Nasdaq in correzione, possibile area di acquisto?

Seduta di mercoledì sui listini azionari a doppia velocità. Mentre l’Europa ha alzato la china, chiudendo prevalentemente in territorio positivo, gli Stati Uniti invece proseguono nella loro correzione. Proprio correzione ormai è il termine corretto per quanto concerne il Nasdaq poiché ha registrato, dai massimi del 22 novembre, una correzione di 10 punti percentuali. Le motivazioni su tale differenza di rendimenti sono legate soprattutto al differente peso dei settori nei relativi indici. Sulle principali piazze europee il peso del settore tecnologico è più contenuto, mentre è più accentuato il peso sui settori del consumo ciclico, industriale, energetico, finanziario e dei materiali di base.

La seduta di ieri nel Vecchio Continente, caratterizzata dall’aumento del livello di inflazione al consumo in Germania e dall’incremento dei rendimenti obbligazionari – con il Bund decennale tedesco che temporaneamente stanziava in territorio positivo – ha visto Parigi registrare la migliore performance (+0.55%). A sostenere l’indice parigino soprattutto il suo settore del lusso, con LVMH (3.67%), Hermès (+2.39%) e Kering (+1.96%). Bene anche Amsterdam (+0.37%), che nonostante la correzione del settore tecnologico, ha beneficiato del rialzo di Adyen (+4.47%), grazie al giudizio di buy da parte di UBS. Generalmente abbiamo osservato in Europa ad acquisti sui settori del consumo ciclico e dei materiali di base, male invece il comparto finanziario e tecnologico.

La pubblicazione odierna in Germania ha appena visto un notevole incremento del livello di inflazione alla produzione, saltata al 24.2% su base annua a dicembre, delineando il maggior incremento storico dall’inizio delle rilevazioni (1949). A spingere al rialzo il dato i forti incrementi dei prezzi energetici, materie prime e dei beni intermedi, in particolare dei metalli.

Proprio parlando di prezzi energetici si osserva per fortuna una riduzione dei prezzi del gas europeo, con i futures TTF che ieri hanno visto cedere circa 9 punti percentuali e che dal 6 gennaio registrano una diminuzione di quasi il 22%. Ad aiutare anche l’Europa la correzione dei futures sul JKM asiatico (prezzi di riferimento per il gas naturale liquefatto LNG), sceso da giovedì scorso del 35%. L’unica incognita attuale principale resta la tensione con la Russia.

Proprio in tema Ucraina, ieri il Presidente Biden ha riportato come la Russia non desideri un conflitto militare; tuttavia, ha aggiunto come una “piccola incursione” potrebbe generare una ritorsione più leggera. Commenti successivamente corretti dalla Casa Bianca ma a cui non sono mancate critiche, proprio per aver indirettamente dato semaforo verde ad una possibile invasione russa.

In America invece abbiamo continuato a registrare flessioni su tutti e tre i principali indici, con il Nasdaq a realizzare le principali perdite.

Interessante osservare, come ha fatto notare la collega Callie Cox, la reazione dello S&P 500 e del Nasdaq100 a movimenti forti del decennale americano. Proprio osservando i dati dal 1990 in cui il decennale americano è aumentato di 30 punti base o oltre (ovvero il valore che stiamo osservando di incremento nell’ultimo mese) è possibile concludere come nei 12 mesi successivi a tale incremento lo S&P 500 sia salito in media dell’8.6% (con un tasso di successo del 76%), mentre sul Nasdaq 100 del 16% (con un tasso di successo del 79%)

Giornata odierna che ha visto di nuovo un ritorno del sentiment positivo in Cina, grazie soprattutto alla decisione di ridurre i tassi sui prestiti a uno e cinque anni al 3.7% e 4.6% rispettivamente. Una situazione che evidenza la direzione di controtendenza rispetto alle altre banche centrali.

In Europa è attesa la pubblicazione del verbale della riunione di politica monetaria della BCE, utile per captare indizi sulla direzionalità della Banca in relazione alle preoccupazioni inflazionistiche. In America sono attese una serie di importanti dati economici sul mercato del lavoro ed immobiliare. Tuttavia, l’interesse maggiore potrebbe concentrarsi sul sondaggio di Philadelphia, soprattutto dopo il crollo di quello di New York.

Per quanto riguarda le trimestrali oggi l’interesse è prevalentemente su Netflix, la quale rilascerà gli utili a fine seduta. Utili da monitorare anche le pubblicazioni di American Airlines e Travelers per cercare indizi sul settore turistico.

Criptovalute: come ieri, notiamo una maggiore resilienza da parte del mercato delle criptovalute dove, nonostante un sentiment negativo sui mercati, continuano ad evitare di seguire la discesa degli indici americani. Bitcoin mantiene ancora quota $41mila ed Ethereum $3mila. Nelle ultime ore si parla soprattutto di Google (Alphabet), la quale sarebbe sempre più interessata al settore dei pagamenti digitali e, a riguardo, avrebbe proprio assunto Arnold Goldbergm ex dipendente Paypal per avanzare nel business

FRA 40 / CAC40

Dopo aver chiuso il 2021 come una delle migliori piazze europee, con rendimenti superiori a quelli americani, il 2022 mostra una leggera flessione.

Osserviamo recentemente una diminuzione sulla volatilità, come evidenziato dalle bande di Bollinger, il che lascerebbe ipotizzare un maggior periodo di lateralità che potrebbe sfociare con un maggiore movimento direzionale. Allo stato attuale da monitorare al rialzo la tenuta della resistenza in area 7300 punti ed al ribasso del supporto in area 7000.

La direzione principale del trend resta tuttavia quella positiva, con canale crescente formatosi dai minimi di fine gennaio 2021.

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