Le trimestrali sostengono le valutazioni: oggi la BCE

Una seduta di consolidamento quella di ieri, dopo due sessioni di flessione generalizzata sui mercati azionari. A sostenere ieri gli indici sono state le buone indicazioni sul ciclo economico venute dalle trimestrali che, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, continuano ad evidenziare numeri aziendali migliori delle stime di consenso.

Bene l’azionario europeo, grazie all’ottimismo generato da una stagione di trimestrali che sta bilanciando i timori stimolati dalla ripresa dei casi di Covid in alcuni paesi. Il produttore di semiconduttori ASML ha chiuso a rialzo del 6.25%, dopo aver rivisto al rialzo la propria previsione sulle vendite, grazie ad un rafforzamento della domanda derivante dalla scarsità a livello mondiale di microchip. Sempre in Europa, il secondo maggior produttore di birra al mondo, Heineken, ha guadagnato il 5.36%, dopo aver registrato vendite trimestrali ben oltre le attese, sulla scia della crescita della ripresa di domanda di birra in Asia ed Africa.  Infine, buone indicazioni vengono dai titoli dell’energia, che chiudono a rialzo, malgrado i prezzi del greggio in calo, grazie a Deutsche Bank, che ha iniziato il report su titoli come Royal Dutch Shell e Total con un rating “buy”.

In America, il rialzo ha riguardato gli indici S&P 500 e Dow Jones, dopo le ultime due sessioni consecutive in calo, mentre il Nasdaq è rimasto sottotono, dopo i risultati deludenti di Netflix che hanno dato il via alla stagione delle trimestrali per i colossi tech. Il fornitore di servizi di streaming ieri ha perso il 7.4%, arrivando ad una zona di prezzo, in area $510, molto delicata sul piano tecnico. In lieve rialzo Apple, Amazon e Facebook, mentre Tesla, salita del 3.5%, sta evidenziando importanti segnali di accumulazione che potrebbero ulteriormente consolidarsi dopo una rottura di area $780. 

Sul piano macroeconomico oggi l’evento chiave sarà la riunione della BCE, dove Christine Lagarde sarà chiamata a fornire visibilità sulla dimensione e la prevedibile durata del supporto finanziario che la banca centrale intende continuare ad erogare all’eurozona. 

TECHNICALS IN FOCUS

IWM

Sul grafico a 4 ore osserviamo evidenti segnali di accumulazione su IWM, l’ETF rappresentativo del Russell 2000, dopo il doppio minimo di area $208, nel quadro di una lateralità che prosegue da inizio anno. La tenuta dell’area $220 potrebbe rapidamente proiettare l’’ETF verso area $226 e $234, massimo storico del 15 Marzo. Sopra i massimi di Marzo la prima area in focus sarebbe $250. Nel medio termine il supporto chiave è in area $208 che, se rotto al ribasso, proietterebbe l’indice in inversione ribassista 

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Johnson & Johnson: numeri migliori del previsto e outlook 2021 rivisto al rialzo   

Insieme a quella di Netflix, la trimestrale di JNJ era l’evento corporate più atteso di questa settimana, anche in ragione dell’importanza degli aggiornamenti circa la diffusione del vaccino per il Covid, dopo la sospensione cautelare a cui lo stesso è stato sottoposto nelle ultime settimane. Nel settore farmaceutico Johnson & Johnson è la prima società al mondo per capitalizzazione di mercato, che si aggira intorno ai $400 miliardi. 

Sul fronte del vaccino, Johnson & Johnson ha riportato nel trimestre $100 milioni di ricavi dalla vendita del vaccino contro il Covid-19, che ha subito una sospensione alla diffusione dopo alcuni casi di trombosi alle persone a cui è stato somministrato. Sui risultati del primo trimestre, la società ha riportato meglio delle stime iniziali sia sotto il profilo dei ricavi ($22.32 miliardi vs $21.98 stimati) che dell’utile per azione ($2.59 vs $2.34 stimati). 

La divisione pharma del gruppo, che ha sviluppato il vaccino contro il Covid-19, ha generato $12,19 miliardi di ricavi, in aumento del 9,6% su base annua, guidati per i farmaci sui melanomi e e da Stelara, un trattamento per il morbo di Crohn. Bene anche la divisione dei dispositivi medici, che ha generato $6,57 miliardi di ricavi, in aumento del 7,9%, grazie anche ad un miglioramento del quadro pandemico generale. 

In aggiunta, il management ha rivisto a rialzo le stime su utili e ricavi per il 2021, con previsioni di un utile per azione di $9.57 ($9.42 in precedenza), mentre le stime dei ricavi sono tra i $90,6 e i $91,6 miliardi, rispetto alla precedente previsione che era nel range $90,5 – 91,7 miliardi.

Il vero tema per la società nei prossimi mesi sarà quello di ripristinare la fiducia sul vaccino, in una fase in cui una sospensione come quella appena passata ha di fatto spostato la gran parte della fiducia su quello di Pfizer e Moderna.

Sul piano della valutazione, il titolo scambia a circa 30 volte gli utili del 2021, in linea con la sua media storica degli ultimi cinque anni, dopo il repricing del multiplo stesso che negli ultimi mesi era sceso fino a 22. Con un dividend yield ai prezzi attuali vicino al 2.6%, il titolo oggi appare adeguatamente prezzato.

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