Mercoledì ha rappresentato una giornata sorprendentemente positiva per i mercati finanziari, nonostante le numerose fonti di preoccupazione che avrebbero potuto facilmente scuoterli. Dalle tensioni commerciali riaccese tra Europa e Cina, con nuove tariffe imposte sui veicoli elettrici cinesi, fino alle manovre militari russe a Cuba, gli elementi di disturbo non mancavano. Tuttavia, spinta da un report sull’inflazione negli USA inferiore alle aspettative e da una Federal Reserve che ha saputo mantenere una posizione rassicurante, la borsa americana ha chiuso in rialzo, con il settore tecnologico ancora una volta al centro dell’attenzione.
Il dinamico settore della tecnologia sta assistendo ad una vibrante competizione per i posti al vertice della capitalizzazione di mercato. Se Apple aveva recentemente ceduto il secondo posto a Nvidia, mercoledì ha visto l’azienda di Cupertino persino riconquistare brevemente la vetta, superando temporaneamente Microsoft e diventando la società con la più alta capitalizzazione al mondo. Questo nonostante Apple abbia la più bassa valutazione price-to-earnings (P/E) forward tra le tre e nonostante abbia registrato la crescita più bassa in termini di fatturato e utili negli ultimi dodici mesi. Specificamente, il fatturato di Apple ha segnato una contrazione dello 0.9%, mentre l’incremento degli utili si è fermato al 6.43%.
Le azioni sono schizzate verso l’alto all’apertura di mercoledì, grazie a dati sull’inflazione migliori del previsto che sono arrivati proprio mentre la Federal Reserve concludeva la riunione di giugno. Due dei tre principali indici hanno mantenuto i loro guadagni anche dopo che la banca centrale ha abbassato le aspettative di taglio dei tassi per quest’anno.
In particolare, il Bureau of Labor Statistics ha riferito che Indice dei Prezzi al Consumo generale per maggio è rimasto invariato su base mensile ed è aumentato del 3,3% su base annua. Entrambe le cifre erano inferiori rispetto al rapporto dell’IPC di aprile e al di sotto delle aspettative degli economisti. L’inflazione core, che esclude i prezzi di cibo ed energia, si è anch’esso moderato, aumentando dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,4% rispetto all’anno precedente. Questo si confronta con l’aumento mensile dello 0,3% e l’aumento annuale del 3,5% di aprile.
A seguito del rapporto le aspettative di mercato per un taglio dei tassi a settembre sono salite al 61% dal 47% di un giorno prima, secondo i FedWatch. Tuttavia, le probabilità sono scese al 58% dopo che la pubblicazione pomeridiana del dot plot della Fed ha mostrato che la banca centrale prevede solo un taglio di un quarto di punto quest’anno, rispetto ai tre previsti a marzo.
In questo contesto, il mercato azionario statunitense ha dimostrato una resilienza notevole, con l’S&P 500 che ha segnato il miglior inizio d’anno elettorale mai registrato, con un avanzamento del 14% fino ad oggi nel 2024. Questa performance è particolarmente notevole data la volatilità degli eventi globali e le incertezze economiche persistenti. Intanto la giornata odierna si apre sulla scia dei rialzi su Tesla, dopo la vittoria di Elon Musk alla votazione dei suoi azionisti.