Indici in laterale: oggi i dati settimanali sul mercato del lavoro

I mercati vivono un’altra seduta di movimenti frazionali, nel quadro del consolidamento delle ultime sedute, in attesa dell’avvio delle trimestrali, dalle quali ci si attendono indicazioni più significative circa l’andamento del mondo corporate. In parallelo, la dinamica dei contagi nel mondo, ed in Europa in misura particolare, rappresenta un elemento d’incertezza sulla ripresa futura e sulla dimensione degli stimoli fiscali nel prossimo futuro.

L’azionario europero ieri ha chiuso in lieve rialzo, con il rally di Carrefour e Telefonica, spinti da rumors su possibili operazioni di M&A che li coinvolgano, a compensare la debolezza dei titoli bancari, dovuta alle preoccupazioni per l’estensione delle misure di lockdown in tutta Europa. In particolare, Carrefour ha raggiunto i massimi dall’agosto 2019, chiudendo in rialzo del 13.51%, dopo che la canadese Alimentation Couche-Tard ha reso noto l’avvio di colloqui esplorativi per una eventuale fusione con quella che è più grande catena di supermercati europea. Bene anche Telefonica, salita del 9.01%, dopo l’accordo con American Tower Corp per la vendita della divisione delle torri di telecomunicazione europee e latino-americane per 7,7 miliardi di euro. In flessione invece il settore bancario, dopo i rialzi delle sedute precedenti.

Wall Street si è mossa limitatamente, con gli investitori che restano cauti in attesa di ulteriori dati da digerire. La notizia di giornata è l’annuncio di Intel di un cambio del CEO, con la sostituzione di Bob Swan con Pat Gelsinger, Ceo di VMware: il titolo ha chiuso a rialzo del 6.97%. 

Sull’S&P500, 5 settori su 11 hanno chiuso a rialzo, con l’immobiliare e il comparto delle utilities tra i settori più performanti. Bene anche General Motors e Exxon Mobil. Sul piano politico, gli investitori stanno osservando gli eventi a Washington, dove la Camera dei Rappresentanti si è riunita per considerare l’impeachment del presidente Donald Trump per via del suo ruolo nell’attacco al Campidoglio, che ha scosso la nazione e ha causato la morte di cinque persone.  

In Asia questa notte abbiamo osservato movimenti laterali, con l’indice MSCI Asia ex Japan che ha chiuso sostanzialmente invariato. Da sottolineare il dato sull’export cinese, salito a Dicembre del 18.1%.

Sul piano macroeconomico, il dato principale della seduta di oggi verrò dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

TECHNICALS IN FOCUS

MRNA

Dopo i massimi di Dicembre, Moderna è entrata in un ritracciamento che ha portato il titolo su un supporto importante rappresentato dal 61.8% di Fibonacci del rally del 2020, in area $116. La correzione dopo un’estensione rialzista di queste dimensioni è un fenomeno normale. Un consolidamento sopra i $120 proietterebbe il titolo nuovamente verso le resistenze di area $140 e $150, prima di puntare direttamente ai massimi storici. Sul piano dei supporti, il range $102-$96 rappresenta il principale livello di tenuta dei prezzi. Al di sotto di questo livello, il prossimo supporto è in area $78, dove passa la MM a 200 giorni.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

ServiceNow: margini operativi e flussi di cassa restano stabili

Al pari di molti titoli del mondo tech che stanno guidando la trasformazione digitale delle imprese, ServiceNow ha messo a segno rendimenti straordinari dall’IPO del 2012, passando da $20 ad un massimo di $560.

ServiceNow è un’azienda tecnologica che sviluppa piattaforme di cloud computing per aiutare le aziende a gestire i flussi di lavoro sul formato digitale, trasformando l’operatività del lavoro aziendale. La società ad oggi ha attualmente più di 6.200 clienti tra le aziende, che includono circa l’80% delle società del Fortune 500. 

La società negli anni è diventata leader nella trasformazione digitale delle aziende nel miglioramento del lavoro per i propri dipendenti. Secondo una ricerca di IDC, più di $3 trilioni sono stati investiti in iniziative di trasformazione digitale, ma solo il 26% degli investimenti ha prodotto rendimenti importanti. Ciononostante ServiceNow ha un tasso di rinnovo intorno all’80% dei sui clienti, che testimonia la bontà del suo modello di business ed il miglioramento di produttività che ha prodotto sui clienti.

Nell’ultimo trimestre, ServiceNow ha superato il traguardo di 1.000 clienti che generano ricavi superiori ad $1 milione per la prima volta nella sua storia, firmando anche il più grande cliente della sua storia, che genererà circa $40 milioni di ricavi annui per la società.

Fonte: Investor Presentation

Nonostante le sfide poste dalla pandemia, ServiceNow ha riportato ottimi risultati nel terzo trimestre, aumentando i ricavi del 29% rispetto al trimestre dell’anno precedente. 

Negli ultimi nove anni, ServiceNow ha aumentato i suoi ricavi ad un tasso di crescita media annuo del 48%, passando da $128 milioni nel 2011 a $4,2 miliardi negli ultimi 12 mesi. Il management ha inoltre dichiarato che considera solo una questione di tempo il raggiungimento dei $10 miliardi di ricavi annuali. In aggiunta, l’alto tasso di fidelizzazione dei clienti e la crescita dei clienti sono il miglior auspicio per le prospettive di crescita future dell’azienda. Il consenso degli analisti si attesta su un raddoppio degli utili per azione in tre anni, dai $4.53 di quest’anno a $9.76 nel 2023.

Sul piano finanziario, la società negli anni ha prodotto margini operativi e flussi di cassa positivi ed in crescita costante. Nello specifico, l’EBIT margin è pari a circa il 20% dei ricavi ed il cash flow margin che si attesta intorno al 28% dei ricavi. 

Detto ciò, gli investitori non dovrebbero aspettarsi dividendi fintanto che i tassi di crescita del business restano così elevati, avendo più senso dal punto di vista economico continuare ad investire nel business. Per queste ragioni è probabile che la sua gestione rimanga focalizzata sul miglioramento dell’offerta e sul marketing, al fine di continuare ad attrarre nuovi clienti e mantenere alto il coinvolgimento dei clienti esistenti. Il titolo scambia attualmente a circa 120 volte i suoi utili attuali: un livello alto ma in linea con la natura rivoluzionaria e disruptive del business aziendale. 

 

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