesce a limitare le perdite, chiudendo quasi in pareggio -0,08%, rispetto ai profondi rossi di Londra -1,82%, Parigi -1,26% e Francoforte -0,90%. A sostenere l’indice milanese gli acquisti sul comparto finanziario, con Banco BPM che chiude la sessione con un +2,17%. America che illude, facendo credere ad un rimbalzo, dopo il capitombolo di mercoledì, per poi ripiegare nuovamente in territorio negativo. Tutti e tre i principali indici americani chiudono infatti nuovamente la seduta in contrazione, con il Dow Jones -0,76%, S&P 500 -0,51% e Nasdaq 100 -0,47%. Interessante osservare come per la quinta seduta consecutiva le Small Cap (misurate dall’ETF IWM) abbiano sovraperformato le large cap (misurate con l’ETF SPY), evidenziando spiragli sulle preoccupazioni relative alla crescita da parte degli investitori. Nervosismi che comunque restano presenti con il Nasdaq 100 che da inizio anno cede il 28% e con lo S&P 500 al rischio di ingresso nell’area di recessione tecnica, attualmente scambiato ad un -18,6%.

Giornata di venerdì che si apre con la Cina protagonista. La People’s Bank of China (PBoC) ha oggi ridotto il tasso sui prestiti a cinque anni al 4,45%, offrendo supporto al mercato immobiliare. Infatti, il relativo valore è un indice di riferimento per i tassi sui mutui. A differenza delle politiche monetarie restrittive occidentali, la Cina opera nel versante opposto, in modalità espansiva, tuttavia gli effetti positivi risultano in parte limitati dalla gestione intransigente di Pechino sui focolai di Covid-19. Il taglio dei tassi ha comunque sostenuto il sentimento di rischio con i titoli cinesi in rialzo nella giornata.

Mentre l’Occidente discute il pacchetto di embargo petrolifero su Mosca, la Cina sembrerebbe approfittare degli sconti russi per rifornire le proprie riserve strategiche. Conferma quindi che il Cremlino guarda a reindirizzare le esportazioni di greggio europeo verso altri mercati. Preoccupazioni sul versante energetico provengono negli ultimi giorni dal diesel e distillati, con le scorte in Nord America, Europa e Asia su livelli minimi. Carenza che potrebbe portare a gravi ripercussioni su molti settori economici.

Giornata odierna priva di importanti nuove pubblicazioni, con l’attenzione rivolta alla lettura del livello di fiducia dei consumatori dell’area dell’euro, relativo al mese di maggio. Un miglioramento dagli attuali livelli offrirebbe sicuramente un segnale positivo, ma potrebbe essere ancora prematuro, visto le pressioni sui prezzi al consumo.

Trimestrali: giornata odierna che vedrà protagonista soprattutto Deere & Co e Foot Locker negli Stati Uniti, sebbene restino interessanti anche Booz Allen Hamilton Holding in Europa l’attenzione è rivolta alla svizzera Compagnie Financière Richemont.

Criptovalute: Era dal dieci maggio che non assistevamo a correzioni sul Nasdaq 100 e acquisti sulle principali criptovalute. Bitcoin ed Ethereum chiudono la seduta di ieri con un guadagno di oltre il 5%. Un segnale decisamente positivo che evidenzia la volontà del settore di non essere eccessivamente trascinato al ribasso dal cambio di umore generato dallo scandalo Luna.

Restando in tema Luna, il token ritorna nuovamente al centro delle speculazioni – difficile parlare di investimenti. Proprio considerando il fatto di avere poco da perdere, senza rinunciare alla speranza di un forte ritorno, speculatori sudcoreani negli ultimi giorni avrebbero accumulato token Luna. Stando a fonti Reuters il numero di detentori di LUNA nel paese asiatico è aumentato negli ultimi giorni di oltre il 50% nelle principali borse locali in 48 ore. Non è mancata la risposta da parte della Commissione per i servizi finanziari della Corea del Sud la quale ha ammonito gli investimenti in Luna.