Mercati in trading range, nell’assicurativo bene Axa, male Allianz

In una settimana che avrà nella giornata di venerdì la pubblicazione del dato più significativo, i Non Farm Payrolls, è verosimile attendersi una movimenti di sostanziale consolidamento dei prezzi fino alla fine della settimana. La giornata di ieri in questo senso ci fornito un anticipazione di quanto possiamo attenderci nelle prossime sedute.

L’azionario europeo ieri ha toccato nuovi massimi, sostenuto dall’attività di M&A e dai risultati importanti di HSBC, la più grande banca europea, oltre al rimbalzo delle borse asiatiche, che ha contribuito a dettare un tono positivo per l’avvio del mese di agosto. HSBC ha successivamente chiuso la seduta in lieve flessione ma in larga misura in ragione di un indebolimento generale che si è osservato sugli indici azionari nel tardo pomeriggio europeo. Sul fronte dei titoli finanziari, ieri AXA ha chiuso in rialzo del 4.44%, dopo aver battuto le stime degli analisti ed aver registrato una crescita del 180% nell’utile netto del primo semestre, mentre al contrario Allianza ha perso oltre il 7%, dopo che le autorità statunitensi hanno avviato un’indagine relativa ai fondi Alpha strutturati di Allianz Global Investors.

Negli Stati Uniti, l’indice dei semiconduttori ha registrato un nuovo massimo storico in intraday, prima di chiudere in flessione per effetto di un sell-off generalizzato di fine seduta. Debole nel complesso anche il settore industriale mentre è significativo registrare un’altra seduta di intensa flessione per i rendimenti dei titoli di stato, con il Treasury decennale americano che è sceso nuovamente sotto l’1.20%. In una fase di mercato in cui l’attenzione sul tema dell’inflazione resta alto, la costante flessione dei rendimenti obbligazionari fa ritenere a questo punto che le preoccupazioni degli investitori sia più centrati sul fronte della crescita che dell’inflazione. La diffusione di Delta resta l’altro elemento di preoccupazione, con gli esperti che tuttavia, almeno negli Stati Uniti, stimano un picco di diffusione della variante nella prossime due settimane.

Sul piano macroeconomico, la riunione di politica monetaria della Reserve Bank of Australia non ha registrato sorprese mentre l’unico dato significativo della giornata di oggi è la pubblicazione del dato sugli ordini industriali negli Stati Uniti per il mese di Luglio.

TECHNICALS IN FOCUS

CS.PA

La recente pubblicazione dei numeri del Q2 ha spinto AXA in gap nella giornata di ieri, andando a rompere a rialzo una figura di consolidamento rialzista venutasi a formare con i massimi di Maggio scorso. In questo momento le resistenze in focus sono in area 24.15 e 25.50, massimo dal Febbraio 2020. Il supporto chiave è in area 20.80, livello che coincide con il minimo degli ultimi due mesi e con la MM a 200 giorni. L’RSI sopra area 50 conferma la pressione rialzista sul titolo che tuttavia, come tutto il settore assicurativo, manifesta fragilità in questa fase. Si raccomanda un’adeguata gestione del capitale e l’utilizzo degli stop loss.

PFE

In una fase di generale lateralità dei mercati azionari, non è inusuale osservare strappi a rialzo di titoli che, tuttavia, tendono a muoversi in trading range che ne descrivono la natura “mean reverting”. In questo senso, Pfizer è andata recentemente a rompere i massimi del 2020 con forte volatilità. In questa fase c’è un notevole ipercomprato sul titolo, ragione per cui è verosimile un ritorno sul supporto di area $42.50. Area $45 e $46.30 sono i principali livelli in focus, con quest’ultimo che rappresenta il massimo del 2019. Particolarmente per titoli che si muovono in trading range ben definiti, raccomandiamo un uso costante ed oculato degli stop loss, tanto in caso di operatività al rialzo che al ribasso.

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