Newsflow costruttivo, mercati in consolidamento

Nella giornata di ieri i mercati globali sono andati ad estendere il rally delle ultime cinque giornate, salvo poi andare a chiudere lievemente in negativo sulla chiusura di seduta, in un quadro di lateralità che sconta i segnali confortanti che provengono dalla Brexit e dall’approvazione del pacchetto fiscale in via di definizione negli Stati Uniti.

I mercati europei ieri mattina hanno esteso il rally di fine anno con l’accordo commerciale sulla Brexit, le speranze sul pacchetto di stimolo Usa ampliato e la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Europa che hanno rafforzato le prospettive di crescita globale nel 2021. In particolare l’indice britannico UK100 ieri ha sovraperformato i suoi comparables europei, dopo la definizione dell’accordo commerciale tra Gran Bretagna e Unione europea. Tra i singoli titolo, bene Astrazeneca, che ha chiuso al rialzo del 3.37% sulla notizia che il governo britannico dovrebbe approvare il vaccino contro il Covid-19 per l’uso di emergenza entro pochi giorni. Nonostante la flessione di fine seduta, ieri hanno brillato i titoli del settore viaggi e libero, con Lufthansa e IAG, proprietario di British Airways, che hanno messo a segno rialzi consistenti.

In America l’S&P500 e il Dow ieri si sono mossi intorno ai livelli record, in range di prezzo molto limitati, con la prospettiva che gli aiuti fiscali alimenteranno una ripresa economica, sostenendo il sentiment negli ultimi giorni dell’anno. Al contrario, il Nasdaq ha perso maggior terreno, penalizzato da realizzi su alcuni dei nomi leader del mercato come Apple e Tesla. 

Sul piano dell’iter di approvazione del pacchetto fiscale, mentre la Camera dei Rappresentanti Usa a guida democratica ha votato per soddisfare la richiesta di aumentare i sussidi anti-Covid-19 da 600 a 2.000 dollari, ora la misura dovrà affrontare un percorso più difficile al Senato, che resta a maggioranza repubblicana. 

Questa notte gli indici asiatici si sono mossi limitatamente, dopo che la chiusura debole di Wall Street, con il Dollar Index che è sceso nuovamente sotto minimi di area 90, in un quadro di debolezza sul biglietto verde che va a accentuarsi. 

TECHNICALS IN FOCUS

EURUSD

Prosegue lentamente l’apprezzamento dell’EUR rispetto al Dollaro USA, che da giorni sta consolidando sopra area 1.22. Sul grafico settimanale, il prossimo livello in focus è nel range 1.2470-1.25, soglia che potrebbe essere raggiunta rapidamente al prossimo breakout: ciò è in linea con la natura del cross, che tende a muoversi rapidamente, dopo lunghe fasi di consolidamento. Sopra area 1.25, il cross punterebbe ad area 1.2760, massimo dall’Ottobre 2014. Il quadro resta fortemente rialzista e non si evidenziano segnali di ipercomprato o di potenziale di inversione nel breve periodo.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Asset Allocation 2021: Costruire la componente obbligazionaria mediante ETFs 

Dopo aver analizzato come costruire la componente azionaria del portafoglio, passiamo a definire quella obbligazionaria: operazione decisamente più semplice perché realizzata mediante la combinazione di ETFs obbligazionari. 

Nonostante la nostra posizione resti fortemente orientata al mondo azionario, per gli evidenti extra-rendimenti che questo genera nel lungo periodo, inserire una componente obbligazionaria è fondamentale, in una logica di gestione di portafoglio. La ragione risiede nel fatto che, storicamente, combinazioni azionario-obbligazionario hanno prodotti risultati migliori in termini di ritorno aggiustato per il rischio, tradizionalmente calcolato mediante lo Sharpe Ratio, rispetto a portafogli puramente azionari.

In questo senso, quindi, la ricerca dell’extra-rendimento, investendo esclusivamente sui mercati azionari, si rivela una scelta non remunerativa sul piano del rischio che si assume a fronte dei risultati che si andrebbero a conseguire.  

Come si può osservare, lo schema d’investimento per la componente obbligazionaria ricalca completamente le logiche definite per quella azionaria, sia pur con alcune eccezioni. 

In generale, anche in questo caso ci sentiamo di distinguere i prodotti che prevedono un logica long only, ossia di detenere la posizione nel lungo periodo, da quelli “attivi”, ossia i Smart Portfolios, che diversamente sono gestiti dal Comitato Investimenti di eToro, con una ripartizione 50/50 tra i due.  Non sarà sfuggito ai più che eToro non offre Smart Portfolios sul mondo obbligazionario, tuttavia un Smart Portfolio come YiedlKing è un prodotto azionario fortemente focalizzato su titoli azionari stabili, con alti dividend yield. Tradizionalmente, questo tipo di titoli vengono definiti investimenti di tipo “Bond-Like”, si pensi ai titoli del settore Utilities, e per queste ragione li consideriamo come strumenti di gestione alternativa al mondo obbligazionario.

Considerando oramai chiara la distinzione tra mercati sviluppati ed emergenti, anche la suddivisione tra paesi non dovrebbe essere un problema.

L’ultimo chiarimento riguarda la chiarificazione del concetto di scadenza e rating. Gli ETF replicano l’andamento di un basket di titoli obbligazionari, caratterizzati da scadenze e qualità del credito differenti. A titolo d’esempio, l’ETF IShares TLT è il principale ETF al mondo concentrato sui titoli di stato americani (Treasuries) con scandenza superiore ai 20 anni. Ugualmente, l’ETF Vanguard Short-Term Bond VGS punta a replicare un indice obbligazionario con scadenza 1-5 anni, ossia con una scadenza decisamente di breve termine. Questi ETF investono in titoli ad alto rating societario (VGS) oppure in titoli di stato (TLT). In egual misura, possiamo inserire ETF legati a strumenti di credito a maggior rendimento, sia pure con un rating più basso, come l’ETF Invesco Senior Loan (BKLN). 

Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.

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