Materie prime e rendimenti in frenata, rimbalzo del Nasdaq

Mercati positivi nella giornata di ieri, con le notizie più incoraggianti che sono venute su due fronti: il deciso rimbalzo del Nasdaq100 ed il lieve calo dei rendimenti dei Treasuries USA. A questo si è inoltre aggiunta la presa di profitto su diverse materie prime, dal WTI al rame e al frumento, che in queste settimane avevano messo a segno un rally impressionante. 

Sul fronte azionario, la notizie migliore viene dal Nasdaq, che ieri ha messo a segno una performance vicina al 4%, mostrando segnali di accumulazione sul settore, dopo una correzione dai massimi che è stata nell’ordine superiore al 12%. Sull’indice la ripresa di alcuni livello di prezzo, come area 13.000, è fondamentale ma l’attuale consolidamento è già di per se un fattore positivo. 

Bene anche i mercati europei, con il GER30 che ha aggiornato i nuovi massimi storici, nel quadro di un movimento che ha coinvolto la totalità degli indici del vecchio continente. Buoni i dati sulle esportazioni tedesche, che hanno mostrato un aumento inaspettato a Gennaio, grazie al l’aumento degli scambi commerciali con la Cina. Gli occhi sono ora puntati sul meeting BCE di domani, per verificare se l’istituto deciderà di aumentare il ritmo degli acquisti d’emergenza di bond, al fine per calmare ulteriormente gli investitori.  

Come detto, molto positiva la seduta americana, con l’OCSE che ha sottolineato come l’outlook economico globale stia migliorando grazie all’accelerazione nella distribuzione dei vaccini e in ragione del massiccio pacchetto di misure di stimolo contro il virus lanciato dagli Stati Uniti: la Camera dei Rappresentanti potrebbe approvare il pacchetto di misure di stimolo nelle prossime ore, con una votazione che consentirebbe al presidente Joe Biden di firmare la legge già in settimana. Sul piano settoriale, ieri i settori ciclici hanno sottoperformato quelli tecnologici, in quella che è sembrata una seduta di ribilanciamento dei portafogli di molti investitori, che sono tornanti a comprare il comparto tecnologico dopo la marcata correzione delle ultime sedute.

Seduta contrastata quella asiatica nella notte, con i principali indici della regione che sono andati a chiudere contrastati, dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione a Febbraio in Cina, che ha evidenziato un rialzo dei prezzi lievemente superiori alle stime degli analisti. Anche negli Stati Uniti è previsto per la giornata di oggi la pubblicazione del Consumer Price Index, quale principale market mover macroeconomico di giornata.

TECHNICALS IN FOCUS

GOLD

Dopo i massimi di Agosto 2020, il Gold è andato incontro ad una lunga fase di distribuzione che lo ha portato in area $1.700, intorno al 38.2% di Fibonacci del rally di Dicembre – Agosto 2020. L’RSI evidenzia segnali di ipervenduto e la giornata di ieri ha visto la formazione di una barra outside che è andata a chiudere sopra l’apertura del giorno precedente. A rialzo i primi target sono in area $1.760 (50% di Fibonacci) e successivamente area $1.830 (61.8% di Fibonacci). Sul piano dei supporti l’area di $1.650 rappresenta il livello al di sotto del quale il set-up rimbalzista verrebbe invalidato, con la possibilità di aprire spazi per un’ulteriore estensione del ribasso fino ad area $1.600.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Waste Management: titolo ciclico ma difensivo e non caro

Nell’ambito della rotazione settoriale verso i settori ciclici non tutti i titoli hanno pienamente beneficiato del cambio di prospettiva degli investitori. In questo senso, sebbene sempre più rari da identificare, esistono aziende caratterizzate da un ottimo posizionamento di business, valutazione ragionevoli ed un discreto potenziale di crescita in presenza di una ripresa più sostenuta del ciclo economico.

Waste Management è la più grande società di gestione dei rifiuti americana, con una offerta completa di servizi di smaltimento dei rifiuti, servizi di riciclaggio ed una varietà di ulteriori iniziative eco-compatibili, come le discariche che producono energia pulita dai rifiuti trattati.

Il titolo ha ad oggi una capitalizzazione di mercato intorno ai $50 miliardi e dovrebbe generare circa $16,8 miliardi di ricavi nel 2021. In effetti, il business dell’azienda è sorprendentemente redditizio: più di quanto si possa pensare per un’industria così stabile, con margine operativo netto che si colloca attualmente intorno ad un 10%.

Naturalmente, il 2020 è stato un anno difficile per l’economia in generale e WM ne è stata colpita in pari misura. I ricavi sono rimasti invariati, mentre l’utile per azione è sceso dell’8,9% su base annua. Tuttavia, la società ha mantenuta la sua redditività, confermando il prossimo dividendo da erogare agli azionisti.

Sul piano generale del business, la gestione dei rifiuti dovrebbe essere in grado di trarre un deciso vantaggio da una ripresa economica, in quanto una ripresa economica tende a favorire la generazione di una quantità maggiore di rifiuti, rispetto ad un economia in lockdown, con la conseguente contrazione che ne deriva. I maggiori rifiuti vengono generati da diversi settori, dalla ristorazione, ai consumi di base fino all’industria pesante, come quella delle costruzioni. Come detto, il business è ciclico ma in ogni caso più stabile di altri, decisamente molto più volatili, basti pensare ad alcuni sotto-settori del comparto industrials.

Infine, il dividendo di WM sembra piuttosto sicuro, con un payout ratio pari ad appena il 48,7%, il che significherebbe che la sequenza di aumenti consecutivi dei dividendi, che dura da oltre 15 anni, è quasi certa di poter continuare. Inoltre, come detto, la natura solo parzialmente ciclica del business garantisce una certa affidabilità in questo senso. Il multiplo P/E scambia attualmente sulla fascia alta del range degli ultimi cinque anni, intorno a 34 volte gli utili correnti, ma tuttavia, il diviend yield resta interessante scambiando ad oggi intorno al 2.3%.

Waste Management ad oggi è un titolo con ottimo prospettive di business per i prossimi mesi, una valutazione relativamente economica rispetto ad altri titoli ciclici, un dividend yield superiore a quello dell’S&P500 ed una dinamica di prezzo che sembra impostata per tornare ancora una volta sui massimi del 2020.

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