Inflazione USA e BCE: oggi usciremo dal trading range?

Quella di oggi è la seduta più attesa della settimana, con gli investitori che sono sostanzialmente rimasti inattivi e hanno preferito evitare grandi posizionamenti in vista della riunione di politica monetaria di oggi della Banca Centrale Europea e del dato sull’inflazione americana, anch’essa in agenda oggi.

Il tema principale, sul piano macroeconomico, resta l’inflazione, che ieri ha evidenziato come in Cina i prezzi alla produzione siano aumentati al ritmo annuale più veloce in oltre 12 anni a Maggio, guidati dall’aumento dei costi delle materie prime. Nella realtà, tuttavia, il mercato sembra riflettere altro tipo di aspettative, con il decennale USA a 10 anni che è sceso al momento sotto la soglia dell’1,5%, il che spiega la ragione per cui i mercati azionari restino fortemente supportati in questa fase. Chiaramente, la riunione della BCE di oggi, e soprattutto quella della Fed della prossima settimana, saranno fondamentale per avere maggiori dettagli sia sulle future scelte di politica monetaria che sulle aspettative in termini di inflazione e crescita economica per i prossimi mesi.

Nella lateralità generale, Ieri in Europa abbiamo osservato i forti rialzi dei titoli del comparto dei trasporti aerei, con Air France, Lufthansa e IAG, la controllante di British Airways, che hanno chiuso con rialzi in media intorno al 3%, dopo che il Cdc statunitense ha annunciato un allentamento delle raccomandazioni di viaggio relative a 110 paesi e territori globali. In lieve flessione i titoli del settore minerario.
Negli Stati Uniti abbiamo archiviato una sessione caratterizzata da lievi rialzi, guidati dal settore tecnologico, sia pure nel quadro di una sostanziale parità del comparto azionario. A flettere, sia pure lievemente, sono stati i titoli i bancari, che riflettono naturalmente la flessione dei rendimenti dei Treasuries, ai minimi di oltre un mese. Citi, Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno tutte chiuso sotto la parità. Negativa Campbell Soup, che ha chiuso in flessione del 6.51%, dopo aver riportato utili inferiori alle attese e dopo aver ridotto le stime sugli utili annuali, a causa di un aumento nei costi di produzione.

TECHNICALS IN FOCUS

AAPL

Nel corso dell’ultimo mese Apple si è mossa in un trading range molto compresso, tra la MM a 50 e 200 giorni. L’RSI evidenzia pressione rialzista, con minimi crescenti che, se accompagnati ad una rottura a rialzo di area $130 potrebbero proiettare rapidamente il titolo verso area $133, $138, con il tentativo di allungo verso i massimi di Febbraio scorso sopra i $140. Come sottolineato, l’impostazione sul titolo resta costruttiva e solo una flessione sotto area $120 riporterebbe il titolo in una debolezza tecnica che sconsiglierebbe di operare al rialzo.

IWM

Il Russell 2000 si muove in un trading range compreso tra $235 e $208 da inizio anno e non è escluso che tale lateralità prosegua. Tuttavia, l’RSI evidenzia pressione rialzista in aumento, mentre l’ADX si sta avvicinando all’area 20-25, livello che identifica direzionalità dei prezzi. In questa fase IWM resta uno strumento da tenere sotto stretta osservazione, anche per la sua capacità di anticipare spesso i movimenti degli indici principali. Una rottura con consolidamento dei prezzi sopra area $235 potrebbe dar luogo ad un impulso rialzista di proporzioni interessanti. Fondamentale in questi è attendere il consolidamento del breakout, qualora si realizzi, e fare ingressi graduali in posizione, gestendo con cautela il capitale. Una flessione sotto area $223 riporterebbe nuovamente l’indice sui supporti, mantenendo il quadro tecnico attuale.

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