L’incertezza politica non pesa sui mercati

Prosegue il rally dei mercati azionari, con forte direzionalità tanto sull’Europa quanto sugli indici americani, nonostante l’esito delle elezioni in America non sia ancora certo, soprattutto in ragione dell’annunciato ricorso di Trump per contestare l’assegnazione dei grandi elettori in alcuni stati chiave.

Paradossalmente, lo scenario peggiore per gli investitori si è avverato: la mancanza di un vincitore netto ed il rischio di una paralisi legislativa che porti ad un ritardo, o ad un mancato accordo, sul fronte del negoziato fiscale. Ciononostante i mercati azionari hanno risposto molto positivamente, a conferma di come spesso le previsioni sull’effetto che gli esiti elettorali hanno sui mercato siano poco affidabili. In questo senso, dalla seconda guerra mondiale solo altre tre volte l’S&P500 ha guadagnato più dell’1% o più per quattro sessioni consecutive. Si tratta di un campione di piccole dimensioni, ma storicamente gli investitori hanno registrato forti rendimenti nei 6-12 mesi successivi.

Guardando alle trimestrali, alla chiusura della scorsa settimana 319 aziende dell’S&P500 avevano riportato utili, di cui il 79% ha superato le stime dei ricavi e l’85% le stime degli utili. In media, i ricavi sono diminuiti di circa il 2% e l’utile per azione del 9,8%. Gli utili sono diminuiti di circa il 9% su base annua, mentre il consenso prevedeva un calo del 20%. Questa settimana hanno rilasciato i risultati i grandi big della tecnologia, e vedremo come i loro risultati impatteranno sul quadro generale della reporting season americana.

Da sottolineare la pubblicazione dei verbali del FOMC di questa settimana: di fatto stato un evento in una settimana come questa. In linea con l’ultima conferenza stampa di Jerome Powell, la politica fiscale dovrebbe sostenere questa fase economica e il verbali indirettamente confermano l’intenzione di sostenere il deficit americano nel prossimo futuro.

Sul piano macroeconomico, oggi dagli Stati Uniti arriveranno i dati sull’occupazione per il mese di Ottobre. I Nonfarm Payroll dovrebbe mostrare che l’economia ha aggiunto circa 600.000 posti di lavoro, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere dal 7,9% al 7,7%.

TECHNICALS IN FOCUS

BTC

Il Bitcoin ha sperimentato una performance del 30% nelle ultime due settimane, dopo l’annuncio relativo alla sua adozione anche da PayPal, e nel complesso è salito di poco meno del 200% dai minimi di Marzo di quest’anno. Area 14.000 ha dato vita ad un impulso direzionale molto forte, che ha spinto il BTC vicino ad area 16.000. la forte volatilità del movimento e i segnali di ipervenduto impongono quindi prudenza nell’impostazione operatività. Sul grafico ad 1 ora i principali supporti sono tra 15.200 e 14.700. Il cedimento di quest’ultima area rischierebbe di estendere il ribasso fino ai 14.300. Sul piano dei target, il consolidamento di area 15.000 sarebbe un ottimo segnale sul medio periodo

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Vonovia: esempio europeo di “dividend compounder”

In linea con quanto analizzato ieri, restiamo sulle opportunità che offre il settore immobiliare, questa volta europeo. Strutturalmente, il settore immobiliare europeo resta più fragile di quello americano ed ugualmente soggetto a cambiamenti significativi. Tuttavia, la Germania resta il mercato più solido e Vonovia è una delle migliori scommesse per investitori molto sensibili ai rendimenti derivanti dai dividendi.


La società è la più grande entità immobiliare privata d’Europa e possiede circa 415.000 appartamenti residenziali in città a forte crescita urbana, principalmente in Germania, Austria e Svezia. Vonovia è anche membro dell’indice EURO STOXX 50 dal Settembre 2020 ed è l’unica società immobiliare ad essere inclusa nell’indice leader dei titoli europei.

Vonovia ha storicamente offerto una notevole crescita dei dividendi, operando in mercati cronicamente sottoforniti con noleggi fortemente regolamentati. Paradossalmente, allo scoppio della pandemia, la società ha risentito limitatamente della crisi in corso, proprio per via della natura regolamentata del suo business e per la forte stabilità dei suoi flussi di cassa. 

Qui possiamo osservare il confronto con l’indice GER30:  


Vonovia presenta diversi driver di crescita, tra cui lo sviluppo di unità abitative, l’attività di gestione di immobili di proprietà e di portafogli, nonché l’attività di trading immobiliare in Germania. Queste attività comprendono circa il 90% dell’EBITDA della società e offrono un flusso di cassa molto stabile e in crescita. La crescita organica del canone di locazione è dell’ordine del 3 – 4% negli ultimi anni. 

Ulteriori driver di crescita vengono dagli aggiustamenti annuali dei canoni di mercato, dai rendimenti sugli investimenti diretti e dagli investimenti per la modernizzazione degli immobili, che rendono circa il 9-10% annuo. 

La società tipicamente eroga dividendi pari a circa il 70% dei suoi flussi di cassa operativi ed ha un dividend yield al momento vicino al 4% annuo. Giova ricordare che il dividendo stesso è cresciuto a un tasso composto del 15% annuo dall’IPO nel 2013. Tale forza economica si riflette anche in un basso costo dell’indebitamento, vicino all’1,4%, destinato a restare fisso negli anni, essendo in larga misura di lungo periodo. Anche le recenti emissioni obbligazionarie evidenziano un costo del debito inferiore al passato. 

Il titolo rappresenta una eccellente aggiunta per un portafoglio di un investitore sensibile al reddito e per chi è alla ricerca di diversificazione azionaria e copertura contro l’inflazione. In questo senso è noto che gli investimenti immobiliari forniscono una copertura efficace contro l’inflazione e la società nel tempo si è dimostrata molto capace in questo senso. 

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